Contribuisco volentieri..
poi lasciatemi rispondere, non per polemica, ma per amore di discussione a Maria Pia.
Purtroppo non credo che siano i vaneggiamenti di un vecchietto bizzoso, magari! Signori l'uomo è molto più furbo di quanto non voglia apparire, altrimenti non resisterebbe a lungo nel posto in cui è.
La tempistica è troppo chiara. Le Università (pubbliche) sono state duramente colpite e si sta reagendo. Anche se con difficoltà qualcosa filtra e allora.. vogliamo mica che la gente pensi che la cultura dei nostri figli non stia a cuore a mister B?
Mister B va dunque in missione ed addita al popolo il CEPU come modello di università: là i vostri figli possono ottenere la laurea senza fatica, perchè lì ci sono i prof quelli bravi quelli che sanno davvero insegnare e non quegli sfigati che insegnano nelle università pubbliche. La laurea la può ottenere senza sforzo e per di più (se non devi passare tante ore sui libri per colpa di docenti sfigati) resti giovane e bello/a. Insomma il successo arriderà a tutti/tutte purchè si iscrivano a queste università e non a quell'altre... e ricordate che anche mister B sta preparandosi la sua propria università.
E' per questo che sono schifita come donna e docente..
saluti anna
On Tue, 2010-07-20 at 13:12 +0200, mariapia wrote:
Sull' acquisto di una pagina dei giornali: Corriere della Sera, circa 5000 Euro. Fanno sconti se uno ne compra 4 o più per uscite successive (circa 3000 Euro a uscita). Pubblicano comunque. Lo stesso per il Messaggero e il Tempo (giornali di Roma) La Repubblica, il prezzo è dello stesso ordine di grandezza, MA la direzione si riserva di pubblicare solo dopo aver controllato il contenuto, che deve essere adegua per la loro linea editoriale. Non ho informazioni per Il Giornale. Anche se mi piacerebbe molto avere una pagina anche lì... così... per dispetto :)))), seriamente, aiuterebbe ad una diffusione più capillare delle notizie.
Per l' articolo segnalatoci da Anna Painelli. Mi offendono molto di più le altre notizie nella stessa pagina: malasanità per un banale cesareo, una neonata morta, ad esempio; magistrati e politici collusi e corrotti, massoni...I vaneggiamenti di un vecchietto bizzoso, incapace di invecchiare con dignità non dovrebbero nemmeno essere pubblicati, a mio avviso. La vera notizia era altra: si visitano università improbabili mentre si affossa la pubblica istruzione? Un' informazione seria in Italia è ancora possibile? O ci siamo definitivamente piegati al confronto politico fatto di ripicche, di insulti personali, di commenti estetici e sui costumi sessuali? Ma quand'è che li mandiamo tutti a quel paese? Anche la Repubblica ormai è scesa al livello di Novella 2000?
Sono schifata.
Maria Pia De Pascale
On Jul 20, 2010, at 12:35 PM, Claudio Luchinat wrote:
Quanto costa una pagina su un quotidiano nazionale? Quanti siamo "noi"? Io mi tasserei volentieri. Si potrebbe affidare a Claudio Procesi la stesura, limitandoci alle cose largamente condivise, e dette pacatamente. La pagina potrebbe essere ripetuta tre-quattro volte da qui a Settembre, su Repubblica, Corriere e QN (che credo sia il terzo per diffusione), uguale o meglio diversa di volta in volta. 10-12 pagine in tutto da pagare. Claudio Luchinat
At 06:45 PM 7/19/2010, anna painelli wrote:
repubblica.it/politica/2010/07/19/news/bindi_ragazza-5677046/?ref=HRER2-1
Io mi sento offesa come docente universitaria e come donna.
-- Anna Painelli Parma University Dip. Chimica GIAF Parco Area delle Scienze 17/A 43124 Parma, Italy tel: +390521905461 fax: +390521905556 email: anna.painelli@unipr.it
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Prof. Claudio Luchinat Centro Risonanze Magnetiche - CERM University of Florence Via Luigi Sacconi, 6 50019 Sesto Fiorentino (Florence) - Italy tel. +39055 4574262 - fax +39055 4574253 e-mail: luchinat@cerm.unifi.it http://www.cerm.unifi.it/luchinat/luchinat.html
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
PS
con la distruzione delle università e della formazione superiore i casi di malasanità aumenteranno (facile previsione)... e mi chiedo dove formeremo i nuovi medici, ingegneri, insegnanti, farmacisti...
