Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
------------------------------------------------------------------- Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
__________________________________________________ DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
Per me va bene, ti faccio solo notare che ora nel sito dell'appello pro gelmini sono comparsi i nomi delle università di afferenza dei firmatari e spariti i nomi di alcuni dei firmatari anti gelmini (come quello di Cosmelli che c'era fino a ieri)
Giulio Peruzzi
On 30 Nov 2010, at 17:07, Walter Lacarbonara wrote:
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Giulio Peruzzi
History of Physics and History of Science and Technology
Department of Physics - Faculty of Engineering - University of Padua - Via Jappelli 1 - 35121 Padova
tel. +39 0498275150
e-mail: peruzzi@pd.infn.it
personal web site http://www.scienze.unipd.it/storiascienza/
On Tue, 2010-11-30 at 17:21 +0100, Giulio Peruzzi wrote:
Per me va bene, ti faccio solo notare che ora nel sito dell'appello pro gelmini sono comparsi i nomi delle università di afferenza dei firmatari e spariti i nomi di alcuni dei firmatari anti gelmini (come quello di Cosmelli che c'era fino a ieri)
Giulio Peruzzi
No no, Cosmelli c'è ancora
CARLO COSMELLI Università degli Studi di Roma La Sapienza
quindi è proprio lui...
incredibile!
On 30 Nov 2010, at 17:07, Walter Lacarbonara wrote:
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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Giulio Peruzzi
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Per me va bene!
Ruggero Stanga
Dip. Fisica ed Astronomia Università di Firenze Tel: +390554572268/2613/2587 Mobile: +393473587284
Inviato da iPad
Il giorno 30/nov/2010, alle ore 17:21, Giulio Peruzzi peruzzi@pd.infn.it ha scritto:
Per me va bene, ti faccio solo notare che ora nel sito dell'appello pro gelmini sono comparsi i nomi delle università di afferenza dei firmatari e spariti i nomi di alcuni dei firmatari anti gelmini (come quello di Cosmelli che c'era fino a ieri)
Giulio Peruzzi
On 30 Nov 2010, at 17:07, Walter Lacarbonara wrote:
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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Ottimo, condivido. Maria Pia de Pascale
On Nov 30, 2010, at 5:07 PM, Walter Lacarbonara wrote:
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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COndivido anch'io. AB
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Anna Berti, MD, PhD Psychology Department, Neuropsychology research group and Neuroscience Institute of Turin (NIT) University of Turin Via Po 14, 10123 Turin (IT) http://www.psych.unito.it/main/pers/ordinari/berti.html °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
------------------ Messaggio originale ------------------- Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA Da: "mariapia" MariaPia.DePascale@roma2.infn.it Data: Mar, 30 Novembre 2010, 5:27 pm A: Forum "Università e Ricerca"
universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
Ottimo, condivido. Maria Pia de Pascale
On Nov 30, 2010, at 5:07 PM, Walter Lacarbonara wrote:
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: lassenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia di per se confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche non si abbandoni lapprovazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita e nulla piu. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
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Ovviamente sono d'accodo col comunicato ANSA (noto che usare i guanti gialli con taluni individui è un po' frustrante) Rino Esposito
Condivido pienamente.
Fabio Bellina UNIPI
Il giorno 30/nov/2010, alle ore 17.07, Walter Lacarbonara ha scritto:
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Sono perfettamente d'accordo M. letizia Vittorelli Od di Biochimica (ora in pensione) Università di Palermo
-----Messaggio originale----- Da: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di Walter Lacarbonara Inviato: martedì 30 novembre 2010 17.08 A: Forum Università e Ricerca Oggetto: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
------------------------------------------------------------------- Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: lassenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia di per se confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche non si abbandoni lapprovazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita e nulla piu. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
__________________________________________________ DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Per me va bene, visto come sono incapaci di controllare le notizie metterei esplicitamente il sito dei docenti del cineca su cui controllare le afferenze. Probabilmente loro non sono capaci a trovarselo Laura Sacerdote
2010/11/30 Walter Lacarbonara walter.lacarbonara@uniroma1.it
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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..sono d'acccordo!!! e bisogna anche fare presto...... Laura Morato Il giorno 30/nov/10, alle ore 17:43, Laura Sacerdote ha scritto:
Per me va bene, visto come sono incapaci di controllare le notizie metterei esplicitamente il sito dei docenti del cineca su cui controllare le afferenze. Probabilmente loro non sono capaci a trovarselo Laura Sacerdote
2010/11/30 Walter Lacarbonara walter.lacarbonara@uniroma1.it
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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-- Laura Sacerdote Dipartimento di Matematica Università di Torino Via Carlo Alberto 10 10123 Torino, Italia tel. +39 0116702919 fax +39 0116702878 http://www.dm.unito.it/personalpages/sacerdote/ _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Al momento gli unici che hanno scritto di noi sono quelli del Manifesto a pagina 3 in POLEMICHE dal titolo provocatorio L'appello che piace ai media.
