Periodo di vacanza, fatemi esulare da tecnicismi su assegnazione fondi & c. (peraltro indispensabili) Sul comportamento etico, ma forse basterebbe dire civile di noi tutti (italiani). Concordo con la visione: italiani e stranieri furbi in Italia, italiani e stranieri probi all'estero. Ma, perchè? Do un esempio su cui pensare. Ginevra, CERN , fisico italiano, dopo una settimana riceve una multa da 100euro per essere andato a 70 all'ora dove il limite era 50. dopo 3 settimane stessa cosa, la multa sale a 300 euro, e per la volta successiva è previsto il ritiro della patente e del permesso di lavorare al CERN. Ora guida come un agnellino. Bologna, in macchina con una mia amica svizzera, lei parcheggia sul marciapiede: "tanto nessuno mi farà mai la multa". E' forse un problema di assenza di feedback, fin da piccoli e su tutto? Il comportamento etico, a mio parere, non è innato, si "crea" nel cittadino. In Italia siamo messi molto male. E qui entro nel merito universitario. Bastano delle regole ragionevoli, per concorsi, finanziamenti ecc.? Altro esempio (scusate ma è più semplice lavorare sul concreto). Il mese scorso a Fisica a Roma La Sapienza c'è stato un concorso da ricercatore FIS/01. Partecipanti 16, la metà veramente extra. Prove molto difficili, pensiamo abbia vinto il più bravo, o quasi, siamo tutti contenti di questo. Sempre il mese scorso, mi capita di leggere in rete il verbale di un concorso per 6 posti da ricercatore a Medicina La Sapienza: partecipanti 6 (uno per posto) e leggendo i verbali si vede che la commissione ha dovuto fare i salti mortali per dargli almeno la sufficienza necessaria per essere idonei e quindi vincitori. La legge è la stessa. le persone no. come si evitano questi casi? Come operare per far uscire quella parte di noi che amerebbe comportarsi in maniera "etica". Questo in un paese in cui molte persone votano alla grande il "furbo". Non vorrei fare masturbazioni mentali o etico-filosofiche, ma se non abbiamo un 'idea su come rendere VERAMENTE APPLICABILI le proposte operative che faremo, allora ho paura di rimanere solo con la soddisfazione di avere scambiato idee con amici e colleghi, il che è un po' poco, anche se piacevole. buon anno a tutti.
.................................. Anche se tutti, io no.
Prof. Carlo Cosmelli Dipartimento di Fisica Università La Sapienza P. A. Moro 5 00185 Roma, Italy tel. + 39-06-4991-4216 lab. + 39-06-4991-4279 fax. + 39-06-4957- 697 www.roma1.infn.it/exp/webmqc/cosmelli.html
Sono d¹accordo con quanto dice Carlo Cosmelli, ovvero che ³in Italia siamo messi molto male² e non lo ritengo un disfattismo, ma senso della realtà.
Purtroppo lo sono meno con Guglielmi che, forse per ³eccesso patriottico², chiama disfattista chi ogni giorno si trova invischiato nelle pesanti anomalie etiche (e non solo) di questo paese e cerca di denunciarle.
Io credo che il nostro paese sia in questa situazione non a causa dei famigerati ³disfattisti², ma principalmente perché buona parte della classe politica di stampo borbonico ha tutelato i propri interessi. Una classe politica che è espressione di una parte sostanziosa del paese che a sua volta esprime un vuoto etico sempre più diffuso.
Dire che l¹Italia funziona in molti aspetti tra cui trasporti lo ritengo una provocazione! E come se uno non fosse mai salito su un treno italiano, vogliamo paragonare i trasporti francesi ai nostri? Che poi esistano delle eccellenze, anche nella sanità, lo sappiamo bene tutti, ma incidono poco sulla mediocrità diffusa.
L¹università riflette semplicemente i mali del paese; e anche nell¹università oltre a clientelisti, nepotisti, fannulloni e incapaci ci sono persone brave, serie, competenti, oneste e appassionate del proprio lavoro; purtroppo finora hanno avuto poco peso, perché i gruppi di potere politico-accademici, che non sempre esprimono queste qualità, sono stati dominanti; tant¹è vero che il governo del CUN ci rappresenta poco, come evidenziato da altri membri di questa lista.