Non so, sto leggendo The world is flat di Friedman. Un libro le cui tesi non sempre mi convincono (anzi spesso mi vedono avversa). Quello che risulta assolutamente chiaro però è che per sopravvivere alla globalizzazione l'unica possibilità è puntare sulla cultura e l'istruzione superiore anche e soprattutto tecnico/scientifica. La tesi è molto semplice, il discorso si svolge in 2 paginette. Possibile che i nostri governanti non lo sappiano?
boh anna
On Tue, 2010-07-20 at 15:16 +0200, anna painelli wrote:
Contribuisco volentieri..
poi lasciatemi rispondere, non per polemica, ma per amore di discussione a Maria Pia.
Purtroppo non credo che siano i vaneggiamenti di un vecchietto bizzoso, magari! Signori l'uomo è molto più furbo di quanto non voglia apparire, altrimenti non resisterebbe a lungo nel posto in cui è.
La tempistica è troppo chiara. Le Università (pubbliche) sono state duramente colpite e si sta reagendo. Anche se con difficoltà qualcosa filtra e allora.. vogliamo mica che la gente pensi che la cultura dei nostri figli non stia a cuore a mister B?
Mister B va dunque in missione ed addita al popolo il CEPU come modello di università: là i vostri figli possono ottenere la laurea senza fatica, perchè lì ci sono i prof quelli bravi quelli che sanno davvero insegnare e non quegli sfigati che insegnano nelle università pubbliche. La laurea la può ottenere senza sforzo e per di più (se non devi passare tante ore sui libri per colpa di docenti sfigati) resti giovane e bello/a. Insomma il successo arriderà a tutti/tutte purchè si iscrivano a queste università e non a quell'altre... e ricordate che anche mister B sta preparandosi la sua propria università.
E' per questo che sono schifita come donna e docente..
saluti anna
On Tue, 2010-07-20 at 13:12 +0200, mariapia wrote:
Sull' acquisto di una pagina dei giornali: Corriere della Sera, circa 5000 Euro. Fanno sconti se uno ne compra 4 o più per uscite successive (circa 3000 Euro a uscita). Pubblicano comunque. Lo stesso per il Messaggero e il Tempo (giornali di Roma) La Repubblica, il prezzo è dello stesso ordine di grandezza, MA la direzione si riserva di pubblicare solo dopo aver controllato il contenuto, che deve essere adegua per la loro linea editoriale. Non ho informazioni per Il Giornale. Anche se mi piacerebbe molto avere una pagina anche lì... così... per dispetto :)))), seriamente, aiuterebbe ad una diffusione più capillare delle notizie.
Per l' articolo segnalatoci da Anna Painelli. Mi offendono molto di più le altre notizie nella stessa pagina: malasanità per un banale cesareo, una neonata morta, ad esempio; magistrati e politici collusi e corrotti, massoni...I vaneggiamenti di un vecchietto bizzoso, incapace di invecchiare con dignità non dovrebbero nemmeno essere pubblicati, a mio avviso. La vera notizia era altra: si visitano università improbabili mentre si affossa la pubblica istruzione? Un' informazione seria in Italia è ancora possibile? O ci siamo definitivamente piegati al confronto politico fatto di ripicche, di insulti personali, di commenti estetici e sui costumi sessuali? Ma quand'è che li mandiamo tutti a quel paese? Anche la Repubblica ormai è scesa al livello di Novella 2000?
Sono schifata.
