io sono in totale disaccordo con Luciani, una sola cosa forse buona (anche se probabilmente troppo farraginosa) nel DDL Gelmini e` l'idoneita` nazionale, le commissioni sorteggiate sono il trionfo dalla mediocrita` e la fine di ogni possibilita` di fare politica scientifica, come sto amaramente sperimentando sulla mia pelle in questi giorni.
Per 40 anni ho lavorato riuscendo a formare (non certo da solo) uno dei migliori gruppi di algebra e geometria in Italia e del tutto competitivo a livello internazionale ed ora lo vedo in pericolo per l'arrivo di due colleghi, certo per alcuni dei "moralizzatori" contro di me |il barone" che mi vogliono imporre un candidato che nessuno di noi ha mai visto o conosciuto, che e` peraltro un buon professionista ma certo non "il migliore", concetto privo di senso.
Se volete la fine della scienza in Italia sorteggiate, sorteggiate.
claudio
On Nov 28, 2010, at 5:11 PM, Nino Luciani wrote:
SUN* - UNIVERSITAS News Foglio Indipendente on Line, Sede in Bologna, via Titta Ruffo 7 NINO LUCIANI**, Direttore responsabile Tel 347 9470152
LETTERA APERTA ALL'ON. G. FINI, Presidente di FLI - Futuro e Liberta' (anche pubblicata su www.universitas.bo.it )
Oggetto: riforma Gelmini, DDL C 3687, giovedi' 2 dic. 2010, voto finale alla Camera
On.le FINI, e' di ieri la sua dichiarazione che il gruppo FLI votera' a favore della riforma Gelmini, in quanto considerata "una delle migliori riforme" del Governo Berlusconi. Personalmente do atto che, al Senato, il Sen. Giuseppe Valditara, oggi nel FLI, professore ordinario, ha migliorato il DDL su due punti significativi:
- ha fatto istituire il Fondo per il merito ai professori (anziche' miglioramenti retributivi per anzianita');
- ha esteso la possibilita' della chiamata diretta (a prof. associato) dei Ricercatori a tempo indeterminato, che abbiano conseguito l'abilitazione scientifica nazionale (pur se dimentico che i promossi, piu' anziani, dovrebbero accettare una minore retribuzione per un determinato numero di anni, cosa che li ha gia' indotti a rifiutare la promozione).
Restano, pero', nel DDL fondamentali criticita', a danno della universita' pubblica e del diritto allo studio, che tolgono valenza a quelle innovazioni, a parte le discussioni sul cosiddetto "potere baronale" (giustificate circa gli abusi nei concorsi, anzi con eccessi per quantita' nel 1980-98 ai danni di una intera generazione di professori associati, anche per colpa dei Governi di allora perche' ci furono solo 3, dei 9 concorsi allora programmati. Ma diciamo anche che, a causa dell'attuale blocco del turnover, lo stesso spettro e' di nuovo nei fatti). I motivi delle criticita' del DDL sono:
- il numero dei professori di ruolo sara' dimezzato a 30.000, in luogo dei 60.000 attuali. Infatti saranno tolti 26.000 ricercatori di ruolo, e non ci sara' il turnover per 5-10.000 professori, dopo i pensionamenti per limiti di eta'.
Invece gli studenti rimarranno 1.800.000, un numero impossibile da soddisfare, per cui si dovra' provvedere con personale precario sotto pagato, e (forse) una parte degli studenti dovra' bussare alla porta di universita' private. Osservo che il dimezzamento del numero dei docenti di ruolo, comporta il raddoppio del biasimato potere baronale dei prof. ordinari nei confronti della massa dei docenti precari;
- ci saranno degli esami nazionali di abilitazione scientifica a lista aperta, ma saranno aboliti i concorsi per la copertura dei posti, fino a poco fa con commissioni giudicatrici di 5 membri ("un" membro interno e 4 votati dal gruppo scientifico nazionale, una modalita' da cui erano originati gli scandali, perche' i voti erano concordati sottobanco).
Abolendo i concorsi, gli scandali scompariranno in apparenza, ma tutto peggiorera' , perche' il potere baronale non avra' piu' alcun limite, neppure il pudore di potersi dire membro eletto di commissione, perche' votato. Invece si doveva semplicemente mantenere i concorsi, ma con commissioni sorteggiate.
- In coerenza col proposito di ridimensionare l'universita' pubblica, ne sara' ridotto il finanziamento e, per garantire il risultato, sara' accresciuta la centralizzazione del controllo.
a) Ahime', su questo punto il governo è incappato in una serie di brutte figure.
