Cari colleghi,
vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima di un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita.
A me non piace:
E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di dipartimento, 180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per molti).
Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i numeri sono uguali per tutti.
Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le situazioni reali e non solo tre numerini.
In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta in modo tale che possa decidere un burocrate.
Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le vostre opinioni.
Ciao, Max
Come vengono regolati gli scdatti triennali per il perso0nale amministrativo?
Cari colleghi,
vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima di un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita.
A me non piace:
E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di dipartimento, 180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per molti).
Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i numeri sono uguali per tutti.
Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le situazioni reali e non solo tre numerini.
In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta in modo tale che possa decidere un burocrate.
Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le vostre opinioni.
Ciao, Max _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Caro Massimo, ho partecipato a questa tenzone gia` due volte e la ritengo talmente burocratica che la meta` basterebbe. Visto che fa appello a cose certificatissime (registri delle lezioni, verbali di dipartimento e ARPI), la modifica minima che proporrei e` che si proceda d'ufficio, o al massimo su domandina individuale. Le cose se le vadano a vedere da soli, senza che ci sbattezziamo a riempire fogli in word in cui dichiariamo e certifichiamo cio` che e` scritto in rete. Per lo meno non perdiamo il poco tempo a disposizione dopo aver adempiuto ai nostri incarichi didattici e "gestionali". Poi mi devono spiegare se e` piu` importante sedere in aula magna a pensare ai fatti propri o svolgere compiti non riconosciuti come la commissione istruttoria per accogliere le domande di iscrizione alla laurea magistrale o altri impegni altrettanto delicati. Grazie dell'attenzione Francesca Acquistapace
On Tue, 16 Feb 2016, Massimo Caboara wrote:
Cari colleghi,
vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima di un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita.
A me non piace:
E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di dipartimento, 180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per molti).
Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i numeri sono uguali per tutti.
Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le situazioni reali e non solo tre numerini.
In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta in modo tale che possa decidere un burocrate.
Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le vostre opinioni.
Ciao, Max
Caro Max,
sono stato un paio d'anni fa nella commissione per gli incentivi, e c'era la stessa regola. Come comunicato finale della mia commissione, avevamo prospettato al senato accademico quelle che a noi sembravano incongruenze o vere e proprie ingiustizie, tipo il numero di pubblicazioni (in alcui settori si faticava ad averne 3, a medicina il minimo era intorno a 60). Tra l'altro, ho ripetuto nella nostra riunione informale a proposito del futuro rettore la mia totale contrarieta' al principio che tutto deva essere uniformato per forza anche contro la piu' palmare evidenza di difformita' forti. In ogni caso, il senato accademico successivo ha completamente ignorato i commenti della mia commissione, ripresentando le regole tali e quali. E tali e quali mi sembrano anche adesso. Con un vizio in piu', pero': che un paio di anni fa la domanda era piu' semplice perche' molti dati venivano automaticamente acquisiti dagli uffici, e ora mi sembra che bisogni evitare di dare agli uffici questa noia dell'acquisizione dei dati (salvo poi verifica da parte dei membri della commissione, immagino). Sono desolato. Chissa' cosa ne pensano i candidati rettori?
Roberto
2016-02-16 15:45 GMT+01:00 Francesca Acquistapace acquistf@dm.unipi.it:
Caro Massimo, ho partecipato a questa tenzone gia` due volte e la ritengo talmente burocratica che la meta` basterebbe. Visto che fa appello a cose certificatissime (registri delle lezioni, verbali di dipartimento e ARPI), la modifica minima che proporrei e` che si proceda d'ufficio, o al massimo su domandina individuale. Le cose se le vadano a vedere da soli, senza che ci sbattezziamo a riempire fogli in word in cui dichiariamo e certifichiamo cio` che e` scritto in rete. Per lo meno non perdiamo il poco tempo a disposizione dopo aver adempiuto ai nostri incarichi didattici e "gestionali". Poi mi devono spiegare se e` piu` importante sedere in aula magna a pensare ai fatti propri o svolgere compiti non riconosciuti come la commissione istruttoria per accogliere le domande di iscrizione alla laurea magistrale o altri impegni altrettanto delicati. Grazie dell'attenzione Francesca Acquistapace
On Tue, 16 Feb 2016, Massimo Caboara wrote:
Cari colleghi,
vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima di un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita.
A me non piace:
E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di dipartimento, 180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per molti).
Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i numeri sono uguali per tutti.
Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le situazioni reali e non solo tre numerini.
In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta in modo tale che possa decidere un burocrate.
Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le vostre opinioni.
