Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
*****************************
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
*****************************************
Sottoscrivo l'appello Rino Esposito
Quoting anna painelli anna.painelli@unipr.it:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Rino Esposito Università di Udine Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche Tel. +39 0432494321 Fax +39 0432494301
---------------------------------------------------------------------- SEMEL (SErvizio di Messaging ELettronico) - CSIT -Universita' di Udine
sottoscrivo l'appello
Mariette de Vos Raaijmakers Prof. Ord. Archeologia e Storia dell'Arte greca e romana Laboratorio di Archeologia e Scienze Affini Dipartimento di Filosofia, Storia e Beni Culturali Università degli Studi di Trento piazza Venezia 41 38122 Trento, Italia tel. 0039.0461.882702; fax 0039.0461.882712 http://lasa.lett.unitn.it/
________________________________________ De : universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] de la part de Rino Esposito [gennaro.esposito@uniud.it] Date d'envoi : vendredi 19 novembre 2010 22:04 À : Forum \\\"Università e Ricerca\\\" Objet : Re: [Universitas_in_trasformazione] appello al presidente
Sottoscrivo l'appello Rino Esposito
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siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
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Rispettosi saluti
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Rino Esposito Università di Udine Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche Tel. +39 0432494321 Fax +39 0432494301
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sottoscrivo l'appello. Anna Fino
##################################### Anna Fino Dipartimento di Matematica, Università di Torino via Carlo Alberto 10, 10123 Torino (Italy) Tel. +39 011 6702886 fax +39 0116702878 www.dm.unito.it/personalpages/fino/index.htm
Il giorno 19/nov/10, alle ore 22:09, Raaijmakers, Mariette ha scritto:
sottoscrivo l'appello
Mariette de Vos Raaijmakers Prof. Ord. Archeologia e Storia dell'Arte greca e romana Laboratorio di Archeologia e Scienze Affini Dipartimento di Filosofia, Storia e Beni Culturali Università degli Studi di Trento piazza Venezia 41 38122 Trento, Italia tel. 0039.0461.882702; fax 0039.0461.882712 http://lasa.lett.unitn.it/
De : universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] de la part de Rino Esposito [gennaro.esposito@uniud.it] Date d'envoi : vendredi 19 novembre 2010 22:04 À : Forum \\\"Università e Ricerca\\\" Objet : Re: [Universitas_in_trasformazione] appello al presidente
Sottoscrivo l'appello Rino Esposito
Quoting anna painelli anna.painelli@unipr.it:
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Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
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Rino Esposito Università di Udine Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche Tel. +39 0432494321 Fax +39 0432494301
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sottoscrivo l'appello Oscar Stefani
Il giorno 19/nov/2010, alle ore 22.04, Rino Esposito ha scritto:
Sottoscrivo l'appello Rino Esposito
Quoting anna painelli anna.painelli@unipr.it:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
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Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Rino Esposito Università di Udine Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche Tel. +39 0432494321 Fax +39 0432494301
SEMEL (SErvizio di Messaging ELettronico) - CSIT -Universita' di Udine
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Prof. Oscar Stefani Dipartimento di Metodi e Modelli Matematici via Trieste 63 Padova
sottoscrivo l'appello
Giuseppe Saccomandi
sottoscrivo l'appello Oscar Stefani
Il giorno 19/nov/2010, alle ore 22.04, Rino Esposito ha scritto:
Sottoscrivo l'appello Rino Esposito
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Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: lassenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia di per se confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche non si abbandoni lapprovazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita e nulla piu.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Rino Esposito Università di Udine Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche Tel. +39 0432494321 Fax +39 0432494301
SEMEL (SErvizio di Messaging ELettronico) - CSIT -Universita' di Udine
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Prof. Oscar Stefani Dipartimento di Metodi e Modelli Matematici via Trieste 63 Padova
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Sottoscrivo l'appello Lamberto Rondoni
anna painelli wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
sottoscrivo l'appello Mauro Dorato
2010/11/19 Lamberto Rondoni rondoni@calvino.polito.it
Sottoscrivo l'appello Lamberto Rondoni
anna painelli wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina
(primo
firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail
entro
le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo
girare
ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito
che
tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire
di
aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e
dell'istruzione
superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la
prossima
settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma
la
riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie.
