Salve:
io sono un chimico, molto poco esperta di questioni filosofiche etc.
Però accostare la dottrina di Marx alla personalità di SB mi fa
rabbrividire. Ma abbiamo una qualche idea della prospettiva storica,
culturale? E' tutto un brodo indifferenziato?
E vedere la cara M* e il carissimo Marchionne additati come salvatori delle
italiche sorti e progressive?
E non è il foglio o il giornale, da cui possiamo aspettarci di tutto e di
più, bensì è il buon vecchio corriere in un articolo a firma Mario Monti.
http://www.corriere.it/editoriali/11_gennaio_02/monti-meno-illusioni-per-da…
Non so, io sono allibita. Qualcuno mi spiega dove siamo finiti?
--
Anna Painelli
Dip. Chimica GIAF
Parma University
tel 0521-905461
fax 0521-905556
Forse lo sapevate già, ma l'anagramma di Ministero è "Sterminio". Il nostro
diventa:
"Sterminio dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca". Calzante,
vero?
Buon 2011 a tutti
Enigmista
Che sia un anno in cui si svolti!
auguri a tutti
c
--
*
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Live as if you were to die tomorrow. Learn as if you were to live forever.
(Gandhi)
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
prof. avv. calogero massimo cammalleri - associato di diritto del lavoro
università degli studi di palermo - facoltà di economia - dipartimento seaf
Viale delle Scienze - edificio 13 - piano 3, int. 3.16 - 90125, palermo
(pa), italy
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"Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha oggi promulgato
la legge recante "Norme in materia di organizzazione delle università,
di personale accademico e reclutamento, nonchè delega al Governo per
incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario". Il
Capo dello Stato - si legge in una nota diffusa dal Quirinale- ha
contestualmente indirizzato la seguente lettera al Presidente del
Consiglio dei Ministri:
Promulgo la legge, ai sensi dell'art. 87 della Costituzione, non avendo
ravvisato nel testo motivi evidenti e gravi per chiedere una nuova
deliberazione alle Camere, correttiva della legge approvata a
conclusione di un lungo e faticoso iter parlamentare.
L'attuazione della legge è del resto demandata a un elevato numero di
provvedimenti, a mezzo di delega legislativa, di regolamenti governativi
e di decreti ministeriali; quel che sta per avviarsi è dunque un
processo di riforma, nel corso del quale saranno concretamente definiti
gli indirizzi indicati nel testo legislativo e potranno essere anche
affrontate talune criticità, riscontrabili in particolare negli articoli
4, 23 e 26.
Per quel che riguarda l'articolo 6, concernente il titolo di professore
aggregato - pur non lasciando la norma, da un punto di vista
sostanziale, spazio a dubbi interpretativi della reale volontà del
legislatore - si attende che ai fini di un auspicabile migliore
coordinamento formale, il governo adempia senza indugio all'impegno
assunto dal Ministro Gelmini nella seduta del 21 dicembre in Senato,
eventualmente attraverso la soppressione del comma 5 dell'articolo. Per
quanto concerne l'art. 4 relativo alla concessione di borse di studio
agli studenti, appare non pienamente coerente con il criterio del merito
nella parte in cui prevede una riserva basata anche sul criterio
dell'appartenenza territoriale. Inoltre l'art. 23, nel disciplinare i
contratti per attività di insegnamento, appare di dubbia ragionevolezza
nella parte in cui aggiunge una limitazione oggettiva riferita al
reddito ai requisiti soggettivi di carattere scientifico e
professionale. Infine è opportuno che l'art. 26, nel prevedere
l'interpretazione autentica dell'art. 1, comma 1, del decreto legge n. 2
del 2004 sia formulato in termini non equivoci e corrispondenti al
consolidato indirizzo giurisprudenziale della Corte Costituzionale.
Al di là del possibile superamento - nel corso del processo di
attuazione della legge - delle criticità relative agli articoli
menzionati, resta importante l'iniziativa che spetta al governo in
esecuzione degli ordini del giorno Valditara e altri G 28.100, Rusconi
ed altri G24.301, accolti nella seduta del 21 dicembre in Senato,
contenenti precise indicazioni anche integrative - sul piano dei
contenuti e delle risorse - delle scelte compiute con la legge
successivamente approvata dall'Assemblea. Auspico infine che su tutti
gli impegni assunti con l'accoglimento degli ordini del giorno e sugli
sviluppi della complessa fase attuativa del provvedimento, il governo
ricerchi un costruttivo confronto con tutte le parti interessate".