Maria Pia De Pascale
On Jul 20, 2010, at 12:35 PM, Claudio Luchinat wrote:
Quanto costa una pagina su un quotidiano nazionale? Quanti siamo "noi"? Io mi tasserei volentieri. Si potrebbe affidare a Claudio Procesi la stesura, limitandoci alle cose largamente condivise, e dette pacatamente. La pagina potrebbe essere ripetuta tre-quattro volte da qui a Settembre, su Repubblica, Corriere e QN (che credo sia il terzo per diffusione), uguale o meglio diversa di volta in volta. 10-12 pagine in tutto da pagare. Claudio Luchinat
At 06:45 PM 7/19/2010, anna painelli wrote:
repubblica.it/politica/2010/07/19/news/bindi_ragazza-5677046/?ref=HRER2-1
Io mi sento offesa come docente universitaria e come donna.
-- Anna Painelli Parma University Dip. Chimica GIAF Parco Area delle Scienze 17/A 43124 Parma, Italy tel: +390521905461 fax: +390521905556 email: anna.painelli@unipr.it
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Prof. Claudio Luchinat Centro Risonanze Magnetiche - CERM University of Florence Via Luigi Sacconi, 6 50019 Sesto Fiorentino (Florence) - Italy tel. +39055 4574262 - fax +39055 4574253 e-mail: luchinat@cerm.unifi.it http://www.cerm.unifi.it/luchinat/luchinat.html
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
i nostri governanti lo sanno benissimo ma la cosa che vogliono fare è distruggere l'università pubblica e lucrare sul grande vuoto che si avrà con l'istituzione di università private. rette alte e soprattutto scuole in argomenti a loro affini. quello che mi sorprende davvero è la posizione miope di confindustria completamente assente su questo piano. piero benedetti. Il giorno 20/lug/10, alle ore 15:24, anna painelli ha scritto:
PS
con la distruzione delle università e della formazione superiore i casi di malasanità aumenteranno (facile previsione)... e mi chiedo dove formeremo i nuovi medici, ingegneri, insegnanti, farmacisti...
Non so, sto leggendo The world is flat di Friedman. Un libro le cui tesi non sempre mi convincono (anzi spesso mi vedono avversa). Quello che risulta assolutamente chiaro però è che per sopravvivere alla globalizzazione l'unica possibilità è puntare sulla cultura e l'istruzione superiore anche e soprattutto tecnico/scientifica. La tesi è molto semplice, il discorso si svolge in 2 paginette. Possibile che i nostri governanti non lo sappiano?
boh anna
Prof. Piero Benedetti Department of Biology University of Padova Via U. Bassi 58/B Padova, PD 35131 Italy Phone: +39-049-8276289 Fax: +39-049-8276300 Cellular phone:+39-338-6310308
Salve a tutti ! Il disegno di distruzione delle strutture pubbliche nel campo dell'istruzione, della ricerca e della sanità secondo me non è frutto di incompetenza , ma mira ad agevolare lo sviluppo di un contesto sociale che porti il consenso a Berlusconi ed alle oligarchie, in conto delle quali egli governa. Mi piacerebbe avere il conforto di qualche collega sociologo, per capire se l'equazione "più ignoranza in giro = più voti per Berlusconi" è solo un mio pregiudizio oppure esistono indagini statistiche che supportano la mia tesi sul modello di società che conviene a Berlusconi ed alle consorterie occulte operanti in Italia. Riguardo all'età opportuna per espatriare, penso che eventualmente, con Berlusconi Presidente della Repubblica, non sarebbe mai troppo tardi. Saluti Vincenzo Bellini -------------------------------------------------- From: "anna painelli" anna.painelli@unipr.it Sent: Tuesday, July 20, 2010 3:24 PM To: "Forum"Universitàe Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] repubblica.it/politica/2010/07/19/news/bindi_ragazza-5677046/?ref=HRER2 -1
PS
con la distruzione delle università e della formazione superiore i casi di malasanità aumenteranno (facile previsione)... e mi chiedo dove formeremo i nuovi medici, ingegneri, insegnanti, farmacisti...