Non
si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un
testo
pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato
da
una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti
non
arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI,
unica
voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un
abnorme
accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe
sommergendola
di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito
prima
di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a
questa
legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il
collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi
giorni
per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si
abbandoni
l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di
legislatura
che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a
fermare
questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
--
Lamberto Rondoni, Dipartimento di Matematica and INFN, Politecnico di Torino Corso Duca degli Abruzzi 24, 10129 Torino - Italy +39 + 011 + 5647533 (office), +39 + 011 + 5647599 (fax) http://calvino.polito.it/~rondoni <http://calvino.polito.it/%7Erondoni>
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Sottoscrivo l'appello.
Carlo Traverso Professore ordinario di Algebra (a riposo) Dipartimento di Matematica Universita' di Pisa
Sottoscrivo l'appello.
Enrico Arbarello.
On Nov 19, 2010, at 11:10 PM, Carlo Traverso wrote:
Sottoscrivo l'appello.
Carlo Traverso Professore ordinario di Algebra (a riposo) Dipartimento di Matematica Universita' di Pisa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Sottoscrivo l' appello
Roberto Battiston Professore Ordinario di Fisica Sperimentale Dipartimento di Fisica Università di Perugia
On 19/11/10 23:10, "Carlo Traverso" traverso@posso.dm.unipi.it wrote:
Sottoscrivo l'appello.
Carlo Traverso Professore ordinario di Algebra (a riposo) Dipartimento di Matematica Universita' di Pisa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Sottoscrivo l'appello.
Fabio Gavarini
professore associato di Algebra Universita' di Roma "Tor Vergata" Facolta' di Scienze MM. FF. NN.
On Fri, 19 Nov 2010, anna painelli wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partir� con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello � sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Universit� pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Universit� pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andr� in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Universit� forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma pi� eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attivit� didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma � mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bens� del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema universit�, gi� martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'universit� in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Universit�: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Universit� Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro pi� inquietante � il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l�assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia� di per se� confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Universit� pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche� la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche� non si abbandoni l�approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita� e nulla piu�.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrr� dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Sottoscivo l'appello Benedetto De Vivo
At 22.14 19/11/2010, you wrote:
Sottoscrivo l'appello.
Fabio Gavarini
professore associato di Algebra Universita' di Roma "Tor Vergata" Facolta' di Scienze MM. FF. NN.
On Fri, 19 Nov 2010, anna painelli wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: lassenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia di per se confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche non si abbandoni lapprovazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita e nulla piu.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Sottoscrivo l'appello. Sandro Tripepi
Il 19/11/10 21:53, anna painelli ha scritto:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
Sottoscrivo l'appello
Anna Gagliardo Ricercatore Universitario Dipartimento di Biologia Università di Pisa
----- Messaggio originale ----- Da: Sandro Tripepi s.tripepi@unical.it A: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Inviato: Fri, 19 Nov 2010 22:39:34 +0100 (CET) Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] appello al presidente
Sottoscrivo l'appello. Sandro Tripepi