Avevo inviato il testo anche a Repubblica, ma non mi risulta che abbiano riportato la notizia. Riproveremo.
Il Direttore dell'ANSA non ha risposto, oggi proverò a chiamare per chiedere spiegazioni.
Vi segnalo, per vostra informazione, che Universitas Futura appare in modo capillare in molti altri siti e documenti sul web, il che non significa visbilità mediatica, se non altro è diventato un 'soggetto' noto agli addetti del settore. Ha ricevuto circa mezzo milione di visite in 2 anni. Forse è giunto il momento di riflettere, come suggerisce Procesi, sul futuro di UNIRA.
WL
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Prova a mandare il testo e l'indirizzo web dove appare la nostra petizione a g.smorto@repubblica.it Di solito è abbastanza attento ai problemi di scuola e università.
Avevo inviato il testo anche a Repubblica, ma non mi risulta che abbiano riportato la notizia. Riproveremo.
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Già fatto ieri pomeriggio, il testo era stato inviato alla dott.ssa Amato ed al dott. Smorto.
Invito chi avesse contatti diretti con altre testate giornalistiche a fare altrettanto. Soprattutto a proporre un servizio più ampio di commento sulla decantata riforma in cui si intervisti Claudio Procesi, Giorgio Parisi, Margherita Hack, o altri colleghi attivi come Anna Painelli, Alberto Girlando, Laura Sacerdote, Rita Fioresi, Carlo Cosmelli, per citare solo alcuni nomi, senza voler escludere altri volontari.
Il giorno Dec 1, 2010, alle ore 9:40 AM, Patrizio Dimitri ha scritto:
Prova a mandare il testo e l'indirizzo web dove appare la nostra petizione a g.smorto@repubblica.it Di solito è abbastanza attento ai problemi di scuola e università.
Avevo inviato il testo anche a Repubblica, ma non mi risulta che abbiano riportato la notizia. Riproveremo.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
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non per tirarmi indietro, ma certamente un servizio con interviste a personaggi di notevole peso scientifico e con una qualche visibilità mediatica sarebbe molto più utile dell'intervento di un onesto manovale della scienza (parlo per me, naturalmente).
anna
On Wed, 2010-12-01 at 09:51 +0100, Walter Lacarbonara wrote:
Già fatto ieri pomeriggio, il testo era stato inviato alla dott.ssa Amato ed al dott. Smorto.
Invito chi avesse contatti diretti con altre testate giornalistiche a fare altrettanto. Soprattutto a proporre un servizio più ampio di commento sulla decantata riforma in cui si intervisti Claudio Procesi, Giorgio Parisi, Margherita Hack, o altri colleghi attivi come Anna Painelli, Alberto Girlando, Laura Sacerdote, Rita Fioresi, Carlo Cosmelli, per citare solo alcuni nomi, senza voler escludere altri volontari.
Il giorno Dec 1, 2010, alle ore 9:40 AM, Patrizio Dimitri ha scritto:
Prova a mandare il testo e l'indirizzo web dove appare la nostra petizione a g.smorto@repubblica.it Di solito è abbastanza attento ai problemi di scuola e università.
Avevo inviato il testo anche a Repubblica, ma non mi risulta che abbiano riportato la notizia. Riproveremo.