____________________________________________________
Walter Lacarbonara
Department of Structural and Geotechnical Engineering
Sapienza University of Rome
via Eudossiana 18 - 00184 ROMA Italy
off: +39 06 44585293 fax: +39 06 4884852
e-mail: walter.lacarbonara(a)uniroma1.it
web: www.disg.uniroma1.it/lacarbonara
Torniamo a porre l’attenzione sul ruolo degli studenti e delle loro espressioni organizzate nella comunità universitaria, con l’obiettivo di approfondire ulteriormente alcuni aspetti di interesse per la valutazione...
http://cronaca.anvur.it/2010/12/protagonismo-studentesco.html
ac
salve:
i *docenti preoccupati* stanno raccogliendo adesioni su un documento contro
il ddl in cui si appellano a Napolitano. Il documento, uscito su
repubblica-bologna, ha una qualche visibilità e pare che dal Quirinale sia
arrivata la richiesta di avere l'elenco completo dei firmatari.
Per chi volesse aderire:
http://www.studiosamo.it/docenti-preoccupati/
saluti anna
--
Anna Painelli
Dip. Chimica GIAF
Parma University
tel 0521-905461
fax 0521-905556
Questa è una lista seria. Però oggi è Natale. Se volete tirarvi su, vi
consiglio questo noto sito di satira al vetriolo... che oggi tratta di
riforma universitaria
http://www.spinoza.it/2010/12/25/mariastalla/
Ma soprattutto non perdetevi la frecciatina a noi rivolta:
"Gli universitari scrivono una lettera chiedendo di non firmare la riforma.
Alla loro età credono ancora a Napolitano." [demerzelev]
da http://twitter.com/spinozait
auguri anna
--
Anna Painelli
Dip. Chimica GIAF
Parma University
tel 0521-905461
fax 0521-905556
Cari colleghi di Universitas,
vorrei intervenire su di un punto preciso al quale feci già rapidamente cenno giorni fa (al momento di replicare alla lettera su Science). Premetto che ringrazio Walter Lacarbonara che con Claudio Procesi ha avviato questo Forum. Mi sembra che sia un utile esercizio quello di leggere e di esprimersi, ed anche di dover far fronte ad opinioni spesso diverse dalle nostre, ed in questo spirito vorrei si leggesse il mio intervento. Speriamo che a medio termine tutto ciò sia anche efficace (intendo il forum).
Voglio dissentire con vigore dall'opinione di Walter Lacarbonara sulla presenza degli associati nelle commissioni e negli organi di governo, sottoponendovi una piccola riflessione. Notate che quanto segue è valido a fortiori per i ricercatori (peccato che domani li radieranno definitivamente dall'accademia). Sappiamo tutti credo quanto forte possa essere il potere ricattatorio di chi da ordinario è presente in una commissione insieme ad un collega associato il cui curriculum sarà a breve giudicato dallo stesso ordinario (o da un suo amico). Però, però, però...non vi pare che l'associato (sperabilmente più giovane) possa avere una visione più innovativa, più rivolta al futuro delle prossime generazioni del collega ordinario? E non vi pare che forse qualche associato anche "sotto ricatto" possa dissentire dal collega ordinario? E non vi pare che questo dissenso possa essere moooolto importante per la comunità scientifica? Prendere posizioni chiare, ferme, di minoranza; cosa di più utile al nostro paese in questo drammatico momento di spaventoso conformismo e silenzio? Io credo che togliere la possibilità di assumersi le proprie responsabilità a donne e uomini la cui età media secondo le statistiche non è inferiore ai 50 anni (non propriamente dei bambini dunque...) sia un altro modo di non credere nel futuro. E penso anche che una norma dettata dalla paura e dalla sfiducia non possa essere una buona norma. Se ci pensate, dire che si eliminano gli associati dalle commissioni e dagli organi di governo perché ricattabili, vuol dire dare agli associati il diritto di sentirsi ricattati, ed agli ordinari quello di ricattarli. Mentre io credo che dovremmo ristabilire che gli uni hanno il dovere di esprimersi secondo coscienza e gli altri hanno il dovere di rispettare le opinioni dei colleghi più giovani (e spesso anche più vicini alla ricerca). Che ci siano dei malfunzionamenti non può esimerci dall'ambire a come vorremmo che le cose fossero, perché senza questa speranza che ci stiamo a fare? Non vi pare? Oltretutto che io sappia quasi ovunque nel mondo i docenti di grado n sono giudicati da quelli di grado maggiore O UGUALE ad n (e in alcuni casi anche da quelli di grado minore di n...). Perché mai questo paese dovrebbe sempre costituire un'anomalia?