Il 19/11/10 21:53, anna painelli ha scritto:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
_______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Sottoscrivo l'appello
Laura romanò Ricercatore Universitario Dipartimento di Fisica Università di Parma
Sottoscrivo l'appello
Anna Gagliardo Ricercatore Universitario Dipartimento di Biologia Università di Pisa
----- Messaggio originale ----- Da: Sandro Tripepi s.tripepi@unical.it A: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Inviato: Fri, 19 Nov 2010 22:39:34 +0100 (CET) Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] appello al presidente
Sottoscrivo l'appello. Sandro Tripepi
Il 19/11/10 21:53, anna painelli ha scritto:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Sottoscrivo l'appello (soprattutto viste le ultime novità dalla commissione cultura). Marco Abate
Inviato da iPhone
Il giorno 19/nov/2010, alle ore 22:39, Sandro Tripepi s.tripepi@unical.it ha scritto:
Sottoscrivo l'appello. Sandro Tripepi
Il 19/11/10 21:53, anna painelli ha scritto:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Sottoscrivo l'appello
bruno chiarellotto professore geometria padova
Il 19/11/10 21:53, anna painelli ha scritto:
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
Sottoscrivo l'appello
Stefano Magnani
----------------------------------------------------------------- Stefano Magnani Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali Università degli Studi di Udine Vicolo Florio 2/b - 33100 Udine Tel. Uff.: ++39 (0)432 556638 Fax.:++39 (0)432 556649 Handy: ++39 328 1587191 Email: stefano.magnani@uniud.it -----------------------------------------------------------------
Sottoscrivo. Maurizio Cornalba
On 19/nov/2010, at 21.53, anna painelli wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
---------------------- M.D.T. Cornalba, Dipartimento di Matematica, Universita' di Pavia via Ferrata 1, I-27100 Pavia, Italia tel.: +39 0382 985644 fax: +39 0382 985602 home page: http://mate.unipv.it/cornalba
Sottoscrivo l'appello
Prof. Donatella Possamai Dipartimento di Americanistica, Iberistica e Slavistica Sezione di Studi sull'Europa Orientale Ca¹ Bernardo - Dorsoduro 3199 30123 Venezia tel.: 041-2349450 fax: 041-2349476 e-mail: possamai@unive.it
Il 19/11/10 21.53, "anna painelli" <[IND]> ha scritto:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l¹assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia¹ di per se¹ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche¹ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche¹ non si abbandoni l¹approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita¹ e nulla piu¹.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
Sottoscrivo pienamente.
Buonasera. Vorrei aggiungere la mia firma. Grazie per l'organizzazione!
Ruggero Stanga, ricercatore
Dip. Fisica ed Astronomia Università di Firenze Tel: +390554572268/2613/2587 Mobile: +393473587284
Il giorno 19/nov/2010, alle ore 21.53, anna painelli anna.painelli@unipr.it ha scritto:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Aggiungo la mia firma: francesco trabucco, professore ordinario di disegno industriale politecnico di milano. Inviato dal dispositivo wireless BlackBerry®
-----Original Message----- From: Ruggero Stanga ruggero.stanga@gmail.com Sender: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it Date: Fri, 19 Nov 2010 23:41:52 To: Forum Università e Ricercauniversitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Reply-To: Forum "Università e Ricerca" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] appello al presidente
Buonasera. Vorrei aggiungere la mia firma. Grazie per l'organizzazione!
Ruggero Stanga, ricercatore
Dip. Fisica ed Astronomia Università di Firenze Tel: +390554572268/2613/2587 Mobile: +393473587284
Il giorno 19/nov/2010, alle ore 21.53, anna painelli anna.painelli@unipr.it ha scritto:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
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Sottoscrivo! E grazie per l'organizzazione Ruggero Stanga
Dip. Fisica ed Astronomia Università di Firenze Tel: +390554572268/2613/2587 Mobile:+393473587284
Il giorno 19 novembre 2010 21:53, anna painelli anna.painelli@unipr.it ha scritto:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Sottoscrivo l'appello.
Patrizia Gianni Professore ordinario di Algebra Dipartimento di Matematica Universita' di Pisa
Cara Anna,
Sottoscrivo l'appello. Grazie del lavoro che hai fatto!
Saluti, Stefano Borgani.
On 11/19/10 9:53 PM, anna painelli wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
Sottoscrivo l'appello
Raffaele Vitolo
On 11/19/10 9:53 PM, anna painelli wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
Sottoscrivo. Francesco Baldassarri
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
Sottoscrivo.