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Ho un contatto con il quotidiano online indipendente (lanciato soltanto un mese fa) Lettera43: www.lettera43.it - Direttore Paolo Madron ex Sole24h. Mi sono attivata pochi minuti fa: ho indicato come tema generale una 'intervista' sul ddl e comunque su certi punti venuti fuori dalla discussione su questa lista negli ultimi giorni. Ho indicato Claudio Procesi, dando il suo indirizzo di posta elettronica e altre indicazioni (homepage personale alla Sapienza, e naturalmente homepage di Unira). Non garantisco nulla. Ci ho provato. Speriamo Saluti a tutti
Antonella Ghignoli ********************* Dr. Antonella Ghignoli, PhD Ricercatore universitario confermato, "professore aggregato" Università degli studi di Firenze Dipartimento di Studi sul Medioevo e Rinascimento Sezione di Paleografia "Luigi Schiaparelli" piazza Brunelleschi 4 - 50121 Firenze Tel. 055-2756801 Mob. 3342257309 (Tim) e-mail: antonella.ghignoli@unifi.it; antonella.ghignoli@tin.it
-----Messaggio originale----- Da: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di Walter Lacarbonara Inviato: mercoledì 1 dicembre 2010 9.52 A: Forum "Università e Ricerca" Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA
Già fatto ieri pomeriggio, il testo era stato inviato alla dott.ssa Amato ed al dott. Smorto.
Invito chi avesse contatti diretti con altre testate giornalistiche a fare altrettanto. Soprattutto a proporre un servizio più ampio di commento sulla decantata riforma in cui si intervisti Claudio Procesi, Giorgio Parisi, Margherita Hack, o altri colleghi attivi come Anna Painelli, Alberto Girlando, Laura Sacerdote, Rita Fioresi, Carlo Cosmelli, per citare solo alcuni nomi, senza voler escludere altri volontari.
d'accordo bruno chiarellotto
On 11/30/10 5:07 PM, Walter Lacarbonara wrote:
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Va benissimo, ma direi che dovresti mandarlo il prima possibile, anche con poche firme. La mia ce l'hai.
Maurizio Persico (Prof.ord., Chimica Fisica, Univ. Pisa)
On Tue, 30 Nov 2010, Walter Lacarbonara wrote:
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Aderisco. Questa è l'unica strada per avere un pò di attenzione dei media, che si comportano in maniera selettivamente miope. Alcuni giornali risultano essere molto selettivi e, spesso, riportano solo la campana degli afferenti a Magna Charta. Camillo La Mesa (prof. od. Chimica Fisica, La Sapienza, Roma)
Il giorno 30/nov/2010, alle ore 08.55, Maurizio Persico ha scritto:
Va benissimo, ma direi che dovresti mandarlo il prima possibile, anche con poche firme. La mia ce l'hai.
Maurizio Persico (Prof.ord., Chimica Fisica, Univ. Pisa)
On Tue, 30 Nov 2010, Walter Lacarbonara wrote:
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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Aderisco anch'io.
Giuseppe Antonio Ranieri prof. ord. Chim/02 Universita' della Calabria
At 12:40 01/12/2010 -0800, you wrote:
Aderisco. Questa è l'unica strada per avere un pò di attenzione dei media, che si comportano in maniera selettivamente miope. Alcuni giornali risultano essere molto selettivi e, spesso, riportano solo la campana degli afferenti a Magna Charta. Camillo La Mesa (prof. od. Chimica Fisica, La Sapienza, Roma)
Il giorno 30/nov/2010, alle ore 08.55, Maurizio Persico ha scritto:
Va benissimo, ma direi che dovresti mandarlo il prima possibile, anche con poche firme. La mia ce l'hai.
Maurizio Persico (Prof.ord., Chimica Fisica, Univ. Pisa)
On Tue, 30 Nov 2010, Walter Lacarbonara wrote:
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: lassenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia di per se confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche non si abbandoni lapprovazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita e nulla piu. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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impostazioni:
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Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
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Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie
impostazioni:
https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas
Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
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Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Nono totalmente d'accordo. Non se ne puo' piu' di questa informazione manipolata!! Alfio Ragusa Universita' di Catania
Walter Lacarbonara walter.lacarbonara@uniroma1.it ha scritto:
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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CONDIVIDO PIENAMENTE E SOTTOSCRIVO.
