Caro Giovanni
ritengo le tue precisazioni quanto mai utili. Intanto nessuno di noi metteva in dubbio che la linea scelta dal PD in questi ultimi tempi e' stata quella giusta sulla questione scuola, universita' e ricerca. E' questa stridente contraddizione fra le posizioni ed azioni del PD ( fra cui il tuo giusto emendamento)e le dichiarazioni di Cerami che mi rende furibondo ( probabilmente ci rende furibondi) contro di lui. Fra l'altro io e probabilmente anche altri colleghi gli abbiamo spedito messaggi di critica pero' anche con considerazioni costruttive, qualcuno, fra cui io, gli ha spedito il proprio cv per fargli vedere come e' la situazione in generale delle facolta' di scienze, chiedendogli di correggere le sue dichiarazioni ed invece Cerami si e' chiuso in un ostinato e quanto mai testardo mutismo. Che ci vuole per uno scittore ad ammettere che puo' anche sbagliarsi quando parla della ricerca? C'e' un' allarmante analogia fra la testardaggine di Cerami nel non voler correggere le sue posizioni con Villari che non si vuole dimettere dalla commissione RAI, con i corrotti indagati che rimangono al loro posto ecc. C'e' poi una lettera di Odifreddi che invece prende le difese di Cerami ( la allego). A me non piace neanche la posizione di Odifreddi ma almeno ha rispetto per chi fa ricerca ( ci mancherebbe altro). Ora tu ci dici che nessuno nel PD la pensa come Cerami ma perche' non si esercita la vecchia e qualche volta buona disciplina di partito? Perche' in altri termini non dire a Cerami o cambi discorso o te ne vai a fare le tue dichiarazioni come singolo scrittore? E'sempre la solita storia del personaggio di successo. Ma il vero merito di Cerami e' sempre stato quello di essere connesso con qualche grande, non di essere grande lui. Prima era studente di Pasolini e ne ha goduto vari vantaggi letterari Poi ha scritto la sceneggiatura della Vita e' Bella e di altri film di Benigni. Pero' se non c'era Benigni il suo testo certo non avrebbe sfondato. Se il PD ricompattasse le sue file sarebbe meglio per tutti, sia per chi ci sta dentro ma anche per la gente che sta nei movimenti di opposizione e resistenza.
Ciao
Brunello
Carissimi,
ho passato vari giorni a diffondere un po' di utili notizie sulla rappresentatività o meno del Cerami-pensiero in ambito PD, che i giornali, naturalmente, non hanno finora pubblicato. Siccome non ci capisco piú niente con la posta non so se l'ho già mandate pure a voi, e, nel dubbio, riproduco qui sotto la mia ultima risposta in merito ad Angelo Vulpiani, che risale a ieri.
Un caro saluto a tutti, Giovanni
B. Tirozzi Department of Physics University of Rome "La Sapienza" P. A. Moro 2, 00185 Roma mobile1:+39-347-8953777 mobile2:+39-06-83762323 fax:39-06-4454749 office:39-06-49914310 e-mail:b.tirozzi@libero.it e-mail:brunello.tirozzi@roma1.infn.it web page:http://pamina.phys.uniroma1.it
caro piergiorgio odifreddi,
spero di non capire la tua proposizione
non vedo come non si possano insegnare non solo i corsi di base, ma anche quelli abbastanza avanzati, senza aver fatto ricerca nel campo.
non ci sono troppe negazioni? com'era la faccenda, se uno nega una proposizione e poi la rinega, non finisce che annega??
vista la mia incertezza nel campo, mi sa che la ivy league non mi fara' insegnare corsi di logica abbastanza avanzati (se non forse quelli proprio 'avanzati', cioe' gli avanzi che non vuol fare nessuno), pero' so strimpellare iterativamente gli acordi la/mi/re/mi cantando a squarciagola lebbiondetreccegliocchiazzurrieppoooooiii: con quel che proponi tu, al conservatorio, me lo fanno insegnare un corso di chitarra ritmica?
di base, s'intende.
credo che il busillis della tua frase sia nella parola campo. tutti noi insegniamo corsi che non siano esattamente nel nostro campo di ricerca. l'avere fatto (o il fare) ricerca ci fornisce quel minimo di apertura mentale per capire la profondita' di alcuni risultati in altri settori e per poter essere di un qualche aiuto agli studenti che si avvicinano per la prima volta all'argomento e favorirli nella loro conquista personale del sapere. il problema della divisione netta tra ricerca e didattica e' decidere se sia sensato che 'si possano insegnare non solo i corsi di base, ma anche quelli abbastanza avanzati, senza aver MAI fatto ricerca'.
il discorso delle universita' di serie a e b e delle carriere disgiunte tre ricerca e didattica e' interessante e personalmente non sono contrario per principio, ma mi sembra che le obiezioni sollevate da alcuni miei coleghi fossero motivate e profonde: forse vuoi rispondere loro, se vuoi rilanciare davvero il discorso.
con simpatia, enrico
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