Fabio Bellina
Il giorno 20/nov/2010, alle ore 08.18, Francesco Baldassarri ha scritto:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
sottoscrivo l'appello. Edoardo Milotti
On 19/nov/2010, at 21.53, anna painelli wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
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Sottoscrivo l'appello Prof. Nino Russo Professore di I Fascia Chimica Generale ed Inorganica Università della Calabria
----- Original Message ----- From: "Edoardo Milotti" Edoardo.Milotti@ts.infn.it To: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Saturday, November 20, 2010 8:36 AM Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] appello al presidente
sottoscrivo l'appello. Edoardo Milotti
On 19/nov/2010, at 21.53, anna painelli wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
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Sottoscrivo l'appello. Vincenzo BELLINI Professore Ordinario di Fisica Sperimentale (SSD FIS/01) Dipartimento di Fisica ed Astronomia Università di Catania
-----Messaggio originale----- From: anna painelli Sent: Friday, November 19, 2010 9:53 PM To: Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it ; francsans@libero.it ; Laura Romano` Subject: [Universitas_in_trasformazione] appello al presidente
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitano. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
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Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
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Sottoscrivo l'appello Laura Sacerdote
2010/11/19 anna painelli anna.painelli@unipr.it
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Sottoscrivo, sperando che possa servire.
Luigi Ambrosio Professore di Analisi Matematica Scuola Normale Superiore, Pisa
On Fri, 19 Nov 2010 21:53:13 +0100 anna painelli anna.painelli@unipr.it wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Sottoscrivo, Giuseppe Da Prato
On Sat, 20 Nov 2010 09:42:20 +0100 "Luigi AMBROSIO" l.ambrosio@sns.it wrote:
Sottoscrivo, sperando che possa servire.
Luigi Ambrosio Professore di Analisi Matematica Scuola Normale Superiore, Pisa
On Fri, 19 Nov 2010 21:53:13 +0100 anna painelli anna.painelli@unipr.it wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Sottoscrivo l'appello.
Giuseppe A. Nisticò
Professore associato Dipartimento di matematica Università della Calabria Via Bucci 30B 87036 Rende (CS)
Def. Quota anna painelli anna.painelli@unipr.it:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l'assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia' di per se' confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche' la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche' non si abbandoni l'approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita' e nulla piu'.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
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Sottoscrivo l'appello,
Egidio Longo
____________________________________
Prof. Egidio Longo Ordinario di Fisica Nuleare e Subnucleare Dipartimento di Fisica - Sapienza Università di Roma P.le A. Moro 2, 00185 Roma (Italy) Tel. +39 06 49914084
On 19/nov/2010, at 21.53, anna painelli wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
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Aderisco all'appello
Alessandro Pellegrinotti
Quoting Egidio Longo egidio.longo@roma1.infn.it:
Sottoscrivo l'appello,
Egidio Longo
Prof. Egidio Longo Ordinario di Fisica Nuleare e Subnucleare Dipartimento di Fisica - Sapienza Università di Roma P.le A. Moro 2, 00185 Roma (Italy) Tel. +39 06 49914084
On 19/nov/2010, at 21.53, anna painelli wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l?assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia? di per se? confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche? la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche? non si abbandoni l?approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita? e nulla piu?.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
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Aderisco all'appello. Domenico Scalera Università del Sannio
anna painelli anna.painelli@unipr.it ha scritto:
Cari tutti:
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Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
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Aderisco all'appello Annick Farina Università di Firenze ----- Message de scalera@unisannio.it --------- Date : Sat, 20 Nov 2010 09:57:50 +0100 De : scalera@unisannio.it Répondre à : "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Objet : Re: [Universitas_in_trasformazione] appello al presidente À : universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
Aderisco all'appello. Domenico Scalera Università del Sannio
