---------- Original Header ----------- Date : Wed, 02 Jun 2010 01:44:30 +0200
scusatemi se insisto.
[...] Possibile che non si riesca a coordinare un intervento razionale, motivato, che convinca l'opinione pubblica e metta le istituzioni pubbliche con le spalle al muro?
Lucia Magnelli
Fautrice delle cause perse, ma ci credo!
Il problema e' che per "convincere l'opinione pubblica" devi raggiungerla, e sappiamo tutti quale sia la situazione dei media in Italia.
Inoltre per coordinare un intervento nazionale, deve esserci una proposta di base ampiamente condivisa: su questo punto non sono ottimista.
Trovo interessanti le proposte di Alberto Luisiani: aggiungerei la richiesta che gli scatti stipendiali siano subordinati ad un minimo di attivita' scientifica documentata (provvedimento promesso dal ministro, ricordate?)
Saluti, c.c.
mah! questo è stato il tentativo di Universitas Futura che si è arenato per mancanza di un esercito.
Quello che ci vorrebbe è una grande riunione, una specie di Stati generali della Università, in cui varie componenti presentino diversi punti di vista, diverse istanze etc..
Una specie di apertura dell' anno accademico nazionale.
Io credo che il compito di organizzarla spetti ai più giovani fra di noi, non per altro per una questione di energie fisiche a disposizione. Dopo tutto fra blogs mailing lists facebook etc. forse si potrebbe fare come hanno fatto i viola.
`é però essenziale che intervengano persone da tutte le aree e tutte le componenti universitarie e questo credo sia un limite nella nostra mailing-list.
claudio On Jun 2, 2010, at 6:40 AM, carlo.carminati@poste.it wrote:
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scusatemi se insisto.
[...] Possibile che non si riesca a coordinare un intervento razionale, motivato, che convinca l'opinione pubblica e metta le istituzioni pubbliche con le spalle al muro?
Lucia Magnelli
Fautrice delle cause perse, ma ci credo!
Il problema e' che per "convincere l'opinione pubblica" devi raggiungerla, e sappiamo tutti quale sia la situazione dei media in Italia.
Inoltre per coordinare un intervento nazionale, deve esserci una proposta di base ampiamente condivisa: su questo punto non sono ottimista.
Trovo interessanti le proposte di Alberto Luisiani: aggiungerei la richiesta che gli scatti stipendiali siano subordinati ad un minimo di attivita' scientifica documentata (provvedimento promesso dal ministro, ricordate?)
Saluti, c.c.
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
Caro Claudio,
questo è esattamente quello che serve: gli stati generali della ricerca (non solo universitaria)!
Tempo fa lo hanno fatto i francesi (che sono sempre avanti a noi su questo) e hanno prodotto un ottimo documento (di oltre 400 pagine!) sulla proposta di riforma che volevano.
Solo che in quel caso erano stati tutti i direttori dei laboratori a farsi carico della questione, in modo molto aperto nel senso che ognuno poteva contribuire se voleva.
In un recente Nature (o Science) era riportata la notizia della protesta in Giappone contro i tagli alla ricerca guidata dai premi Nobel. Un collega giapponese mi ha confermato che sta avendo un forte impatto sull'opinione pubblica e il governo.
Non è una questione di età ma soprattutto di ruoli: chi ha ruolo e responsabilità di fare questa cosa deve agire e coinvolgere gli altri.
L'unico problema è che i nostri "generali" dovrebbero essere credibili ...
Saluti.
Achille
mah! questo è stato il tentativo di Universitas Futura che si è arenato per mancanza di un esercito.
Quello che ci vorrebbe è una grande riunione, una specie di Stati generali della Università, in cui varie componenti presentino diversi punti di vista, diverse istanze etc..
Una specie di apertura dell' anno accademico nazionale.
Io credo che il compito di organizzarla spetti ai più giovani fra di noi, non per altro per una questione di energie fisiche a disposizione. Dopo tutto fra blogs mailing lists facebook etc. forse si potrebbe fare come hanno fatto i viola.
`é però essenziale che intervengano persone da tutte le aree e tutte le componenti universitarie e questo credo sia un limite nella nostra mailing-list.
claudio On Jun 2, 2010, at 6:40 AM, carlo.carminati@poste.it wrote:
At 06:40 +0200 02.06.2010, carlo.carminati@poste.it wrote:
aggiungerei la richiesta che gli scatti stipendiali siano subordinati ad un minimo di attivita' scientifica documentata (provvedimento promesso dal ministro, ricordate?)
Salari e scatti vengono congelati per tre anni. Una delle conseguenze di questa "manovra" è la messa fuori gioco delle riforme di tipo brunettiano, quelle dove, in assenza di qualsiasi attenzione per l'organizzazione e i processi, il singolo dipendente pubblico viene premiato o punito a seconda della faccina più o meno sorridente. O dei numerini bibliometrici, che ne sono l'equivalente accademico.
Lungi da me il difendere queste riforme brunettiane, che reputo dementi nelle premesse e triviali (non nel senso inglese, proprio in quello italiano) nella realizzazione, ma rimane che il congelamento degli aspetti economici, e dunque di qualsiasi meccanismo di incentivazione, le rende semplicemente impercorribili.
Maurizio Tirassa
Ops. Intendevo dire il contrario: le riforme a taglio brunettiano mi appaiono
* triviali nelle premesse: perché, come da conversazione al trivio, fanno ricadere sul singolo "militare di truppa" la responsabilità del malfunzionamento di un apparato -- la logica delle decimazioni dopo Caporetto, per dire;
* e dementi negli effetti: primo, perché non inciderebbero sulle organizzazioni e sui processi e dunque non migliorerebbero il funzionamento della baracca; e, secondo, perché la prima cosa che farebbero quelli come me è di dimettersi da tutti gli incarichi organizzativi per tornare a far ricerca a tempo pieno, e allora l'organizzazione chi la farebbe funzionare?
MT
At 14:18 +0200 02.06.2010, Maurizio Tirassa wrote:
At 06:40 +0200 02.06.2010, carlo.carminati@poste.it wrote:
aggiungerei la richiesta che gli scatti stipendiali siano subordinati ad un minimo di attivita' scientifica documentata (provvedimento promesso dal ministro, ricordate?)
Salari e scatti vengono congelati per tre anni. Una delle conseguenze di questa "manovra" è la messa fuori gioco delle riforme di tipo brunettiano, quelle dove, in assenza di qualsiasi attenzione per l'organizzazione e i processi, il singolo dipendente pubblico viene premiato o punito a seconda della faccina più o meno sorridente. O dei numerini bibliometrici, che ne sono l'equivalente accademico.
Lungi da me il difendere queste riforme brunettiane, che reputo dementi nelle premesse e triviali (non nel senso inglese, proprio in quello italiano) nella realizzazione, ma rimane che il congelamento degli aspetti economici, e dunque di qualsiasi meccanismo di incentivazione, le rende semplicemente impercorribili.
Maurizio Tirassa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
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