Ciao, Max
Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Un paio di osservazioni:
C'e' una differenza rispetto all'incentivo una tantum; allora i fondi erano stanziati a quello scopo e coprivano solo una parte dei potenziali interessati (il 50%); se ho capito bene adesso sarebbero parte non capitolata della dotazione dell'ateneo, sufficiente in linea di principio a coprire lo scatto di *tutti* gli "aventi diritto" (perche' prima erano un diritto). Questo crea un potenziale interesse dell'"amministrazione" a poterne ''risparmiare'' una parte, utilizzabile altrimenti; un meccanismo automatico ciecho, senza un momento di scelta responsabile, operando gli inevitabili necessari distinguo, puo' essere molto funzionale a questo scopo.
Gli scatti erano parte del contratto/patto con cui siamo stati assunti e compensava la natura "non contrattuale" del nostro stipendio in quanto specifici funzionari di stato. Sono stati bloccati per "contribuire al salvataggio del paese". Adesso sembra siano sbloccati ma avendo perso il tratto automatico. Pero', ancora se ho capito bene, i singoli atenei ricevono i fondi necessari per poterli attribuire a tutto il personale "avente diritto" e sono totalmente responsabili di come realizzare la "valutazione". E' quindi tutta responsabilita' del governo del singolo ateneo come e quanto e a che scopo e per quale motivo discostarsi dal semplice dovuto ripristino del godimento di un diritto. Al fondo c'e' quale idea abbia il governo dell'ateneo, sulla qualita', la correttezza professionale, l'onesta' della parte predominante del suo proprio corpo docente. Trovo preoccupante che su un tale tema delicato e politico, circoli un documento gia' strutturato di fonte e impianto puramente "burocratici", quasi come se che una parte dell'"amministrazione" avesse la componente docente come controparte.
Ha ragione Bobo, sarebbe interessante sapere cosa ne pensano i candidati a Rettore.
Il requisito minimo della 180 ore in tre anni, fa pensare che si riferisca ad una tipologia non trascurabile in ateneo. D'altra parte almeno noi matematici siamo in media oltre le 120 ore "imponibili" all' anno. E ci viene richiesto sempre di piu' in termini di corsi di necessaria attivazione. Gia' quest' anno la nostra laurea magistrale avra' corsi solo su base volontaristica.
Il requisito minimo delle 2 pubblicazioni indistinto per tutte le discipline e' chiaramente senza senso. D'altra parte, almeno per certe aree della matematica, una media di 2 lavori ogni tre anni sull'arco di una carriera, puo' essere quella di un ricercatore molto produttivo (e influente), non di uno che ha fatto il minimo sindacale.
Morale, a parte considerazioni generali sul cattivo effetto deresponsabilizzante e fuorviante di qualsiasi meccanismo automatico cieco, come matematici saremmo particolarmente penalizzati da questo specifico meccanismo; tra l'altro, non e' certo un incentivo a suscitare "buona volonta'" al ridosso di una programmazione didattica che gia' si presenta piuttosto problematica.
Riccardo
Il 16/02/2016 23:44, Roberto Dvornicich ha scritto:
Caro Max,
sono stato un paio d'anni fa nella commissione per gli incentivi, e c'era la stessa regola. Come comunicato finale della mia commissione, avevamo prospettato al senato accademico quelle che a noi sembravano incongruenze o vere e proprie ingiustizie, tipo il numero di pubblicazioni (in alcui settori si faticava ad averne 3, a medicina il minimo era intorno a 60). Tra l'altro, ho ripetuto nella nostra riunione informale a proposito del futuro rettore la mia totale contrarieta' al principio che tutto deva essere uniformato per forza anche contro la piu' palmare evidenza di difformita' forti. In ogni caso, il senato accademico successivo ha completamente ignorato i commenti della mia commissione, ripresentando le regole tali e quali. E tali e quali mi sembrano anche adesso. Con un vizio in piu', pero': che un paio di anni fa la domanda era piu' semplice perche' molti dati venivano automaticamente acquisiti dagli uffici, e ora mi sembra che bisogni evitare di dare agli uffici questa noia dell'acquisizione dei dati (salvo poi verifica da parte dei membri della commissione, immagino). Sono desolato. Chissa' cosa ne pensano i candidati rettori?
