Cerami insiste e si allinea di nuovo col coro di chi fa tutta l'erba un fascio http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2008/12/19SIF5017.PDF
Francamente mi sembra irrecuperabile: non penso valga nemmeno la pena di replicare.
Cambiando discorso: la CRUI esorta gli atenei a pre-pensionare il proprio personale http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2008/12/19SII5065.PDF Il prepensionamento riguarderebbe anche i ricercatori (in quanto non-docenti) ma non tocca associati ed ordinari. Penso che, se si intende davvero svecchiare l'universita', si debba entrare nel merito e si debba agire anche (anzi, soprattutto) sulla docenza.
Perche' allora non chiedere che si dia la possibilita' agli atenei di entrare nel merito, e prepensionare ricercatori e docenti che da anni non hanno piu' attivita' scientifica? Probabilmente non avremmo successo, ma almeno potremmo riportare il dibattito si ba su questioni concrete abbandonando i vaniloqui di Cerami & co. al loro destino.
Saluti, c.c.
PS: il problema dell'eta' dei docenti universitar mi sembra piuttosto concreto, ricordo un articolo di Stella e Rizzo di un paio d'anni fa http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/01_Gennaio/09/universita.sh... Qualcuno ha mica dati piu' recenti (e piu' precisi)?
Io gli ho scritto, all'Unità. Ma forse era inutile replicare ... o forse no. --------------------------------------------- Cara Unità,
leggo che Cerami alza ancora il tiro contro i docenti universitari rei di occuparsi troppo di ricerca, poco di didattica e punto delle sorti dell'Università. Cerami, per converso, é stato da noi accusato di non aver un'idea di cosa sia la ricerca scientifica in Italia oggi. Abbiamo sbagliato, dovevamo agiungere che non conosce nemmeno l'Università di oggi. "I nostri studenti sono piazzati in una classifica che li umilia", sostiene Cerami. Ma se c'è una cosa che da noi funziona, nella cronica pochezza dei finanziamenti, e nel caos di leggi contraddittorie ed a volte idiote, é proprio la didattica ! Ma se i nostri laureati sono accolti a braccia aperte in tutti i laboratori di ricerca europei ed americani che offrono loro quelle borse di studio che noi non siamo in grado di erogare !
Le Università italiane sono in fondo alla classifica per due ragioni: perché cronicamente prive di risorse e perché interi settori accademici sono stati rovinati da gestioni corporative che hanno affossato la ricerca e lo sviluppo di forze nuove. Non capisco quale sia l'interesse di Cerami di far di tutte le erbe un fascio. Se l'Università che lui conosce é fatta di docenti che fanno carriera pubblicando su oscure riviste fatte in casa, quella che conosco io é fatta anche di ampi settori di fisici, astronomi, chimici e biologi - e non si tratta di isolate eccellenze ! - che pubblicano sulle più prestigiose riviste scientifiche del mondo, da scienziati avviliti dalla secolare mancanza di fondi, di tecnici, di segreterie efficienti, di laboratori moderni, e che nonostante questo riescono a sfornare laureati e dottorandi competitivi a livello europeo.
Un ministro che non capisce queste cose e che non é in grado di entrare nel merito delle cose, ho paura che resterà a lungo in ombra, molto in ombra.
Marco Vannini ---------------------------------------------------
At 12.21 19/12/2008, you wrote:
Cerami insiste e si allinea di nuovo col coro di chi fa tutta l'erba un fascio http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2008/12/19SIF5017.PDF
Francamente mi sembra irrecuperabile: non penso valga nemmeno la pena di replicare.
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