anna painelli anna.painelli@unipr.it ha scritto:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
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----- Fin du message de scalera@unisannio.it -----
Sottoscrivo l'appello al Presidente della Repubblica da voi predisposto. Grazie per l'iniziativa Cordiali saluti ------------------------------------------------------------
Prof. Giovanni Vito Persiano
Associato confermato SSD ING-INF/01- Elettronica Università del Sannio - Dipartimento di Ingegneria Corso Garibaldi 107 - Palazzo Bosco Lucarelli 82100 Benevento, Italy
e-mail:persiano@unisannio.it
phone:0039-0824-305815 fax: 0039-0824-305840 ----- Original Message ----- From: anna painelli To: Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it ; francsans@libero.it ; Laura Romano` Sent: Friday, November 19, 2010 9:53 PM Subject: [Universitas_in_trasformazione] appello al presidente
Cari tutti:
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Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
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Per il ritiro del ddl Gelmini
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Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
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-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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a me stanno arrivando tramite la mailing list decine di adesioni ma voi le ricevete? Perche' questa volta non avendolo fatto online si ripropone il problema di fare tutto a mano, forse accanto a questa iniziativa manuale una online avrebbe senso, per questo avevamo fondato Universitas Futura
claudio On Nov 19, 2010, at 9:53 PM, anna painelli wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
A dire il vero Anna aveva chiesto di mandare (solo) a lei le adesioni, entro le 13 di oggi (sabato). Saluti Maurizio
On Sat, 20 Nov 2010, claudio procesi wrote:
a me stanno arrivando tramite la mailing list decine di adesioni ma voi le ricevete? Perche' questa volta non avendolo fatto online si ripropone il problema di fare tutto a mano, forse accanto a questa iniziativa manuale una online avrebbe senso, per questo avevamo fondato Universitas Futura
claudio On Nov 19, 2010, at 9:53 PM, anna painelli wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Siamo a quota 813... Le prime 800 firme sono state inviate a Napolitano. Continuerò a tenere sott'occhio il sito ed ad inviare a gruppi di 70-80 (max 5000 caratteri) le firme via via che arrivano. Con pochissima speranza che serva....
Saluti Anna
Se sono ancora in tempo, vorrei aderire alla petizione Grazie
Neri Binazzi Università di Firenze Dipartimento di Linguistica piazza Brunelleschi 4 - 50121 Firenze 055 - 2757805
Il giorno 21/nov/2010, alle ore 19.42, anna painelli ha scritto:
Siamo a quota 813... Le prime 800 firme sono state inviate a Napolitano. Continuerò a tenere sott'occhio il sito ed ad inviare a gruppi di 70-80 (max 5000 caratteri) le firme via via che arrivano. Con pochissima speranza che serva....
Saluti Anna
Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Aderisco alla petizione con profonda convinzione. Purtroppo la pervicace miopia di chi sta facendo passare una riforma (pessima, peraltro) per epocale non promette nulla di buono. Una banale controriforma, chiaramente orientata a ridurre ancora il livello e la qualità della istruzione superiore in Italia, viene esaltata come se fosse la panacea di tutti i mali, che pure ci sono. Viene da rimpiangere i ministri come la Falcucci, che una volta schernivamo. Camillo La Mesa prof. ordinario di Chimica-Fisica
Il giorno 21/nov/2010, alle ore 13.06, Neri Binazzi ha scritto:
Se sono ancora in tempo, vorrei aderire alla petizione Grazie
Neri Binazzi Università di Firenze Dipartimento di Linguistica piazza Brunelleschi 4 - 50121 Firenze 055 - 2757805
Il giorno 21/nov/2010, alle ore 19.42, anna painelli ha scritto:
Siamo a quota 813... Le prime 800 firme sono state inviate a Napolitano. Continuerò a tenere sott'occhio il sito ed ad inviare a gruppi di 70-80 (max 5000 caratteri) le firme via via che arrivano. Con pochissima speranza che serva....
Saluti Anna
Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Se sono ancora in tempo, vorrei aderire alla petizione Grazie
Filomena Pacella
aderisco all'appello. Angelo Bella dipartimento di matematica, Universita' di Catania ----- Original Message ----- From: "anna painelli" anna.painelli@unipr.it To: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Sunday, November 21, 2010 7:42 PM Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] Adesioni ad Anna Painelli
Siamo a quota 813... Le prime 800 firme sono state inviate a Napolitano. Continuerò a tenere sott'occhio il sito ed ad inviare a gruppi di 70-80 (max 5000 caratteri) le firme via via che arrivano. Con pochissima speranza che serva....