Roberto
2016-02-16 15:45 GMT+01:00 Francesca Acquistapace <acquistf@dm.unipi.it mailto:acquistf@dm.unipi.it>:
Caro Massimo, ho partecipato a questa tenzone gia` due volte e la ritengo talmente burocratica che la meta` basterebbe. Visto che fa appello a cose certificatissime (registri delle lezioni, verbali di dipartimento e ARPI), la modifica minima che proporrei e` che si proceda d'ufficio, o al massimo su domandina individuale. Le cose se le vadano a vedere da soli, senza che ci sbattezziamo a riempire fogli in word in cui dichiariamo e certifichiamo cio` che e` scritto in rete. Per lo meno non perdiamo il poco tempo a disposizione dopo aver adempiuto ai nostri incarichi didattici e "gestionali". Poi mi devono spiegare se e` piu` importante sedere in aula magna a pensare ai fatti propri o svolgere compiti non riconosciuti come la commissione istruttoria per accogliere le domande di iscrizione alla laurea magistrale o altri impegni altrettanto delicati. Grazie dell'attenzione Francesca Acquistapace On Tue, 16 Feb 2016, Massimo Caboara wrote: Cari colleghi, vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima di un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita. A me non piace: E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di dipartimento, 180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per molti). Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i numeri sono uguali per tutti. Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le situazioni reali e non solo tre numerini. In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta in modo tale che possa decidere un burocrate. Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le vostre opinioni. Ciao, Max _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it <mailto:Docenti@fields.dm.unipi.it> https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Non solo sono d'accordo con Bobo e Riccardo, ma vorrei dire le cose in modo ancora meno diplomatico: sarebbe interessante sapere come verrebbero utilizzati gli "avanzi", cioe' i fondi disponibili all'Universita' per lo scatto triennale e non distribuiti grazie ad un metodo selettivo, con criteri burocratici: forse assumere qualche nuovo burocrate, come e' stato fatto finora con gli avanzi risultanti dal mancato rimpiazzo del turnover dei docenti?
Se cosi' fosse non sarebbe strano che le regole fossero fissate dai burocrati....
Saluti
Andrea Milani
On Wed, 17 Feb 2016, Riccardo Benedetti wrote:
Un paio di osservazioni:
C'e' una differenza rispetto all'incentivo una tantum; allora i fondi erano stanziati a quello scopo e coprivano solo una parte dei potenziali interessati (il 50%); se ho capito bene adesso sarebbero parte non capitolata della dotazione dell'ateneo, sufficiente in linea di principio a coprire lo scatto di *tutti* gli "aventi diritto" (perche' prima erano un diritto). Questo crea un potenziale interesse dell'"amministrazione" a poterne ''risparmiare'' una parte, utilizzabile altrimenti; un meccanismo automatico ciecho, senza un momento di scelta responsabile, operando gli inevitabili necessari distinguo, puo' essere molto funzionale a questo scopo.
Gli scatti erano parte del contratto/patto con cui siamo stati assunti e compensava la natura "non contrattuale" del nostro stipendio in quanto specifici funzionari di stato. Sono stati bloccati per "contribuire al salvataggio del paese". Adesso sembra siano sbloccati ma avendo perso il tratto automatico. Pero', ancora se ho capito bene, i singoli atenei ricevono i fondi necessari per poterli attribuire a tutto il personale "avente diritto" e sono totalmente responsabili di come realizzare la "valutazione". E' quindi tutta responsabilita' del governo del singolo ateneo come e quanto e a che scopo e per quale motivo discostarsi dal semplice dovuto ripristino del godimento di un diritto. Al fondo c'e' quale idea abbia il governo dell'ateneo, sulla qualita', la correttezza professionale, l'onesta' della parte predominante del suo proprio corpo docente. Trovo preoccupante che su un tale tema delicato e politico, circoli un documento gia' strutturato di fonte e impianto puramente "burocratici", quasi come se che una parte dell'"amministrazione" avesse la componente docente come controparte.
Ha ragione Bobo, sarebbe interessante sapere cosa ne pensano i candidati a Rettore.
Il requisito minimo della 180 ore in tre anni, fa pensare che si riferisca ad una tipologia non trascurabile in ateneo. D'altra parte almeno noi matematici siamo in media oltre le 120 ore "imponibili" all' anno. E ci viene richiesto sempre di piu' in termini di corsi di necessaria attivazione. Gia' quest' anno la nostra laurea magistrale avra' corsi solo su base volontaristica.
Il requisito minimo delle 2 pubblicazioni indistinto per tutte le discipline e' chiaramente senza senso. D'altra parte, almeno per certe aree della matematica, una media di 2 lavori ogni tre anni sull'arco di una carriera, puo' essere quella di un ricercatore molto produttivo (e influente), non di uno che ha fatto il minimo sindacale.