- la prima e' che erano state inserite le norme finanziarie, su richiesta di alcune persone molto serie della "maggioranza" (l'on. V. Aprea, Presidente della Commissione Cultura e l'on. Frassinetti, Relatrice del DDL), ma poi depennate;
- la seconda e' che il governo aveva detto di aver trovato 800 milioni (di 1,7 milioni necessari) e la Ministra l'aveva riaffermato in aula, mentre esplodevano le manifestazioni di piazza. Ma poi, sempre in Aula, di seguito ai dubbi, il VicePresidente della Comm.ne Bilancio, On. L. Galletti, chiariva che gli 800 milioni c'erano nel senso che un pari introito era atteso dalla futura vendita di frequenze TV, e dunque che la cifra ancora non c'era', e probabilmente sara' molto minore.
b) Per una idea del FFO per il 2011, ricordo che nel 2007 (ultimo anno del governo Prodi) il preventivo di spesa statale (in conto corrente e in conto capitale) era stato di 490,3 miliardi, di cui 6,9 per il FFO alle universita'. Nel preventivo 2011 (pur tenuto conto della crisi economica generale) la cifra totale è di 486,6, mentre il FFO è previsto in ribasso. Dunque, parrebbe confermato che l'ostacolo principale per il FFO alle universita' venga dalle priorita', che il governo da' ad altre voci di spesa.
c) C'e' dell'altro. Non solo il Governo nega i fondi alle universita', ma anche impedisce a loro di trovarli sul mercato. Penso che l'entita' del finanziamento dovrebbe dipendere da entrate certe, seguendo lo stesso criterio applicato per il federalismo fiscale. Precisamente:
- lo Stato dovrebbe pagare le universita' in base al costo standard per studente, non secondo le bizzarrie dei ministri;
- le universita' dovrebbero poter determinare i contributi studenteschi, per sanare l'eventuale parte scoperta del bilancio.
Va evidenziato che questo sistema lascia, tuttavia, scoperto l'aiuto agli studenti bisognosi e meritevoli. Il rimedio e' istituire un Fondo statale ad hoc. Cordialita'. Bologna 28 nov. 2010
- SUN - Sindacato Nazionale Universitario, la "assemblea permanente on line"
** Prof. Ordinario di scienza delle finanze
Universitas mailing list Universitas@mail.ing.unibo.it https://calvin.ing.unibo.it/mailman/listinfo/universitas
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
Concordo con Claudio. In tutto il mondo, il merito scientifico è un livello soglia, poi entra in gioco ovunque la cooptazione che non è familismo amorale ma ad esempio rafforzamento di specifiche scuole e paradigmi. Il merito assoluto e oggettivo è una pericolosa e deresponsabilizzante utopia da economisti classici come i vari giavazzi, boeri, perotti ecc. Sent from my BlackBerry® wireless device
-----Original Message----- From: claudio procesi procesi@mat.uniroma1.it Sender: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it Date: Sun, 28 Nov 2010 19:15:26 To: Nino Lucianinino.luciani@unibo.it Reply-to: Forum "Università e Ricerca" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Cc: universitas@mail.ing.unibo.it; Forum Università e Ricercauniversitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] [Universitas] Universitas News, Riforma Gelmini, voto finale giovedi' 2 dic alla Camera: LETTERA ALL'ON. G. FINI
io sono in totale disaccordo con Luciani, una sola cosa forse buona (anche se probabilmente troppo farraginosa) nel DDL Gelmini e` l'idoneita` nazionale, le commissioni sorteggiate sono il trionfo dalla mediocrita` e la fine di ogni possibilita` di fare politica scientifica, come sto amaramente sperimentando sulla mia pelle in questi giorni.
Per 40 anni ho lavorato riuscendo a formare (non certo da solo) uno dei migliori gruppi di algebra e geometria in Italia e del tutto competitivo a livello internazionale ed ora lo vedo in pericolo per l'arrivo di due colleghi, certo per alcuni dei "moralizzatori" contro di me |il barone" che mi vogliono imporre un candidato che nessuno di noi ha mai visto o conosciuto, che e` peraltro un buon professionista ma certo non "il migliore", concetto privo di senso.