Saluti Anna
aderisco all'appello-
Laura Morato Università di Verona Il giorno 19/nov/10, alle ore 21:53, anna painelli ha scritto:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e- mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Aderisco all'appello Saluti David Caramelli
************************* David Caramelli Ph.D Department of Evolutionary Biology Laboratory of Anthropology Molecular Anthropology/Paleogenetics Unit University of Florence Via del Proconsolo 12 50122 Florence- Italy tel +390552743021 fax+390552743038 *************************
-----Messaggio originale----- Da: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di Laura Morato Inviato: sabato 20 novembre 2010 10.07 A: Forum "Università e Ricerca" Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] appello al presidente
aderisco all'appello-
Laura Morato Università di Verona Il giorno 19/nov/10, alle ore 21:53, anna painelli ha scritto:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e- mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: lassenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia di per se confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche non si abbandoni lapprovazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita e nulla piu.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Sottoscrivo l'appello al Presidente della Repubblica contenuto in questa e-mail. Guido Migliaccio Ricercatore - Università del Sannio (Bn)
----- Original Message ----- From: "anna painelli" anna.painelli@unipr.it To: Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it; francsans@libero.it; "Laura Romano`" Laura.Romano@posta.fis.unipr.it Sent: Friday, November 19, 2010 9:53 PM Subject: [Universitas_in_trasformazione] appello al presidente
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
*****************************
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
*****************************************
Aderisco all'appello
Antonio Giambruno Universita' di Palermo
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Sottoscrivo l'appello.
Marco
Ricercatore Facolta' di Scienze MFN Universita' di Firenze
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Marco Romoli romoli@arcetri.astro.it mromoli@unifi.it
Dip. di Fisica e Astronomia Sezione di Astronomia e Scienza dello Spazio Universita' di Firenze Largo E. Fermi 2 50125 Firenze, Italy
Tel: +39-0552055233 Fax: +39-0552055252
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Sottoscrivo l'appello Sabrina Mulinacci
Professore Associato Facoltá di Scienze Politiche Università di Bologna
Il giorno 20/nov/10, alle ore 10:43, Marco Romoli <romoli@arcetri.astro.it
ha scritto:
Sottoscrivo l'appello.
Marco
Ricercatore Facolta' di Scienze MFN Universita' di Firenze
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Marco Romoli romoli@arcetri.astro.it mromoli@unifi.it
Dip. di Fisica e Astronomia Sezione di Astronomia e Scienza dello Spazio Universita' di Firenze Largo E. Fermi 2 50125 Firenze, Italy
Tel: +39-0552055233 Fax: +39-0552055252
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Aderisco all'appello
Riccardo Barbieri SNS - Pisa
On 19/nov/2010, at 21.53, anna painelli wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Aderisco all'appello
Giulio Peruzzi Università di Padova
Giulio Peruzzi History of Physics and History of Science and Technology Department of Physics - Faculty of Engineering - University of Padua Via Jappelli 1 - 35121 Padova tel. +39 0498275150 - cell. + 39 3476774360 e-mail: peruzzi@pd.infn.it
personal web site http://www.scienze.unipd.it/storiascienza/
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
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Sottoscrivo.