Morale, a parte considerazioni generali sul cattivo effetto deresponsabilizzante e fuorviante di qualsiasi meccanismo automatico cieco, come matematici saremmo particolarmente penalizzati da questo specifico meccanismo; tra l'altro, non e' certo un incentivo a suscitare "buona volonta'" al ridosso di una programmazione didattica che gia' si presenta piuttosto problematica.
Riccardo
Il 16/02/2016 23:44, Roberto Dvornicich ha scritto: Caro Max,
sono stato un paio d'anni fa nella commissione per gli incentivi, e c'era la stessa regola. Come comunicato finale della mia commissione, avevamo prospettato al senato accademico quelle che a noi sembravano incongruenze o vere e proprie ingiustizie, tipo il numero di pubblicazioni (in alcui settori si faticava ad averne 3, a medicina il minimo era intorno a 60). Tra l'altro, ho ripetuto nella nostra riunione informale a proposito del futuro rettore la mia totale contrarieta' al principio che tutto deva essere uniformato per forza anche contro la piu' palmare evidenza di difformita' forti. In ogni caso, il senato accademico successivo ha completamente ignorato i commenti della mia commissione, ripresentando le regole tali e quali. E tali e quali mi sembrano anche adesso. Con un vizio in piu', pero': che un paio di anni fa la domanda era piu' semplice perche' molti dati venivano automaticamente acquisiti dagli uffici, e ora mi sembra che bisogni evitare di dare agli uffici questa noia dell'acquisizione dei dati (salvo poi verifica da parte dei membri della commissione, immagino). Sono desolato. Chissa' cosa ne pensano i candidati rettori?
Roberto
2016-02-16 15:45 GMT+01:00 Francesca Acquistapace acquistf@dm.unipi.it: Caro Massimo, ho partecipato a questa tenzone gia` due volte e la ritengo talmente burocratica che la meta` basterebbe. Visto che fa appello a cose certificatissime (registri delle lezioni, verbali di dipartimento e ARPI), la modifica minima che proporrei e` che si proceda d'ufficio, o al massimo su domandina individuale. Le cose se le vadano a vedere da soli, senza che ci sbattezziamo a riempire fogli in word in cui dichiariamo e certifichiamo cio` che e` scritto in rete. Per lo meno non perdiamo il poco tempo a disposizione dopo aver adempiuto ai nostri incarichi didattici e "gestionali". Poi mi devono spiegare se e` piu` importante sedere in aula magna a pensare ai fatti propri o svolgere compiti non riconosciuti come la commissione istruttoria per accogliere le domande di iscrizione alla laurea magistrale o altri impegni altrettanto delicati. Grazie dell'attenzione Francesca Acquistapace
On Tue, 16 Feb 2016, Massimo Caboara wrote: Cari colleghi, vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima di un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita. A me non piace: E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di dipartimento, 180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per molti). Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i numeri sono uguali per tutti. Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le situazioni reali e non solo tre numerini. In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta in modo tale che possa decidere un burocrate. Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le vostre opinioni. Ciao, Max
Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
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================================================ Andrea Milani Comparetti Dipartimento di Matematica Piazzale B. Pontecorvo 5 56127 PISA ITALY
tel. +39-050-2213254 fax +39-050-2213224 cellular phone +39-349-4482751 E-mail: milani@dm.unipi.it WWW: http://adams.dm.unipi.it/~milani/ ================================================
Caro Max,
non ho avuto ancora occasione di leggere la bozza di regolamento, ma da quello che vedo dai commenti direi che e’ da rigettare in toto, perche’ e’ sbagliata l’impostazione di fondo.
Il punto cruciale e’ questo: contrariamente al precedente bonus una-tantum, qui non bisogna decidere a chi attribuire lo scatto, ma a chi *non* attribuirlo. In altre parole, qui non stiamo parlando di “premiare” i “migliori”; la filosofia dev’essere che se un docente fa il suo mestiere in maniera dignitosa e normale, deve avere lo scatto; soltanto coloro (per fortuna sono pochi, ma non sono inesistenti) che non fanno alcunché di sensato non dovrebbero averlo. Per essere ancora più chiari, secondo me per avere lo scatto deve bastare fare ricerca dignitosamente oppure fare didattica dignitosamente oppure occuparsi della gestione e della terza missione dignitosamente, perché tutti e tre questi aspetti sono essenziali per l’esistenza dell’università; soltanto chi non fa nessuna di queste cose non deve avere lo scatto, perché vuol dire che non sta facendo il mestiere per cui lo si paga.