Se volete la fine della scienza in Italia sorteggiate, sorteggiate.
claudio
On Nov 28, 2010, at 5:11 PM, Nino Luciani wrote:
SUN* - UNIVERSITAS News Foglio Indipendente on Line, Sede in Bologna, via Titta Ruffo 7 NINO LUCIANI**, Direttore responsabile Tel 347 9470152
LETTERA APERTA ALL'ON. G. FINI, Presidente di FLI - Futuro e Liberta' (anche pubblicata su www.universitas.bo.it )
Oggetto: riforma Gelmini, DDL C 3687, giovedi' 2 dic. 2010, voto finale alla Camera
On.le FINI, e' di ieri la sua dichiarazione che il gruppo FLI votera' a favore della riforma Gelmini, in quanto considerata "una delle migliori riforme" del Governo Berlusconi. Personalmente do atto che, al Senato, il Sen. Giuseppe Valditara, oggi nel FLI, professore ordinario, ha migliorato il DDL su due punti significativi:
- ha fatto istituire il Fondo per il merito ai professori (anziche' miglioramenti retributivi per anzianita');
- ha esteso la possibilita' della chiamata diretta (a prof. associato) dei Ricercatori a tempo indeterminato, che abbiano conseguito l'abilitazione scientifica nazionale (pur se dimentico che i promossi, piu' anziani, dovrebbero accettare una minore retribuzione per un determinato numero di anni, cosa che li ha gia' indotti a rifiutare la promozione).
Restano, pero', nel DDL fondamentali criticita', a danno della universita' pubblica e del diritto allo studio, che tolgono valenza a quelle innovazioni, a parte le discussioni sul cosiddetto "potere baronale" (giustificate circa gli abusi nei concorsi, anzi con eccessi per quantita' nel 1980-98 ai danni di una intera generazione di professori associati, anche per colpa dei Governi di allora perche' ci furono solo 3, dei 9 concorsi allora programmati. Ma diciamo anche che, a causa dell'attuale blocco del turnover, lo stesso spettro e' di nuovo nei fatti). I motivi delle criticita' del DDL sono:
- il numero dei professori di ruolo sara' dimezzato a 30.000, in luogo dei 60.000 attuali. Infatti saranno tolti 26.000 ricercatori di ruolo, e non ci sara' il turnover per 5-10.000 professori, dopo i pensionamenti per limiti di eta'.
Invece gli studenti rimarranno 1.800.000, un numero impossibile da soddisfare, per cui si dovra' provvedere con personale precario sotto pagato, e (forse) una parte degli studenti dovra' bussare alla porta di universita' private. Osservo che il dimezzamento del numero dei docenti di ruolo, comporta il raddoppio del biasimato potere baronale dei prof. ordinari nei confronti della massa dei docenti precari;
- ci saranno degli esami nazionali di abilitazione scientifica a lista aperta, ma saranno aboliti i concorsi per la copertura dei posti, fino a poco fa con commissioni giudicatrici di 5 membri ("un" membro interno e 4 votati dal gruppo scientifico nazionale, una modalita' da cui erano originati gli scandali, perche' i voti erano concordati sottobanco).
Abolendo i concorsi, gli scandali scompariranno in apparenza, ma tutto peggiorera' , perche' il potere baronale non avra' piu' alcun limite, neppure il pudore di potersi dire membro eletto di commissione, perche' votato. Invece si doveva semplicemente mantenere i concorsi, ma con commissioni sorteggiate.
- In coerenza col proposito di ridimensionare l'universita' pubblica, ne sara' ridotto il finanziamento e, per garantire il risultato, sara' accresciuta la centralizzazione del controllo.
a) Ahime', su questo punto il governo è incappato in una serie di brutte figure.
- la prima e' che erano state inserite le norme finanziarie, su richiesta di alcune persone molto serie della "maggioranza" (l'on. V. Aprea, Presidente della Commissione Cultura e l'on. Frassinetti, Relatrice del DDL), ma poi depennate;
- la seconda e' che il governo aveva detto di aver trovato 800 milioni (di 1,7 milioni necessari) e la Ministra l'aveva riaffermato in aula, mentre esplodevano le manifestazioni di piazza. Ma poi, sempre in Aula, di seguito ai dubbi, il VicePresidente della Comm.ne Bilancio, On. L. Galletti, chiariva che gli 800 milioni c'erano nel senso che un pari introito era atteso dalla futura vendita di frequenze TV, e dunque che la cifra ancora non c'era', e probabilmente sara' molto minore.
b) Per una idea del FFO per il 2011, ricordo che nel 2007 (ultimo anno del governo Prodi) il preventivo di spesa statale (in conto corrente e in conto capitale) era stato di 490,3 miliardi, di cui 6,9 per il FFO alle universita'. Nel preventivo 2011 (pur tenuto conto della crisi economica generale) la cifra totale è di 486,6, mentre il FFO è previsto in ribasso. Dunque, parrebbe confermato che l'ostacolo principale per il FFO alle universita' venga dalle priorita', che il governo da' ad altre voci di spesa.