Non so, sto leggendo The world is flat di Friedman. Un libro le cui tesi non sempre mi convincono (anzi spesso mi vedono avversa). Quello che risulta assolutamente chiaro però è che per sopravvivere alla globalizzazione l'unica possibilità è puntare sulla cultura e l'istruzione superiore anche e soprattutto tecnico/scientifica. La tesi è molto semplice, il discorso si svolge in 2 paginette. Possibile che i nostri governanti non lo sappiano?
boh anna
On Tue, 2010-07-20 at 15:16 +0200, anna painelli wrote:
Contribuisco volentieri..
poi lasciatemi rispondere, non per polemica, ma per amore di discussione a Maria Pia.
Purtroppo non credo che siano i vaneggiamenti di un vecchietto bizzoso, magari! Signori l'uomo è molto più furbo di quanto non voglia apparire, altrimenti non resisterebbe a lungo nel posto in cui è.
La tempistica è troppo chiara. Le Università (pubbliche) sono state duramente colpite e si sta reagendo. Anche se con difficoltà qualcosa filtra e allora.. vogliamo mica che la gente pensi che la cultura dei nostri figli non stia a cuore a mister B?
Mister B va dunque in missione ed addita al popolo il CEPU come modello di università: là i vostri figli possono ottenere la laurea senza fatica, perchè lì ci sono i prof quelli bravi quelli che sanno davvero insegnare e non quegli sfigati che insegnano nelle università pubbliche. La laurea la può ottenere senza sforzo e per di più (se non devi passare tante ore sui libri per colpa di docenti sfigati) resti giovane e bello/a. Insomma il successo arriderà a tutti/tutte purchè si iscrivano a queste università e non a quell'altre... e ricordate che anche mister B sta preparandosi la sua propria università.
E' per questo che sono schifita come donna e docente..
saluti anna
On Tue, 2010-07-20 at 13:12 +0200, mariapia wrote:
Sull' acquisto di una pagina dei giornali: Corriere della Sera, circa 5000 Euro. Fanno sconti se uno ne compra 4 o più per uscite successive (circa 3000 Euro a uscita). Pubblicano comunque. Lo stesso per il Messaggero e il Tempo (giornali di Roma) La Repubblica, il prezzo è dello stesso ordine di grandezza, MA la direzione si riserva di pubblicare solo dopo aver controllato il contenuto, che deve essere adegua per la loro linea editoriale. Non ho informazioni per Il Giornale. Anche se mi piacerebbe molto avere una pagina anche lì... così... per dispetto :)))), seriamente, aiuterebbe ad una diffusione più capillare delle notizie.
Per l' articolo segnalatoci da Anna Painelli. Mi offendono molto di più le altre notizie nella stessa pagina: malasanità per un banale cesareo, una neonata morta, ad esempio; magistrati e politici collusi e corrotti, massoni...I vaneggiamenti di un vecchietto bizzoso, incapace di invecchiare con dignità non dovrebbero nemmeno essere pubblicati, a mio avviso. La vera notizia era altra: si visitano università improbabili mentre si affossa la pubblica istruzione? Un' informazione seria in Italia è ancora possibile? O ci siamo definitivamente piegati al confronto politico fatto di ripicche, di insulti personali, di commenti estetici e sui costumi sessuali? Ma quand'è che li mandiamo tutti a quel paese? Anche la Repubblica ormai è scesa al livello di Novella 2000?
Sono schifata.
Maria Pia De Pascale
On Jul 20, 2010, at 12:35 PM, Claudio Luchinat wrote:
Quanto costa una pagina su un quotidiano nazionale? Quanti siamo "noi"? Io mi tasserei volentieri. Si potrebbe affidare a Claudio Procesi la stesura, limitandoci alle cose largamente condivise, e dette pacatamente. La pagina potrebbe essere ripetuta tre-quattro volte da qui a Settembre, su Repubblica, Corriere e QN (che credo sia il terzo per diffusione), uguale o meglio diversa di volta in volta. 10-12 pagine in tutto da pagare. Claudio Luchinat
At 06:45 PM 7/19/2010, anna painelli wrote:
repubblica.it/politica/2010/07/19/news/bindi_ragazza-5677046/?ref=HRER2-1
Io mi sento offesa come docente universitaria e come donna.