Come operare per far uscire quella parte di noi che amerebbe comportarsi in
maniera "etica"?
Bella domanda! La discussione che sta andando avanti è un punto di partenza importante, ma la battaglia che ci aspetta è durissima. Noi dobbiamo eleborare delle proposte, il problema poi è trovare visibilità e tradurle in azioni concrete. Questo dovrebbe essere fatto col supporto della politica, ma la politica vorrà e saprà ascoltarci? La mia personale esperienza per quanto riguarda proposte su Prin e valutazione fatte insieme a centinaia di colleghi (molti presenti anche in questa lista) e inviate a Mussi e Modica è stata abbastanza deludente......
Buon 2009 a tutti!
Patrizio Dimitri ----
Patrizio Dimitri Dipartimento di Genetica e Biologia Molecolare Università La Sapienza Via dei Sardi, 70 00185 Roma
Tel. +39-06-49917948 http://www.salvarelaricerca.blogspot.com
-----------------*************------------------------ Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c¹era rimasto nessuno a protestare.
(Da Martin Niemöller)
Periodo di vacanza, fatemi esulare da tecnicismi su assegnazione fondi & c. (peraltro indispensabili) Sul comportamento etico, ma forse basterebbe dire civile di noi tutti (italiani). Concordo con la visione: italiani e stranieri furbi in Italia, italiani e stranieri probi all'estero. Ma, perchè? Do un esempio su cui pensare. Ginevra, CERN , fisico italiano, dopo una settimana riceve una multa da 100euro per essere andato a 70 all'ora dove il limite era 50. dopo 3 settimane stessa cosa, la multa sale a 300 euro, e per la volta successiva è previsto il ritiro della patente e del permesso di lavorare al CERN. Ora guida come un agnellino. Bologna, in macchina con una mia amica svizzera, lei parcheggia sul marciapiede: "tanto nessuno mi farà mai la multa". E' forse un problema di assenza di feedback, fin da piccoli e su tutto? Il comportamento etico, a mio parere, non è innato, si "crea" nel cittadino. In Italia siamo messi molto male. E qui entro nel merito universitario. Bastano delle regole ragionevoli, per concorsi, finanziamenti ecc.? Altro esempio (scusate ma è più semplice lavorare sul concreto). Il mese scorso a Fisica a Roma La Sapienza c'è stato un concorso da ricercatore FIS/01. Partecipanti 16, la metà veramente extra. Prove molto difficili, pensiamo abbia vinto il più bravo, o quasi, siamo tutti contenti di questo. Sempre il mese scorso, mi capita di leggere in rete il verbale di un concorso per 6 posti da ricercatore a Medicina La Sapienza: partecipanti 6 (uno per posto) e leggendo i verbali si vede che la commissione ha dovuto fare i salti mortali per dargli almeno la sufficienza necessaria per essere idonei e quindi vincitori. La legge è la stessa. le persone no. come si evitano questi casi? Come operare per far uscire quella parte di noi che amerebbe comportarsi in maniera "etica". Questo in un paese in cui molte persone votano alla grande il "furbo". Non vorrei fare masturbazioni mentali o etico-filosofiche, ma se non abbiamo un 'idea su come rendere VERAMENTE APPLICABILI le proposte operative che faremo, allora ho paura di rimanere solo con la soddisfazione di avere scambiato idee con amici e colleghi, il che è un po' poco, anche se piacevole. buon anno a tutti.
.................................. Anche se tutti, io no.
Prof. Carlo Cosmelli Dipartimento di Fisica Università La Sapienza P. A. Moro 5 00185 Roma, Italy tel. + 39-06-4991-4216 lab. + 39-06-4991-4279 fax. + 39-06-4957- 697 www.roma1.infn.it/exp/webmqc/cosmelli.html _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Ciao,
At 18:40 +0100 1/1/09, P. Dimitri wrote:
Purtroppo lo sono meno con Guglielmi che, forse per "eccesso patriottico", chiama disfattista chi ogni giorno si trova invischiato nelle pesanti anomalie etiche (e non solo) di questo paese e cerca di denunciarle.