Mauro Beltrametti
Prof. Mauro C. Beltrametti Dipartimento di Matematica Universita' di Genova Via Dodecaneso, 35 16146 Genova Italy beltrametti@dima.unige.it
On 30/nov/10, at 17:07, Walter Lacarbonara wrote:
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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Prof. Mauro C. Beltrametti Dipartimento di Matematica Universita' di Genova Via Dodecaneso, 35 16146 Genova Italy beltrametti@dima.unige.it
Aderisco
Paolo Lazzeretti Dipartimento di Chimica Facoltà di Scienze MFN Modena e Reggio Emilia
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: lassenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia di per se confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche non si abbandoni lapprovazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita e nulla piu. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
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Concordo Piero Frediani Università di Firenze
From: Walter Lacarbonara walter.lacarbonara@uniroma1.it To: Forum Università e Ricerca universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Date sent: Tue, 30 Nov 2010 17:07:58 +0100 Subject: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA Send reply to: Forum "Università e Ricerca" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it <universitas_in_trasformazione.mail.dm.unipi.it> mailto:universitas_in_trasformazione- request@mail.dm.unipi.it?subject=unsubscribe mailto:universitas_in_trasformazione- request@mail.dm.unipi.it?subject=subscribe
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Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
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le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l´assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia´ di per se´ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche´ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche´ non si abbandoni l´approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita´ e nulla piu´. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Piero Frediani Dept. Organic Chemistry, University of Florence Via della Lastruccia, 13, 50019 Sesto Fiorentino ((Fi) - Italy Phone +39 055 4573522, Mobile +39 3280420656, Fax +39 055 4573531 e.mail: piero.frediani@unifi.it, personal e.mail: p.frediani@tin.it
Bene Neri Binazzi Università di Firenze
Il giorno 30/nov/2010, alle ore 17.07, Walter Lacarbonara ha scritto:
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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per me va bene Marina Cobolli prof. ordinario Fac di Scienze MFN Università di Roma La Sapienza
----- Original Message ----- From: "Walter Lacarbonara" walter.lacarbonara@uniroma1.it To: "Forum Università e Ricerca" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Tuesday, November 30, 2010 5:07 PM Subject: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA
Cari colleghi,
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WL
------------------------------------------------------------------- Gentile Direttore,
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Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
__________________________________________________ DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
_______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Condivido pienamente Guido Rossi Federico II - Napoli
----- Original Message ----- From: "Walter Lacarbonara" walter.lacarbonara@uniroma1.it To: "Forum Università e Ricerca" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Tuesday, November 30, 2010 5:07 PM Subject: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
------------------------------------------------------------------- Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
__________________________________________________ DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Condivido e approvo Alberto Di Cintio Facoltà Architettura Università di Firenze
----- Messaggio da guirossi@unina.it --------- Data: Tue, 30 Nov 2010 19:49:30 +0100 Da: Guido Rossi guirossi@unina.it Rispondi-A:"Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA A: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
Condivido pienamente Guido Rossi Federico II - Napoli
----- Original Message ----- From: "Walter Lacarbonara" walter.lacarbonara@uniroma1.it To: "Forum Università e Ricerca" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Tuesday, November 30, 2010 5:07 PM Subject: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
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----- Fine del messaggio da guirossi@unina.it -----
Condivido e approvo
Prof. Carlo FRANCHINI
Ordinario di Chimica Farmaceutica e Tossicologica - Facoltà di Farmacia
Via Orabona 4, 70125 Bari (Italy); mail: cfranc@farmchim.uniba.it
uff. (+39) 080 5442743; cell. (+39) 338 7302609; abit. (+39) 080 5613110
-----Messaggio originale----- Da: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di alberto.dicintio@unifi.it Inviato: martedì 30 novembre 2010 19.06 A: universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA
Condivido e approvo Alberto Di Cintio Facoltà Architettura Università di Firenze
----- Messaggio da guirossi@unina.it --------- Data: Tue, 30 Nov 2010 19:49:30 +0100 Da: Guido Rossi guirossi@unina.it Rispondi-A:"Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA A: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
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----- Original Message ----- From: "Walter Lacarbonara" walter.lacarbonara@uniroma1.it To: "Forum Università e Ricerca" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Tuesday, November 30, 2010 5:07 PM Subject: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA
Cari colleghi,
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WL
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Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
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PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: lassenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia di per se confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche non si abbandoni lapprovazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita e nulla piu. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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________________________________________ Inizio: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] per conto di prof. Carlo Franchini [cfranc@farmchim.uniba.it] Inviato: martedì 30 novembre 2010 19.07 Fine: 'Forum "Università e Ricerca"' Oggetto: [Universitas_in_trasformazione] R: testo ANSA
Condivido e approvo Condivido,
Sabrina Mulinacci Universita' di Bologna
----- Original Message ----- From: "Walter Lacarbonara" walter.lacarbonara@uniroma1.it To: "Forum Università e Ricerca" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Tuesday, November 30, 2010 5:07 PM Subject: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
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Condivido il documento. Giancarlo Vecchio Ordinario di Oncologia, Università di Napoli Federico II, Napoli.