-- Anna Painelli Parma University Dip. Chimica GIAF Parco Area delle Scienze 17/A 43124 Parma, Italy tel: +390521905461 fax: +390521905556 email: anna.painelli@unipr.it
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Prof. Claudio Luchinat Centro Risonanze Magnetiche - CERM University of Florence Via Luigi Sacconi, 6 50019 Sesto Fiorentino (Florence) - Italy tel. +39055 4574262 - fax +39055 4574253 e-mail: luchinat@cerm.unifi.it http://www.cerm.unifi.it/luchinat/luchinat.html
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
-- Anna Painelli Parma University Dip. Chimica GIAF Parco Area delle Scienze 17/A 43124 Parma, Italy tel: +390521905461 fax: +390521905556 email: anna.painelli@unipr.it
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Credo che non ci siano dubbi: e' un'analisi che non necessita alcun sociologo Laura
Il giorno 20 luglio 2010 18.01, v_bellini v_bellini@alice.it ha scritto:
Salve a tutti ! Il disegno di distruzione delle strutture pubbliche nel campo dell'istruzione, della ricerca e della sanità secondo me non è frutto di incompetenza , ma mira ad agevolare lo sviluppo di un contesto sociale che porti il consenso a Berlusconi ed alle oligarchie, in conto delle quali egli governa. Mi piacerebbe avere il conforto di qualche collega sociologo, per capire se l'equazione "più ignoranza in giro = più voti per Berlusconi" è solo un mio pregiudizio oppure esistono indagini statistiche che supportano la mia tesi sul modello di società che conviene a Berlusconi ed alle consorterie occulte operanti in Italia. Riguardo all'età opportuna per espatriare, penso che eventualmente, con Berlusconi Presidente della Repubblica, non sarebbe mai troppo tardi. Saluti Vincenzo Bellini
From: "anna painelli" anna.painelli@unipr.it Sent: Tuesday, July 20, 2010 3:24 PM To: "Forum"Universitàe Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] repubblica.it/politica/2010/07/19/news/bindi_ragazza-5677046/?ref=HRER2 -1
PS
con la distruzione delle università e della formazione superiore i casi di malasanità aumenteranno (facile previsione)... e mi chiedo dove formeremo i nuovi medici, ingegneri, insegnanti, farmacisti...
Non so, sto leggendo The world is flat di Friedman. Un libro le cui tesi non sempre mi convincono (anzi spesso mi vedono avversa). Quello che risulta assolutamente chiaro però è che per sopravvivere alla globalizzazione l'unica possibilità è puntare sulla cultura e l'istruzione superiore anche e soprattutto tecnico/scientifica. La tesi è molto semplice, il discorso si svolge in 2 paginette. Possibile che i nostri governanti non lo sappiano?
boh anna
On Tue, 2010-07-20 at 15:16 +0200, anna painelli wrote:
Contribuisco volentieri..
poi lasciatemi rispondere, non per polemica, ma per amore di discussione a Maria Pia.
Purtroppo non credo che siano i vaneggiamenti di un vecchietto bizzoso, magari! Signori l'uomo è molto più furbo di quanto non voglia apparire, altrimenti non resisterebbe a lungo nel posto in cui è.
La tempistica è troppo chiara. Le Università (pubbliche) sono state duramente colpite e si sta reagendo. Anche se con difficoltà qualcosa filtra e allora.. vogliamo mica che la gente pensi che la cultura dei nostri figli non stia a cuore a mister B?
Mister B va dunque in missione ed addita al popolo il CEPU come modello di università: là i vostri figli possono ottenere la laurea senza fatica, perchè lì ci sono i prof quelli bravi quelli che sanno davvero insegnare e non quegli sfigati che insegnano nelle università pubbliche. La laurea la può ottenere senza sforzo e per di più (se non devi passare tante ore sui libri per colpa di docenti sfigati) resti giovane e bello/a. Insomma il successo arriderà a tutti/tutte purchè si iscrivano a queste università e non a quell'altre... e ricordate che anche mister B sta preparandosi la sua propria università.