Saluti a tutti,
Lorenzo Tortora de Falco.
On Dec 21, 2010, at 12:46 PM, Walter Lacarbonara wrote:
>
> Cari colleghi,
>
> in merito alle iniziative del coordinamento professori associati,
> condivido l'impegno
> costruttivo ma non comprendo le ragioni di una frammentazione per
> categorie.
> Non le comprendo soprattutto di fronte alla portata di una strategia
> politica ampia che mina alle basi
> l'istituto dell'università pubblica che è unica garanzia di libertà di
> ricerca ed insegnamento.
> Mi sono sempre battuto per affermare la falsità e strumentalità di
> quanto viene fatto passare
> all'opinione pubblica sui sistemi più avanzati di università e
> ricerca, come quello statunitense,
> che è niente affatto di impianto privatistico, bensì nella sostanza
> fortissimamente PUBBLICO.
>
> L'altro aspetto che non comprendo è legato alla richiesta di presenza
> nelle commissioni e negli organi
> di governo dei professori associati. Così come è stato fino ad oggi,
> questa presenza è fortemente condizionata
> dagli avanzamenti di carriera. O si va seriamente su un sistema di
> valutazione tipo peer review nei concorsi
> oppure i professori associati saranno sempre più condizionabili.
> Non ho sentito prevalere queste ragioni nelle discussioni. Per
> raffigurare meglio la situazione degli orientamenti
> attuali al nostro interno, vi riporto il caso di un'emblematica
> discussione nel Consiglio del mio Dipartimento
> di pochi giorni fa sui criteri per la qualifica di Professore Senior
> Sapienza che deve essere connotato
> da un profilo di eccellenza scientifica.
> Ho proposto che si considerassero, insieme alle altre valutazioni
> (criteri minimi 'burocratici' sul numero
> di pubblicazioni degli ultimi 3/5 anni), l'H-factor e le valutazioni
> della didattica frontale effettuata tramite le schede
> degli studenti degli utlimi 3 anni. Ho proposto che per ogni SSD si
> considerasse l'H-factor medio
> degli ultimi 3 anni e si accertasse che il candidato Professore senior
> "eccellente" avesse il suo H-factor
> superiore alla media del Dipartimento (anche di un epsilon).
> La mia proposta è stata definita 'provocatoria', anche da parte degli
> associati.
>
> Nasce forte il sospetto che dietro le posizioni del coordinamento
> professori associati ci siano soltanto rivendicazioni
> di tipo sindacale, in linea con la tradizione del nostro paese.
> Oggi, più che mai, dobbiamo essere uniti, come dice Saverio Giulini,
> forse
> i nostri appelli così sfiorerebbero le 10.000 adesioni!
>
> Walter Lacarbonara
>
> PS In un prossimo messaggio vi riporto qualche considerazione sulla
> discussione al Senato sul
> disegno di legge n. 1905-B.
>
> __________________________________________________
> DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA
> SAPIENZA Università di Roma
> via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy
> office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852
> e-mail: walter.lacarbonara(a)uniroma1.it
> webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
>
> _______________________________________________
> Universitas_in_trasformazione(a)mail.dm.unipi.it mailing list
>
> Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni:
> https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
>
> Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
>
>
Salve:
insieme agli auguri vi lascio un *regalo*: un bell'articolo da Le Monde.
Merita i pochi minuti richiesti per la lettura:
http://www.lemonde.fr/idees/article/2010/12/21/l-insurrection-qui-vient-en-…
Per i pigri riporto solo una frase:
******************
Ce que les étudiants perçoivent est l'intention de déstructurer
l'instruction publique et de transformer l'université
en une institution préparant à l'exploitation et non à l'autonomie, non à la
formation d'individus et de citoyens libres,
capables d'une pensée critique, d'une pensée tout court.
*****************
Auguri Anna
--
Anna Painelli
Dip. Chimica GIAF
Parma University
tel 0521-905461
fax 0521-905556