E, come detto anche da altri, cosa e’ “dignitoso” non e’ minimamente universale, dipende molto fortemente dall’area. Quindi e’ concettualmente sbagliato pensare di fissare dei paletti uguali per tutti; sarebbero risibili per qualcuno e impossibili per altri, in maniera slegata dall’effettiva qualità del lavoro dei singoli. In nessun tipo di valutazione si usano gli stessi criteri per tutte le aree; non mi sembra proprio il caso di farlo qui.
C’e’ forse un’eccezione a questo principio di distinzione fra le aree, ed e’ quello che riguarda i compiti gestionali, che sono abbastanza uniformi su tutto l’ateneo. Ma attenzione: compiti gestionali *non* vuol dire semplicemente partecipare ai consigli di dipartimento; vuol dire, come ricordava Francesca, fare parte attiva di qualcuna delle commissioni che nei fatti gestiscono (appunto) il funzionamento dei dipartimenti, dei corsi di laurea e in ultima analisi dell’università. E’ una parte significativa (a volte fin troppo) del lavoro che facciamo, ed e’ giusto che sia riconosciuta.
Ciao, Marco
On 16 feb 2016, at 14:30, Massimo Caboara caboara@dm.unipi.it wrote:
Cari colleghi,
vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima di un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita.
A me non piace:
E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di dipartimento, 180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per molti).
Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i numeri sono uguali per tutti.
Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le situazioni reali e non solo tre numerini.
In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta in modo tale che possa decidere un burocrate.
Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le vostre opinioni.
Ciao, Max <4.2-3_scatti.pdf>_______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
un altro parametro abbastanza "universale" e' quello didattico, la quantita' di ore di insegnamento non dovrebbe dipendere dalle aree.
Resta la ricerca, che invece dipende moltissimo dalle varie aree. Invece che soglie assolute non sarebbe meglio dire che la sufficienza consiste nel non essere nell'ultima classe (o nelle ultime due classi) dei rating di ateneo? In tal modo si renderebbero le aree indipendenti e si darebbe maggiore visibilita' al rating.
Giuseppe
Caro Max,
non ho avuto ancora occasione di leggere la bozza di regolamento, ma da quello che vedo dai commenti direi che e’ da rigettare in toto, perche’ e’ sbagliata l’impostazione di fondo.
Il punto cruciale e’ questo: contrariamente al precedente bonus una-tantum, qui non bisogna decidere a chi attribuire lo scatto, ma a chi *non* attribuirlo. In altre parole, qui non stiamo parlando di “premiare” i “migliori”; la filosofia dev’essere che se un docente fa il suo mestiere in maniera dignitosa e normale, deve avere lo scatto; soltanto coloro (per fortuna sono pochi, ma non sono inesistenti) che non fanno alcunché di sensato non dovrebbero averlo. Per essere ancora più chiari, secondo me per avere lo scatto deve bastare fare ricerca dignitosamente oppure fare didattica dignitosamente oppure occuparsi della gestione e della terza missione dignitosamente, perché tutti e tre questi aspetti sono essenziali per l’esistenza dell’università; soltanto chi non fa nessuna di queste cose non deve avere lo scatto, perché vuol dire che non sta facendo il mestiere per cui lo si paga.
E, come detto anche da altri, cosa e’ “dignitoso” non e’ minimamente universale, dipende molto fortemente dall’area. Quindi e’ concettualmente sbagliato pensare di fissare dei paletti uguali per tutti; sarebbero risibili per qualcuno e impossibili per altri, in maniera slegata dall’effettiva qualità del lavoro dei singoli. In nessun tipo di valutazione si usano gli stessi criteri per tutte le aree; non mi sembra proprio il caso di farlo qui.
C’e’ forse un’eccezione a questo principio di distinzione fra le aree, ed e’ quello che riguarda i compiti gestionali, che sono abbastanza uniformi su tutto l’ateneo. Ma attenzione: compiti gestionali *non* vuol dire semplicemente partecipare ai consigli di dipartimento; vuol dire, come ricordava Francesca, fare parte attiva di qualcuna delle commissioni che nei fatti gestiscono (appunto) il funzionamento dei dipartimenti, dei corsi di laurea e in ultima analisi dell’università. E’ una parte significativa (a volte fin troppo) del lavoro che facciamo, ed e’ giusto che sia riconosciuta.
Ciao, Marco
On 16 feb 2016, at 14:30, Massimo Caboara caboara@dm.unipi.it wrote:
Cari colleghi,
vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima di un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita.
A me non piace:
E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di dipartimento, 180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per molti).
Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i numeri sono uguali per tutti.
Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le situazioni reali e non solo tre numerini.
In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta in modo tale che possa decidere un burocrate.
Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le vostre opinioni.