Lungi da me l'idea di far polemica, anche perche' mi sembra che si stiano discutendo cose piu` importanti e operative. Tuttavia, mi fai dire cose che non ho mai detto. Mi permetto di intervenire l'ultima volta, per chiarire (anche se pensavo di essere stato abbastanza chiaro!).
Sono d'accordo che in Italia ci sia un gigantesco problema etico, ma quello che cercavo di sostenere, e che mi sembra trovi parecchi d'accordo su questa lista, e` che il problema non e` ne' genetico ne' culturale, ma solo dovuto alla mancanza di regole adeguate. E` una distinzione importante, perche' mentre il DNA e la cultura si possono solo cambiare in generazioni, le regole si possono cambiare in pochi mesi.
Preciso ancora meglio: non dico che nella cultura degli italiani sia assente il concetto di `fare i furbi', dico che non e` piu` forte di quello che hanno, per esempio, i francesi e gli inglesi (che sono degli azzeccagarbugli formidabili). Dico anche che il `fare i furbi' si puo` mettere sotto controllo con meccanismi noti e sperimentati all'estero. Beninteso, sto parlando di docenti universitari e concorsi, non di camorra e spazzatura.
Io chiamo disfattista chi scoraggia e non appoggia quelli che provano a cambiare `perche' tanto non c'e` niente da fare' e che propone astratte rivoluzioni e catene umane. Di certo non chiamo disfattista chi denuncia le anomalie (ma ci mancherebbe!!).
Tra parentesi: sui trasporti non provocavo affatto. Certo, i treni francesi sono quasi buoni come quelli svizzeri e giapponesi, ma quelli italiani sono infinitamente meglio di quelli inglesi, che sono un disastro totale! E anche le loro strade e autostrade. E i trasporti pubblici urbani, carentissimi e carissimi. Questo disastro e` il risultato di una privatizzazione che in Italia sarebbe considerata una gigantesca corruzione e avrebbe probabilmente mandato in galera centinaia di persone, mentre in Inghilterra e` un'espressione regolare del loro capitalismo.
Lo dico perche' il disfattismo di cui sopra si alimenta anche di senso d'inferiorita`, secondo me molto spesso immotivato.
-AG
Neanche io voglio far polemica, poi da genetista non mi sognerei mai di pensare che un popolo ha il gene della furbizia, della serietà o della mafia. Purtroppo, da noi per motivi storici, politici e anche religiosi, la mentalità della raccomandazione ha avuto ampia diffusione ed ha generato i vari fenomeni di corruzione, clientelismo e nepotismo, virus che hanno infettato ormai ogni ambito della nostra società, non solo quello universitario.
E¹ vero che basterebbero poche regole etiche, che tra l¹altro già esistono, ma se chi deve deciderle o farle rispettare le ha violate spesso e volentieri ...allora è lì casca l¹asino! Il problema grosso, ripeto è che purtroppo la nostra classe politica in buona parte è espressione proprio di quella deleteria mentalità che noi vorremmo combattere (non genetica, ma acquisita). E¹ questa la differenza principale con altri paesi, secondo me.
Quando parlavo ³metaforicamente² di catene umane etiche, alludevo a situazioni di aggregazione vera e non virtuale, anche senza la benedizione o il patrocinio del politico di turno. Ad esempio, pensavo al convegno sulla scuola (a cui ho già accennato) che l¹editore Sossella vorrebbe organizzare per i 60 dal discorso di Calamandrei sulla scuola; potrebbe essere una buona occasione per unire le componenti del mondo dell¹istruzione e anche, perché no, della ricerca.
Saluti,
Patrizio Dimitri
Preciso ancora meglio: non dico che nella cultura degli italiani sia assente il concetto di `fare i furbi', dico che non e` piu` forte di quello che hanno, per esempio, i francesi e gli inglesi (che sono degli azzeccagarbugli formidabili). Dico anche che il `fare i furbi' si puo` mettere sotto controllo con meccanismi noti e sperimentati all'estero. Beninteso, sto parlando di docenti universitari e concorsi, non di camorra e spazzatura.
Io chiamo disfattista chi scoraggia e non appoggia quelli che provano a cambiare `perche' tanto non c'e` niente da fare' e che propone astratte rivoluzioni e catene umane. Di certo non chiamo disfattista chi denuncia le anomalie (ma ci mancherebbe!!).
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