E' per questo che sono schifita come donna e docente..
saluti anna
On Tue, 2010-07-20 at 13:12 +0200, mariapia wrote:
Sull' acquisto di una pagina dei giornali: Corriere della Sera, circa 5000 Euro. Fanno sconti se uno ne compra 4
o
più per uscite successive (circa 3000 Euro a uscita). Pubblicano comunque. Lo stesso per il Messaggero e il Tempo (giornali di Roma) La Repubblica, il prezzo è dello stesso ordine di grandezza, MA la direzione si riserva di pubblicare solo dopo aver controllato il contenuto, che deve essere adegua per la loro linea editoriale. Non ho informazioni per Il Giornale. Anche se mi piacerebbe molto
avere
una pagina anche lì... così... per dispetto :)))), seriamente, aiuterebbe ad una diffusione più capillare delle notizie.
Per l' articolo segnalatoci da Anna Painelli. Mi offendono molto di
più
le altre notizie nella stessa pagina: malasanità per un banale
cesareo,
una neonata morta, ad esempio; magistrati e politici collusi e corrotti, massoni...I vaneggiamenti di un vecchietto bizzoso, incapace di invecchiare con dignità non dovrebbero nemmeno essere pubblicati, a mio avviso. La vera notizia era altra: si visitano università improbabili mentre si affossa la pubblica istruzione? Un' informazione seria in Italia è ancora possibile? O ci siamo definitivamente piegati al confronto politico fatto di ripicche, di insulti personali, di commenti estetici e sui costumi sessuali? Ma quand'è che li mandiamo tutti a quel paese? Anche la Repubblica ormai è scesa al livello di Novella 2000?
Sono schifata.
Maria Pia De Pascale
On Jul 20, 2010, at 12:35 PM, Claudio Luchinat wrote:
Quanto costa una pagina su un quotidiano nazionale? Quanti siamo "noi"? Io mi tasserei volentieri. Si potrebbe affidare a Claudio Procesi la stesura, limitandoci alle cose largamente condivise, e dette pacatamente. La pagina potrebbe essere ripetuta tre-quattro volte da qui a Settembre, su Repubblica, Corriere e QN (che credo
sia
il terzo per diffusione), uguale o meglio diversa di volta in volta. 10-12 pagine in tutto da pagare. Claudio Luchinat
At 06:45 PM 7/19/2010, anna painelli wrote:
repubblica.it/politica/2010/07/19/news/bindi_ragazza-5677046/?ref=HRER2-1
Io mi sento offesa come docente universitaria e come donna.
-- Anna Painelli Parma University Dip. Chimica GIAF Parco Area delle Scienze 17/A 43124 Parma, Italy tel: +390521905461 fax: +390521905556 email: anna.painelli@unipr.it
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Prof. Claudio Luchinat Centro Risonanze Magnetiche - CERM University of Florence Via Luigi Sacconi, 6 50019 Sesto Fiorentino (Florence) - Italy tel. +39055 4574262 - fax +39055 4574253 e-mail: luchinat@cerm.unifi.it http://www.cerm.unifi.it/luchinat/luchinat.html
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di
Universitas
-- Anna Painelli Parma University Dip. Chimica GIAF Parco Area delle Scienze 17/A 43124 Parma, Italy tel: +390521905461 fax: +390521905556 email: anna.painelli@unipr.it
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
On Jul 20, 2010, at 6:01 PM, v_bellini wrote:
Salve a tutti ! Il disegno di distruzione delle strutture pubbliche nel campo dell'istruzione, della ricerca e della sanità secondo me non è frutto di incompetenza , ma mira ad agevolare lo sviluppo di un contesto sociale che porti il consenso a Berlusconi ed alle oligarchie, in conto delle quali egli governa. Mi piacerebbe avere il conforto di qualche collega sociologo, per capire se l'equazione "più ignoranza in giro = più voti per Berlusconi" è solo un mio pregiudizio oppure esistono indagini statistiche che supportano la mia tesi sul modello di società che conviene a Berlusconi ed alle consorterie occulte operanti in Italia. Riguardo all'età opportuna per espatriare, penso che eventualmente, con Berlusconi Presidente della Repubblica, non sarebbe mai troppo tardi. Saluti Vincenzo Bellini
cari colleghi, nonostante tutto io sono in disaccordo con questa analisi.