Ciao, Max <4.2-3_scatti.pdf>_______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Il punto cruciale e’ questo: contrariamente al precedente bonus una-tantum, qui non bisogna decidere a chi attribuire lo scatto, ma a chi *non* attribuirlo. In altre parole, qui non stiamo parlando di “premiare” i “migliori”; la filosofia dev’essere che se un docente fa il suo mestiere in maniera dignitosa e normale, deve avere lo scatto; soltanto coloro (per fortuna sono pochi, ma non sono inesistenti) che non fanno alcunché di sensato non dovrebbero averlo. Per essere ancora più chiari, secondo me per avere lo scatto deve bastare fare ricerca dignitosamente oppure fare didattica dignitosamente oppure occuparsi della gestione e della terza missione dignitosamente, perché tutti e tre questi aspetti sono essenziali per l’esistenza dell’università; soltanto chi non fa nessuna di queste cose non deve avere lo scatto, perché vuol dire che non sta facendo il mestiere per cui lo si paga.
Sono del tutto d'accordo con questa impostazione (e, forse in modo piu' implicito e' quello che cercavo di dire in un mio precedente messaggio - con l'aggiunta che non volerlo fare e' una precisa scelta politica). Ancora una volta sarebbe utile conoscere l'opinione dei candidati a rettore, soprattutto di quelli gia' corresponsabili della gestione uscente.
Riccardo
E, come detto anche da altri, cosa e’ “dignitoso” non e’ minimamente universale, dipende molto fortemente dall’area. Quindi e’ concettualmente sbagliato pensare di fissare dei paletti uguali per tutti; sarebbero risibili per qualcuno e impossibili per altri, in maniera slegata dall’effettiva qualità del lavoro dei singoli. In nessun tipo di valutazione si usano gli stessi criteri per tutte le aree; non mi sembra proprio il caso di farlo qui.
C’e’ forse un’eccezione a questo principio di distinzione fra le aree, ed e’ quello che riguarda i compiti gestionali, che sono abbastanza uniformi su tutto l’ateneo. Ma attenzione: compiti gestionali *non* vuol dire semplicemente partecipare ai consigli di dipartimento; vuol dire, come ricordava Francesca, fare parte attiva di qualcuna delle commissioni che nei fatti gestiscono (appunto) il funzionamento dei dipartimenti, dei corsi di laurea e in ultima analisi dell’università. E’ una parte significativa (a volte fin troppo) del lavoro che facciamo, ed e’ giusto che sia riconosciuta.
Ciao, Marco
On 16 feb 2016, at 14:30, Massimo Caboara caboara@dm.unipi.it wrote:
Cari colleghi,
vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima di un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita.
A me non piace:
E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di dipartimento, 180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per molti).
Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i numeri sono uguali per tutti.
Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le situazioni reali e non solo tre numerini.
In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta in modo tale che possa decidere un burocrate.
Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le vostre opinioni.
Ciao, Max <4.2-3_scatti.pdf>_______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Passando dalle parole ai fatti: visto che prima del voto in senato c'è un mese di tempo, potremmo esprimerci come dipartimento di matematica. Propongo che chi è d'accordo chieda fin da ora di inserire un punto all'ordine del giorno del prossimo consiglio di dipartimento. Mi sembra che come dipartimento abbiamo varie possibilità per fare arrivare al senato le nostre opinioni: da un mandato di voto contrario a Max, ad una mozione del tipo del messaggio di Marco.
Ciao, Paolo
Il giorno 17 febbraio 2016 21:01, benedett@dm.unipi.it ha scritto:
Il punto cruciale e’ questo: contrariamente al precedente bonus una-tantum, qui non bisogna decidere a chi attribuire lo scatto, ma a chi *non* attribuirlo. In altre parole, qui non stiamo parlando di “premiare” i “migliori”; la filosofia dev’essere che se un docente fa il suo mestiere in maniera dignitosa e normale, deve avere lo scatto; soltanto coloro (per fortuna sono pochi, ma non sono inesistenti) che non fanno alcunché di sensato non dovrebbero averlo. Per essere ancora più chiari, secondo me per avere lo scatto deve bastare fare ricerca dignitosamente oppure fare didattica dignitosamente oppure occuparsi della gestione e della terza missione dignitosamente, perché tutti e tre questi aspetti sono essenziali per l’esistenza dell’università; soltanto chi non fa nessuna di queste cose non deve avere lo scatto, perché vuol dire che non sta facendo il mestiere per cui lo si paga.
Sono del tutto d'accordo con questa impostazione (e, forse in modo piu' implicito e' quello che cercavo di dire in un mio precedente messaggio - con l'aggiunta che non volerlo fare e' una precisa scelta politica). Ancora una volta sarebbe utile conoscere l'opinione dei candidati a rettore, soprattutto di quelli gia' corresponsabili della gestione uscente.
