A me sembra inutile continuare con questa pioggia di messaggi incrociati che rimangono sul computer di chi li riceve se non vengono cancellati. Oggi c'è stata a Roma una riunione che doveva essere organizzativa e che non lo è stata. Prima di tutto eravamo molti di meno di quelli che ci bombardano di messaggi e questo la dice lunga sull' impegno reale di molti. Poi sembrava che andare a parlare con Letta (quello del governo) ci dovesse risolvere qualche cosa ma a me pare semplicemente assurdo che per una lettera con 500 firme e qualche accademico che si presenta possiamo risolvere qualche cosa. con questo governo. Al massimo possono invitare qualcuno di noi a partecipare ad un enorme tavolo di discussione in cui ci sono sindacati, partiti,CUN, CRUI e così via. Inoltre alcune nostre richieste rischiano di esser molto minoritarie come l'abolizone delle facoltà. la mia linea era di presentarsi a capo di un gruppo con una base molto più estesa e soprattutto con i dettagli chiariti almeno su valutazione, concorsi, dipartimenti , facoltà e con più legami con realtà accademiche al di fuori della facoltà di scienze. Per fare questo bisogna darsi un'organizzazione, dividersi in gruppi che si occupano di raccogliere i messaggi scambiati nel Forum su qualche argomento, che raccolgono altra documentazione e provano a fare una sintesi di tutto e questo dovrebbe comparire in un documento che, una volta approvato da un'assemblea generale, che spero sia molto più numerosa di quella di oggi, diventano un documento con cui presentarsi ad altre realtà ed eventuali tavoli di trattative. Non facendosi illusioni però perchè ci sono forze molto più organizzate di noi e con un discorso già fatto. Insomma c'è da fare un lavoro organizzativo non banale. Io mi rendo disponibile ad una commissione sulla valutazione.
Salute a tutti
Brunello Tirozzi
----Messaggio originale---- Da: carlo.carminati@fastwebnet.it Data: 12/12/2008 23.15 A: universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Ogg: [Universitas_in_trasformazione] Valutazione della ricerca.
Ho letto le critiche di Claudio Procesi alla proposta di preselezione dei
candid
ati in base alle pubblicazioni.
Non penso che un filtro del genere potrebbe fare disastri peggiori di quanti
ne
abbia fatti il metodo attuale, metodo privo di alcun filtro che -anzi- ha
prodo
tto fin troppi idonei, tanto da rendere estremamente problematica (quando
non im
possibile) la chiamata di alcuni di loro (anche in casi in cui il merito
scienti
fico e' fuori discussione).
Concordo pienamente con chi propone di applicare la "preselezione"
innanzitutto
ai membri delle commissioni, se non altro come test.
Saluti, Carlo Carminati
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie
impostazioni:
https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni: http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/lettera.html
"b" == b tirozzi@libero it b.tirozzi@libero.it writes:
b> A me sembra inutile continuare con questa pioggia di messaggi b> incrociati che rimangono sul computer di chi li riceve se non b> vengono cancellati. Oggi c'è stata a Roma una riunione che b> doveva essere organizzativa e che non lo è stata. Prima di b> tutto eravamo molti di meno di quelli che ci bombardano di b> messaggi e questo la dice lunga sull' impegno reale di molti.
Questo e' francamente offensivo. Venire in 300 a Roma, per una riunione organizzativa non e' il modo migliore di partire. Comodo per chi e' nella stanza accanto, ma per altri venire a Roma, in una giornata di maltempo e rischio di inondazione, partendo alle 5 di mattina e tornando la sera non e' uno scherzo. Almeno per me, di salute malferma, questo e' stato un elemento importante per decidere all'ultimo di non venire.
Inoltre alcune b> nostre richieste rischiano di esser molto minoritarie come b> l'abolizone delle facoltà.
Perche'? E' la linea ufficiale della commissione di riforma dello statuto (organo del senato accademico) a Pisa. Mai dichiararsi minoritari in partenza.
Per fare questo bisogna b> darsi un'organizzazione, dividersi in gruppi che si occupano di b> raccogliere i messaggi scambiati nel Forum su qualche b> argomento, che raccolgono altra documentazione e provano a fare b> una sintesi di tutto e questo dovrebbe comparire in un b> documento che, una volta approvato da un'assemblea generale, b> che spero sia molto più numerosa di quella di oggi,
Appunto, dobbiamo organizzarci.
Mi pare che una riunione organizzativa debba essere molto piu' snella di una assemblea generale, che magari potrebbe anche essere organizzata in videoconferenza, una volta imbastita l'organizzazione. Mi pare che 30 siano gia' tanti per organizzare.
b> Insomma c'è da fare un lavoro organizzativo non banale.
D'accordo, vediamo di concentrarci su questo. Vogliamo fare una mailing list per l'organizzazione? Poi si potra' ripartire colla discussione. Se va bene, posso probabilmente partire lunedi'.
Punto essenziale secondo me e' trovare il modo di discutere in modo non invasivo, con riunioni anche telematiche, individuando i modi migliori, concentrati nel tempo, senza scartarne nessuno a priori (non solo mailing lists, ma blog, forum, chatlines, skype, teleconferenze...).
Poi si potrebbe andare ad una nomina di rappresentanti locali, o di gruppi di interesse locali, anche con funzione di raccogliere adesioni. Preliminare agli incarichi operativi, per evitare che diventi un'altra organizzazione romana.
Ritengo che aver individuato due documenti di indirizzo, discriminanti per l'adesione, sia un ottimo inizio, ma va fatto subito qualche passo ulteriore.
Carlo Traverso
universitas_in_trasformazione@lists.dm.unipi.it