Una risposta a: "Le commissioni sono costituite da tutti i professori ordinari del settore scientifico-disciplinare in servizio presso l'universita' che ha bandito il posto, e da quelli dei settori affini qualora il numero dei professori ordinari del ssd sia inferiore a cinque"
Chiedo : - perché solo i professori ordinari? gli associati e i ricercatori non sono in grado di valutare il fabbisogno della propria facoltà? - e se non ci sono professore del detto settore, quelli che giudicheranno il candidato saranno tutti di settori affini?
Ma se la valutazione si fa tutta da una facoltà, da un gruppo di ordinari della stessa facoltà, che poi essendo pochi (fuori dai "mega settori" delle "mega facoltà") si ritrovano in tutti i concorsi per tutte le materie della propria facoltà allora meglio prendere lo statuto di fondazione, o di associazione! Ci ritroveremo con delle formazioni con un unico punto di vista, di persone formate nello stesso bozzolo che formerano truppe di studenti futuri colleghi cloni...
Per quanto riguarda invece la differenza fra materie "scientifiche" e "umanistiche", credo che per molti dei nostri settori umanistici (penso in particolare alla mia materia, la linguistica), il fatto di essere riconosciuti come scientifici ha richiesto un lungo e difficile percorso. Non vedo perché le valutazioni/concorsi ecc. sarebbero diversi. Certo ci sono più colleghi di materie umanistiche che possono fare delle ricerche in casa senza vedere la necessità di un gruppo / laboratorio ma è uguale per un matematico che può benissimo lavorare da solo in una facoltà dove nessuno lavora sulla sua stessa materia... O sbaglio?
Annick Farina
Il punto chiave della idea di "Abolire i concorsi universitari" consiste evidentemente nell'attribuire la responsabilita` scientifica delle chiamate interamente ai Dipartimenti (magari con il concorso dei corsi di Laurea).
Le modalita` di una tale scelta possono essere svariate e fra l'altro richiedono un complesso bilanciamento di poteri fra coloro che erogano i rispettivi fondi e chi li usa. Se capisco: la proposta di Buttazzo vorrebbe fornire un possibile meccanismo compatibile con le nostre leggi generali. Io sono in totale disaccordo sull'uso dei settori disciplinari che sono la maggiore causa del degrado del sistema, responsabili delle famigerate cordate. Quando nel mio Dipartimento viene chiamato un collega io voglio avere la possibilita` di valutarlo anche se e` lontano dal mio campo, usualmente ho gli strumenti culturali per farlo.
Per mia scelta ho sempre cercato di non entrare in questi dettagli ma, se vogliamo fare questo esercizio, la proposta di Buttazzo ha un altro grosso difetto. Mescola il tema che stiamo trattando con un altro tema, quello degli equilibri di potere fra categorie: ordinari, associati ricercatori (che io spero si trasformino rapidamente in docenti).
Quindi se si vuole portare in fondo l'esercizio Buttazzo meglio sarebbe "Le commissioni sono costituite da tutti i professori in servizio presso il Dipartimento di categoria uguale o superiore a quella della persona da chiamare"
In ogni caso non so quanto sia utile addentrarci in questi dettagli che possono indebolire la nostra posizione e scatenare obiezioni di tipo sindacale o corporativo. Sono piu` che certo che, se si vuol fare, un modo compatibile con il nostro ordinamento di "Abolire i concorsi universitari" nella sostanza, si trova.
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
Mi trovo quasi sempre daccordo con le posizioni di Procesi di cui ammiro la capacità di riflessione e la pazienza che ne farebbero un eccellente negoziatore ad un tavolo sulle riforme.
Credo che dobbiamo stringere molto e forse limitarci a richiedere poche ma (possibili?) ed immediate cose: -Un tavolo coi legislatori dove ascoltino la nostra voce. -La definizione legislativa delle strutture che ricevono fondi. P.es. i Dipartimenti (con lobbligo di dare un overhead anche del 20% allAteneo che li ospita; vedi proposta Parisi) -La determinazione legislativa dei criteri oggettivi di valutazione delle strutture. Fatta col nostro contributo essenziale -La definizione legislativa della stretta correlazione tra valutazione e finanziamento.
La cosa più difficile da fare è quella delloutreach, che si trova a monte di tutto. Dellordine del giorno di Sabato è la cosa forse più importante. Dobbiamo arrivare ai politici ed ai "media". A Sabato, con idee! GG
At 16.13 08/12/2008 +0100, someone wrote:
Il punto chiave della idea di "Abolire i concorsi universitari" consiste evidentemente nell'attribuire la responsabilita` scientifica delle chiamate interamente ai Dipartimenti (magari con il concorso dei corsi di Laurea).
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