Riccardo
E, come detto anche da altri, cosa e’ “dignitoso” non e’ minimamente universale, dipende molto fortemente dall’area. Quindi e’ concettualmente sbagliato pensare di fissare dei paletti uguali per
tutti;
sarebbero risibili per qualcuno e impossibili per altri, in maniera slegata dall’effettiva qualità del lavoro dei singoli. In nessun tipo di valutazione si usano gli stessi criteri per tutte le aree; non mi sembra proprio il caso di farlo qui.
C’e’ forse un’eccezione a questo principio di distinzione fra le aree, ed e’ quello che riguarda i compiti gestionali, che sono abbastanza uniformi su tutto l’ateneo. Ma attenzione: compiti gestionali *non* vuol dire semplicemente partecipare ai consigli di dipartimento; vuol dire, come ricordava Francesca, fare parte attiva di qualcuna delle commissioni che nei fatti gestiscono (appunto) il funzionamento dei dipartimenti, dei corsi di laurea e in ultima analisi dell’università. E’ una parte significativa (a volte fin troppo) del lavoro che facciamo, ed e’ giusto che sia riconosciuta.
Ciao, Marco
On 16 feb 2016, at 14:30, Massimo Caboara caboara@dm.unipi.it wrote:
Cari colleghi,
vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima di un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita.
A me non piace:
E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di dipartimento, 180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per molti).
Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i numeri sono uguali per tutti.
Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le situazioni reali e non solo tre numerini.
In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta in modo tale che possa decidere un burocrate.
Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le vostre opinioni.
Ciao, Max <4.2-3_scatti.pdf>_______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
D'accordo. Aderisco alla richiesta al direttore secondo quanto dice Paolo. Riccardo
Il 18/02/2016 08:27, Paolo Lisca ha scritto:
Passando dalle parole ai fatti: visto che prima del voto in senato c'è un mese di tempo, potremmo esprimerci come dipartimento di matematica. Propongo che chi è d'accordo chieda fin da ora di inserire un punto all'ordine del giorno del prossimo consiglio di dipartimento. Mi sembra che come dipartimento abbiamo varie possibilità per fare arrivare al senato le nostre opinioni: da un mandato di voto contrario a Max, ad una mozione del tipo del messaggio di Marco.
Ciao, Paolo
Il giorno 17 febbraio 2016 21:01, <benedett@dm.unipi.it mailto:benedett@dm.unipi.it> ha scritto:
> Il punto cruciale e’ questo: contrariamente al precedente bonus > una-tantum, qui non bisogna decidere a chi attribuire lo scatto, > ma a chi *non* attribuirlo. In altre parole, qui non stiamo parlando di > “premiare” i “migliori”; la filosofia dev’essere che se un > docente fa il suo mestiere in maniera dignitosa e normale, deve avere lo > scatto; soltanto coloro (per fortuna sono pochi, ma non sono inesistenti) > che non fanno alcunché di sensato non dovrebbero averlo. Per essere > ancora più chiari, secondo me per avere lo scatto deve bastare fare > ricerca dignitosamente oppure fare didattica dignitosamente oppure > occuparsi della gestione e della terza missione dignitosamente, perché > tutti e tre questi aspetti sono essenziali per l’esistenza > dell’università; soltanto chi non fa nessuna di queste cose non deve > avere lo scatto, perché vuol dire che non sta facendo il mestiere per cui > lo si paga. Sono del tutto d'accordo con questa impostazione (e, forse in modo piu' implicito e' quello che cercavo di dire in un mio precedente messaggio - con l'aggiunta che non volerlo fare e' una precisa scelta politica). Ancora una volta sarebbe utile conoscere l'opinione dei candidati a rettore, soprattutto di quelli gia' corresponsabili della gestione uscente. Riccardo > > E, come detto anche da altri, cosa e’ “dignitoso” non e’ > minimamente universale, dipende molto fortemente dall’area. Quindi e’ > concettualmente sbagliato pensare di fissare dei paletti uguali per tutti; > sarebbero risibili per qualcuno e impossibili per altri, in maniera > slegata dall’effettiva qualità del lavoro dei singoli. In nessun tipo > di valutazione si usano gli stessi criteri per tutte le aree; non mi > sembra > proprio il caso di farlo qui. > > C’e’ forse un’eccezione a questo principio di distinzione fra le > aree, ed e’ quello che riguarda i compiti gestionali, che sono > abbastanza > uniformi su tutto l’ateneo. Ma attenzione: compiti gestionali *non* vuol > dire semplicemente partecipare ai consigli di dipartimento; vuol > dire, come ricordava Francesca, fare