c) C'e' dell'altro. Non solo il Governo nega i fondi alle universita', ma anche impedisce a loro di trovarli sul mercato. Penso che l'entita' del finanziamento dovrebbe dipendere da entrate certe, seguendo lo stesso criterio applicato per il federalismo fiscale. Precisamente:
- lo Stato dovrebbe pagare le universita' in base al costo standard per studente, non secondo le bizzarrie dei ministri;
- le universita' dovrebbero poter determinare i contributi studenteschi, per sanare l'eventuale parte scoperta del bilancio.
Va evidenziato che questo sistema lascia, tuttavia, scoperto l'aiuto agli studenti bisognosi e meritevoli. Il rimedio e' istituire un Fondo statale ad hoc. Cordialita'. Bologna 28 nov. 2010
- SUN - Sindacato Nazionale Universitario, la "assemblea permanente on line"
** Prof. Ordinario di scienza delle finanze
Universitas mailing list Universitas@mail.ing.unibo.it https://calvin.ing.unibo.it/mailman/listinfo/universitas
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
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Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Concordo in pieno con Luca Solari (e con Claudio). B. De Vivo
On 28/11/2010 19.25, luca.solari@unimi.it wrote:
Concordo con Claudio. In tutto il mondo, il merito scientifico è un livello soglia, poi entra in gioco ovunque la cooptazione che non è familismo amorale ma ad esempio rafforzamento di specifiche scuole e paradigmi. Il merito assoluto e oggettivo è una pericolosa e deresponsabilizzante utopia da economisti classici come i vari giavazzi, boeri, perotti ecc. Sent from my BlackBerry® wireless device
-----Original Message----- From: claudio procesiprocesi@mat.uniroma1.it Sender: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it Date: Sun, 28 Nov 2010 19:15:26 To: Nino Lucianinino.luciani@unibo.it Reply-to: Forum "Università e Ricerca" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Cc:universitas@mail.ing.unibo.it; Forum Università e Ricercauniversitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] [Universitas] Universitas News, Riforma Gelmini, voto finale giovedi' 2 dic alla Camera: LETTERA ALL'ON. G. FINI
io sono in totale disaccordo con Luciani, una sola cosa forse buona (anche se probabilmente troppo farraginosa) nel DDL Gelmini e` l'idoneita` nazionale, le commissioni sorteggiate sono il trionfo dalla mediocrita` e la fine di ogni possibilita` di fare politica scientifica, come sto amaramente sperimentando sulla mia pelle in questi giorni.
Per 40 anni ho lavorato riuscendo a formare (non certo da solo) uno dei migliori gruppi di algebra e geometria in Italia e del tutto competitivo a livello internazionale ed ora lo vedo in pericolo per l'arrivo di due colleghi, certo per alcuni dei "moralizzatori" contro di me |il barone" che mi vogliono imporre un candidato che nessuno di noi ha mai visto o conosciuto, che e` peraltro un buon professionista ma certo non "il migliore", concetto privo di senso.
Se volete la fine della scienza in Italia sorteggiate, sorteggiate.
claudio
On Nov 28, 2010, at 5:11 PM, Nino Luciani wrote:
SUN* - UNIVERSITAS News Foglio Indipendente on Line, Sede in Bologna, via Titta Ruffo 7 NINO LUCIANI**, Direttore responsabile Tel 347 9470152
LETTERA APERTA ALL'ON. G. FINI, Presidente di FLI - Futuro e Liberta' (anche pubblicata su www.universitas.bo.it )
Oggetto: riforma Gelmini, DDL C 3687, giovedi' 2 dic. 2010, voto finale alla Camera
On.le FINI, e' di ieri la sua dichiarazione che il gruppo FLI votera' a favore della riforma Gelmini, in quanto considerata "una delle migliori riforme" del Governo Berlusconi. Personalmente do atto che, al Senato, il Sen. Giuseppe Valditara, oggi nel FLI, professore ordinario, ha migliorato il DDL su due punti significativi:
- ha fatto istituire il Fondo per il merito ai professori (anziche' miglioramenti retributivi per anzianita');
- ha esteso la possibilita' della chiamata diretta (a prof. associato) dei Ricercatori a tempo indeterminato, che abbiano conseguito l'abilitazione scientifica nazionale (pur se dimentico che i promossi, piu' anziani, dovrebbero accettare una minore retribuzione per un determinato numero di anni, cosa che li ha gia' indotti a rifiutare la promozione).