Credo che per capire il fenomeno Berlusconi sia necessario andare un po piu` a fondo su alcune caratteristiche e contraddizioni specifiche dell'Italia.
Se ricordate quando Berlusconi vinse la prima volta, praticamente non aveva neppure un vero partito o un personale politico, la sua vittoria fu il classico esempio del fatto che la politica rifugge il vuoto e, in un paese sostanzialmente conservatore, Berlusconi offri di coprire lo spazio di centrodestra lasciato libero dal crollo della DC.
Se Berlusconi avesse avuto un minino di senso dello stato (ma allora non sarebbe stato Berlusconi), avrebbe costruito un moderno partito di centrodestra come ce ne sono tanti in Europa, avrebbe modernizzato il paese (cosa di cui vi era assoluto bisogno), magari in modo non gradito alla sinistra ma coerente con quello che succedeva in Inghilterra o in Spagna etc..
Tenete conto che il vituperato liberismo ha comunque garantito un ventennio di crescita, ha fatto da levatrice alla globalizzazione ed in definitiva alla emergenza di paesi importantissimi, cosa che il socialismo terzomondista degli anni precedenti aveva sostanzialmente fallito, Certo con il 2008 il liberismo entra in crisi, la storia e` fatta in questo modo, eppure di fatto la vecchia socialdemocrazia europea non e` un modello utilizzabile e in definitiva il problema di come gestire il futuro dell'Europa e` ampiamente aperto. Infatti in fondo la crisi del PD dipende proprio da questo, l'assenza di una strategia di fondo appoggiata su una visione globale ed a medio termine del nostro futuro.
Berlusconi ha per ben due volte fatto una mossa geniale, la prima sdoganando il MSI e poi cementando un patto di ferro con la Lega. A onore del centro sinistra va invece il fatto di avere compiuto l'unico vero miracolo della politica italiana degli ultimi 20 anni, l'adesione all Euro, non e` poco e per questo Ciampi e Prodi verranno sempre ricordati. Senza la demenza dei Bertinotti e company questo avrebbe potuto cementare un nuovo patto sociale.
Berlusconi una strategia la possiede anche se del tutto perversa, il suo modello e` di trasformare l'Italia in una gigantesca Mediaset, una strategia che ahimè potrebbe anche avere successo vista la pochezza delle nostre classi dirigenti.
Gira e rigira io credo che il problema sia sempre lo stesso, il fallimento del riformismo, che ha radici lontane e se vogliamo dargli una data inizia con la strage di piazza Fontana.
Solo gli storici che verranno potranno dirci quali siano state le responsabilità` maggiori in questo fallimento ma certo io vedo responsabilità` enormi in tutto lo spettro degli schieramenti politici. La sinistra legata troppo a lungo ad un modello comunista in profondo fallimento, il PSI di Craxi con il suo avventurismo corruttivo e gli ultimi epigoni della DC che hanno sperperato un patrimonio politico indebitando le generazioni future che sono poi quelle di oggi e che pagano salatamente il conto. Su questo quadro già` drammatico si innesta il familismo gerontocratico italiano, con la benedizione di una Chiesa Cattolica in piena fase di restaurazione che ha di fatto bloccato un vero ricambio della classe politica, tranne per quello fatto da Berlusconi stesso con i metodi del padrone di una azienda. Ma poi il colpo di grazia lo hanno dato Bertinotti ed i suoi accoliti.
Se questa mia analisi e` corretta e` chiaro che la strada da percorrere per rimediare a tutti questi guasti e` lunga e parte da un profondo rinnovamento delle persone ma anche da una rimozione delle scorie ideologiche che spesso sono solo strumenti di conservazione del potere.
Questa chiaramente e` una operazione che spetta ai giovani di oggi che peraltro non hanno vissuto le aspre contraddizioni del 900 e possono ricucire uno spirito repubblicano e costituzionale al di la della adesione rituale e formale ai "valori della costituzione". Per me una persona esemplare e` Roberto Saviano, anche se non e` un politico e` un modello di come dovrebbe essere il nuovo spirito repubblicano.
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
universitas_in_trasformazione@lists.dm.unipi.it