Prof. Stefano Polizzi Dipartimento di Chimica Fisica Università Ca' Foscari Venezia Via Torino 155/B 30172 Venezia-Mestre tel. +39 041 2346722 fax. 39 041 2346747 e-mail: polizzi@unive.it www.unive.it/polizzi skype: s.polizzi
Il giorno 19/nov/2010, alle ore 21.53, anna painelli ha scritto:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
sottoscrivo l'appello al Presidente Napolitano
Maria De Francesco De Domenico professore associato di Ecologia (BIO/07)
Università degli Studi di Messina Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Salita Sperone,31 98166 Messina
----- Messaggio originale ----- Da: "anna painelli" anna.painelli@unipr.it A: "Universitas in trasformazione" Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it, francsans@libero.it, "Laura Romano`" Laura.Romano@posta.fis.unipr.it Inviato: Venerdì, 19 novembre 2010 21:53:13 GMT +01:00 Amsterdam/Berlino/Berna/Roma/Stoccolma/Vienna Oggetto: [Universitas_in_trasformazione] appello al presidente
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
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Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
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Aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini" Massimo Di Toro Prof.Ord. di Fisica Nucleare Dipartimento di Fisica e Astronomia Universita' di Catania
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: lassenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia di per se confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche non si abbandoni lapprovazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita e nulla piu.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Cara Anna, concordo con l'appello e ti prego di inserire il mio nome tra quello dei firmatari: Maria Letizia Vittorelli Prof. di 1° fascia di Biochimica (attuamente in pensione) Università di Palermo
-----Messaggio originale----- Da: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di anna painelli Inviato: venerdì 19 novembre 2010 21.53 A: Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it; francsans@libero.it; Laura Romano` Oggetto: [Universitas_in_trasformazione] appello al presidente
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
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Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: lassenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia di per se confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche non si abbandoni lapprovazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita e nulla piu.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
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sottoscrivo l' appello Maria Pia De Pascale
Professore Associato Dipartimento di Fisica Università Tor Vergata
On Nov 19, 2010, at 9:53 PM, anna painelli wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
sono passate le 13, ma se può servire, sottoscrivo Piero Lattanzi
Pierfranco Lattanzi Professor of Applied mineralogy Dipartimento di Scienze della Terra Università di Cagliari via Trentino 51, I-09127 Cagliari, Italy +39-070-6757722 - +39-055-2757490 lattanzp@unica.it skype: pierfranco.lattanzi
-------------------------------------------------- From: "anna painelli" anna.painelli@unipr.it Sent: Friday, November 19, 2010 9:53 PM To: Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it; francsans@libero.it; "Laura Romano`" Laura.Romano@posta.fis.unipr.it Subject: [Universitas_in_trasformazione] appello al presidente
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Aderisco!
Patrizio Dimitri Prof. Associato Dipartimento di Bilogia e Biotecnologie Università La Sapienza Roma
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l¹assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia¹ di per se¹ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche¹ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche¹ non si abbandoni l¹approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita¹ e nulla piu¹.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
Aderisco all'appello, sia pure in ritardo, aldo brigaglia, dip. di
Matematica e Informatica, Università di Palermo
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Aderisco all'appello, sia pure in ritardo, aldo brigaglia, dip. di
Matematica e Informatica, Università di Palermo
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Seppure in ritardo, sottoscrivo l'appello
Giovanni Granucci Ricercatore Universita` di Pisa
On Fri, 19 Nov 2010 21:53:13 +0100, anna painelli anna.painelli@unipr.it wrote:
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
sottoscrivo l'appello
Luca Giachetti Ricercatore Universita` di Firenze
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l'assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia' di per se' confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche' la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche' non si abbandoni l'approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita' e nulla piu'.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
Sottoscrivo l'appello
Francesca Granucci, Ph.D. Department of Biotechnology and Bioscience University of Milano-Bicocca Piazza della Scienza 2 20126, Milan Italy
phone +39 02 64483553 fax +39 02 64483552
e-mail francesca.granucci@unimib.it -
Il giorno 22/nov/10, alle ore 10:05, Luca Giachetti ha scritto:
sottoscrivo l'appello
Luca Giachetti Ricercatore Universita` di Firenze
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l'assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia' di per se' confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche' la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche' non si abbandoni l'approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita' e nulla piu'.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Sottoscrivo l' (ennesimo) appello.
Luca Di Persio - PhD Dep. Math University of Trento
Work : +39 0461 881686 (Trento) +39 0471 013009 (Bolzano) +49 228 883845 (Bonn)
Sottoscrivo l'appello al Presidente Napolitano.
Giancarlo Rossi Universita' di Roma Tor Vergata
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
aderisco anch'io ______________________
Mariella Dentini, Full Professor of Industrial Chemistry, Department of Chemistry, University of Rome "La Sapienza", P.le A. Moro 5, 00185 Roma Phone: +39 06 4991 3633; Mobil phone: +39 339 6066 532 Fax: +39 06 490631 e-mail: mariella.dentini@uniroma1.it
----- Original Message ----- From: "anna painelli" anna.painelli@unipr.it To: Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it; francsans@libero.it; "Laura Romano`" Laura.Romano@posta.fis.unipr.it Sent: Friday, November 19, 2010 9:53 PM Subject: [Universitas_in_trasformazione] appello al presidente
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
*****************************
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l’assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia’ di per se’ confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche’ la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche’ non si abbandoni l’approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita’ e nulla piu’.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
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Sottoscrivo l'appello.