Restano, pero', nel DDL fondamentali criticita', a danno della universita' pubblica e del diritto allo studio, che tolgono valenza a quelle innovazioni, a parte le discussioni sul cosiddetto "potere baronale" (giustificate circa gli abusi nei concorsi, anzi con eccessi per quantita' nel 1980-98 ai danni di una intera generazione di professori associati, anche per colpa dei Governi di allora perche' ci furono solo 3, dei 9 concorsi allora programmati. Ma diciamo anche che, a causa dell'attuale blocco del turnover, lo stesso spettro e' di nuovo nei fatti). I motivi delle criticita' del DDL sono:
- il numero dei professori di ruolo sara' dimezzato a 30.000, in luogo dei 60.000 attuali. Infatti saranno tolti 26.000 ricercatori di ruolo, e non ci sara' il turnover per 5-10.000 professori, dopo i pensionamenti per limiti di eta'.
Invece gli studenti rimarranno 1.800.000, un numero impossibile da soddisfare, per cui si dovra' provvedere con personale precario sotto pagato, e (forse) una parte degli studenti dovra' bussare alla porta di universita' private. Osservo che il dimezzamento del numero dei docenti di ruolo, comporta il raddoppio del biasimato potere baronale dei prof. ordinari nei confronti della massa dei docenti precari;
- ci saranno degli esami nazionali di abilitazione scientifica a lista aperta, ma saranno aboliti i concorsi per la copertura dei posti, fino a poco fa con commissioni giudicatrici di 5 membri ("un" membro interno e 4 votati dal gruppo scientifico nazionale, una modalita' da cui erano originati gli scandali, perche' i voti erano concordati sottobanco).
Abolendo i concorsi, gli scandali scompariranno in apparenza, ma tutto peggiorera' , perche' il potere baronale non avra' piu' alcun limite, neppure il pudore di potersi dire membro eletto di commissione, perche' votato. Invece si doveva semplicemente mantenere i concorsi, ma con commissioni sorteggiate.
- In coerenza col proposito di ridimensionare l'universita' pubblica, ne sara' ridotto il finanziamento e, per garantire il risultato, sara' accresciuta la centralizzazione del controllo.
a) Ahime', su questo punto il governo è incappato in una serie di brutte figure.
- la prima e' che erano state inserite le norme finanziarie, su richiesta di alcune persone molto serie della "maggioranza" (l'on. V. Aprea, Presidente della Commissione Cultura e l'on. Frassinetti, Relatrice del DDL), ma poi depennate;
- la seconda e' che il governo aveva detto di aver trovato 800 milioni (di 1,7 milioni necessari) e la Ministra l'aveva riaffermato in aula, mentre esplodevano le manifestazioni di piazza. Ma poi, sempre in Aula, di seguito ai dubbi, il VicePresidente della Comm.ne Bilancio, On. L. Galletti, chiariva che gli 800 milioni c'erano nel senso che un pari introito era atteso dalla futura vendita di frequenze TV, e dunque che la cifra ancora non c'era', e probabilmente sara' molto minore.
b) Per una idea del FFO per il 2011, ricordo che nel 2007 (ultimo anno del governo Prodi) il preventivo di spesa statale (in conto corrente e in conto capitale) era stato di 490,3 miliardi, di cui 6,9 per il FFO alle universita'. Nel preventivo 2011 (pur tenuto conto della crisi economica generale) la cifra totale è di 486,6, mentre il FFO è previsto in ribasso. Dunque, parrebbe confermato che l'ostacolo principale per il FFO alle universita' venga dalle priorita', che il governo da' ad altre voci di spesa.
c) C'e' dell'altro. Non solo il Governo nega i fondi alle universita', ma anche impedisce a loro di trovarli sul mercato. Penso che l'entita' del finanziamento dovrebbe dipendere da entrate certe, seguendo lo stesso criterio applicato per il federalismo fiscale. Precisamente:
- lo Stato dovrebbe pagare le universita' in base al costo standard per studente, non secondo le bizzarrie dei ministri;
- le universita' dovrebbero poter determinare i contributi studenteschi, per sanare l'eventuale parte scoperta del bilancio.
Va evidenziato che questo sistema lascia, tuttavia, scoperto l'aiuto agli studenti bisognosi e meritevoli. Il rimedio e' istituire un Fondo statale ad hoc. Cordialita'. Bologna 28 nov. 2010
- SUN - Sindacato Nazionale Universitario, la "assemblea permanente on line"
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Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
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