-----Messaggio originale----- Da: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di Guido Rossi Inviato: martedì 30 novembre 2010 19.50 A: Forum "Università e Ricerca" Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA
Condivido pienamente Guido Rossi Federico II - Napoli
----- Original Message ----- From: "Walter Lacarbonara" walter.lacarbonara@uniroma1.it To: "Forum Università e Ricerca" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Tuesday, November 30, 2010 5:07 PM Subject: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
------------------------------------------------------------------- Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: lassenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia di per se confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche non si abbandoni lapprovazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita e nulla piu. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
__________________________________________________ DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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Sottoscrivo
Saverio Giulini Professore Ordinario Universita` di Genova
On 30/nov/2010, at 17.07, Walter Lacarbonara wrote:
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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OK. Concordo pienamente. Domenico Scalera
-----Messaggio originale----- Da: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di Walter Lacarbonara Inviato: martedì 30 novembre 2010 16.08 A: Forum Università e Ricerca Oggetto: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
------------------------------------------------------------------- Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: lassenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia di per se confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche non si abbandoni lapprovazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita e nulla piu. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
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Ottimo, sono furente anche io Francesca Acquistapace
On Tue, 30 Nov 2010, Walter Lacarbonara wrote:
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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Sono d'accordo anch'io con il testo della lettera per l'ANSA. Carla Quagliariello
Prof. Associato Università della Calabria
----- Original Message ----- From: "Walter Lacarbonara" walter.lacarbonara@uniroma1.it To: "Forum Università e Ricerca" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Tuesday, November 30, 2010 5:07 PM Subject: [Universitas_in_trasformazione] testo ANSA
Cari colleghi,
vi sottopongo un testo da inviare all'ANSA. Vi prego di farmi avere un vostro riscontro a stretto giro.
WL
------------------------------------------------------------------- Gentile Direttore,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un documento relativo alla riforma universitaria della Gelmini, sottoscritto da oltre 3100 professori e ricercatori universitari (oltre il 5 % degli attuali professori e ricercatori di tutta Italia) tra cui indiscusse personalità scientifiche come Claudio Procesi, uno dei più noti algebristi, vice-Presidente dell'International Mathematical Union, Giorgio Parisi, professore di Fisica, vincitore della prestigiosa medaglia "Max Planck" 2010, (il più importante riconoscimento per la fisica dopo il Nobel), e la nota astrofisica Margherita Hack.
Il testo con le firme e le Università di provenienza si trovano sul sito w3.disg.uniroma1.it/unira, sito di raccordo di iniziative propositive e di indirizzo per un'Università più moderna, promosse da un'associazione spontanea di professori, accademici dei Lincei e ricercatori, dal nome Universitas Futura.
Non siamo tanto sorpresi del fatto che il nostro documento non sia caduto sotto i riflettori mediatici, ma ci sorprende non poco che il documento "Difendiamo l'Università dalla demagogia" della Fondazione Magna Charta firmato da 400 sedicenti 'professori' abbia avuto risonanza attraverso la vostra agenzia di stampa ed in cascata su altri organi di stampa. Le facciamo osservare che molti nomi non corrispondono a professori universitari come è possibile accertare presso il MIUR, mentre vi compaiono nomi di colleghi apertamente contro la riforma. Dei firmatari, in ogni caso, non si riporta nè l'Università di provenienza nè il ruolo.
Il nostro lavoro di scienziati e letterati ci impone rigore e ricerca della verità scientifica, capisaldi che di questi tempi non sono più di moda.
Sarebbe un atto di onestà intellettuale riportare il nostro appello (ripetiamo, sottoscritto da oltre 3100 'colleghi di ruolo') su un tema su cui si gioca una partita, questa sì, epocale.
Cordiali saluti,
firmatari dell'Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini
PS. Allegato documento di Universitas Futura.
Appello al Presidente della Repubblica per il ritiro del ddl Gelmini Scritto da Redazione Monday 22 November 2010 Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore.
Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso. Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’. Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
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