Sono andata in pensione quest'estate a 64 anni per motivi personali, ma ho continuato a tenere esami e ho firmato un contratto per un prossimo corso per la Magistrale a titolo gratuito nel secondo semestre. Mi rendo conto che la scelta è fra togliere il posto a un giovane (ma precarissimo) e chiudere il corso per mancanza di fondi. Soluzione meno traumatica: per quest'anno lo faccio io, ma dopo? Credo che il nuovo ministro, su cui s'erano appuntate tante speranze, dovrebbe davvero creare le condizioni per un nuovo reclutamento che non penalizzi la giovane classe docente, senza per questo colpevolizzare la più anziana.
Carla Perugini
Ordinario di Letteratura Spagnola
Università di Salerno
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