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: l'assenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia' di per se' confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche' la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche' non si abbandoni l'approvazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita' e nulla piu'.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Aderisco
Paolo Lazzeretti
Cari tutti:
stiamo organizzando un appello al presidente Napolitan. Visti i tempi strettissimi partirà con le firme che raccolgo entro domani mattina (primo firmatario Claudio Procesi, chi vuole sottoscrivere mi mandi un e-mail entro le 13 di domani, sabato). Poi, una volta inviata a Napolitano, faremo girare ovunque l'informazione in modo che chi vuole possa sottoscrivere semplicemente inviando un'e-mail a Napolitano con il soggetto: aderisco all'appello "Per il ritiro del ddl Gelmini".
Il testo dell'appello è sotto gli asterischi. Lasciatemi dire che dubito che tutto questo possa davvero servire a qualcosa. Serve forse per poter dire di aver fatto almeno (o anche) questo.
Saluti anna
Per il ritiro del ddl Gelmini
Illustre Presidente:
siamo un gruppo di professori e ricercatori delle Università pubbliche Italiane, e in queste ore cruciali ci rivolgiamo a lei in un estremo tentativo di fermare lo scempio dell'Università pubblica e dell'istruzione superiore. Il ddl Gelmini, che andrà in discussione alla Camera la prossima settimana, ha scatenato nelle Università forme di dissenso e aperta avversione, che nella forma più eclatante vedono l'astensione dei ricercatori dall'attività didattica finora svolta su base volontaria. Ma la riforma è mal vista ed avversata da tutte le componenti universitarie. Non si tratta di un'opposizione ideologica, bensì del netto rifiuto di un testo pasticciato (vedi il parere del comitato per la legislazione sul ddl Gelmini) che penalizza enormemente il sistema università, già martoriato da una serie di tagli scriteriati (il rifinanziamento proposto da Tremonti non arriva neppure a compensare i drammatici tagli precedenti). La CRUI, unica voce che apertamente appoggia la riforma, ha degli interessi corporativi evidenti: i rettori stanno barattando l'università in cambio di un abnorme accrescimento di potere personale. La CRUI non rappresenta l'Università: rappresenta solo se stessa.
Presidente, l'Università Italiana ha bisogno di riforme condivise e meditate, non di una "riforma epocale" che la distruggerebbe sommergendola di un infinito mare di norme e regolamenti. A rendere il quadro più inquietante è il pericolo reale che questo DDL venga approvato subito prima di una crisi di governo: lassenza dei decreti attuativi relativi a questa legge, gia di per se confusa e contraddittoria, getterebbe tutto il sistema universitario in uno stato di caos che ne provocherebbe il collasso.
Molti professori e ricercatori universitari stanno lottando in questi giorni per salvare l'Università pubblica, un'istituzione che nonostante le molte critiche (spesso strumentali) ha una lunga storia di grande prestigio. Le chiediamo di schierarsi con noi, adoperandosi affinche la voce dell'Universita` arrivi in parlamento e possa convincere le forze piu` responsabili a chiedere che il DDL venga ritirato, perche non si abbandoni lapprovazione di una presunta riforma nelle mani di scampoli di legislatura che dovrebbero limitarsi a dare al paese la legge di stabilita e nulla piu.
Presidente: ci appelliamo a lei dal profondo del cuore, ci aiuti a fermare questo atto mal consigliato e poco meditato che produrrà dei danni difficilmente reversibili al paese tutto.
Rispettosi saluti
-- Anna Painelli Dip. Chimica GIAF Parma University tel 0521-905461 fax 0521-905556 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Aderisco !
Luca Di Persio - PhD Dep. Math University of Trento V. Sommarive, 14 - 38100 Povo - Italy
Work : +39 0461 881686 (Trento) +39 0471 013009 (Bolzano) +49 228 883845 (Bonn)
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