parte attiva di qualcuna delle > commissioni che nei fatti gestiscono (appunto) il funzionamento > dei dipartimenti, dei corsi di laurea e in ultima analisi > dell’università. E’ una parte significativa (a volte fin troppo) del > lavoro che facciamo, > ed e’ giusto che sia riconosciuta. > > Ciao, > Marco > > >> On 16 feb 2016, at 14:30, Massimo Caboara <caboara@dm.unipi.it <mailto:caboara@dm.unipi.it>> wrote: >> >> Cari colleghi, >> >> vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali >> avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima di >> un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita. >> >> A me non piace: >> >> E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di dipartimento, >> 180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per molti). >> >> Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i >> numeri sono uguali per tutti. >> >> Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le >> situazioni reali e non solo tre numerini. >> >> >> In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta in >> modo tale che possa decidere un burocrate. >> >> >> Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le >> vostre opinioni. >> >> Ciao, Max >> <4.2-3_scatti.pdf>_______________________________________________ >> Docenti mailing list >> Docenti@fields.dm.unipi.it <mailto:Docenti@fields.dm.unipi.it> >> https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti > > _______________________________________________ > Docenti mailing list > Docenti@fields.dm.unipi.it <mailto:Docenti@fields.dm.unipi.it> > https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti > _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it <mailto:Docenti@fields.dm.unipi.it> https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
aderisco alla richiesta di inserimento del punto all'odg del prossimo consiglio.
Giuseppe
Passando dalle parole ai fatti: visto che prima del voto in senato c'è un mese di tempo, potremmo esprimerci come dipartimento di matematica. Propongo che chi è d'accordo chieda fin da ora di inserire un punto all'ordine del giorno del prossimo consiglio di dipartimento. Mi sembra che come dipartimento abbiamo varie possibilità per fare arrivare al senato le nostre opinioni: da un mandato di voto contrario a Max, ad una mozione del tipo del messaggio di Marco.
Ciao, Paolo
Il giorno 17 febbraio 2016 21:01, benedett@dm.unipi.it ha scritto:
Il punto cruciale e’ questo: contrariamente al precedente bonus una-tantum, qui non bisogna decidere a chi attribuire lo scatto, ma a chi *non* attribuirlo. In altre parole, qui non stiamo parlando
di
“premiare” i “migliori”; la filosofia dev’essere che se un docente fa il suo mestiere in maniera dignitosa e normale, deve avere
lo
scatto; soltanto coloro (per fortuna sono pochi, ma non sono
inesistenti)
che non fanno alcunché di sensato non dovrebbero averlo. Per essere ancora più chiari, secondo me per avere lo scatto deve bastare fare ricerca dignitosamente oppure fare didattica dignitosamente oppure occuparsi della gestione e della terza missione dignitosamente,
perché
tutti e tre questi aspetti sono essenziali per l’esistenza dell’università; soltanto chi non fa nessuna di queste cose non
deve
avere lo scatto, perché vuol dire che non sta facendo il mestiere per
cui
lo si paga.
Sono del tutto d'accordo con questa impostazione (e, forse in modo piu' implicito e' quello che cercavo di dire in un mio precedente messaggio - con l'aggiunta che non volerlo fare e' una precisa scelta politica). Ancora una volta sarebbe utile conoscere l'opinione dei candidati a rettore, soprattutto di quelli gia' corresponsabili della gestione uscente.
Riccardo
E, come detto anche da altri, cosa e’ “dignitoso” non e’ minimamente universale, dipende molto fortemente dall’area. Quindi
e’
concettualmente sbagliato pensare di fissare dei paletti uguali per
tutti;
sarebbero risibili per qualcuno e impossibili per altri, in maniera slegata dall’effettiva qualità del lavoro dei singoli. In nessun
tipo
di valutazione si usano gli stessi criteri per tutte le aree; non mi sembra proprio il caso di farlo qui.
C’e’ forse un’eccezione a questo principio di distinzione fra le aree, ed e’ quello che riguarda i compiti gestionali, che sono abbastanza uniformi su tutto l’ateneo. Ma attenzione: compiti gestionali *non*
vuol
dire semplicemente partecipare ai consigli di dipartimento; vuol dire, come ricordava Francesca, fare parte attiva di qualcuna delle commissioni che nei fatti gestiscono (appunto) il funzionamento dei dipartimenti, dei corsi di laurea e in ultima analisi dell’università. E’ una parte significativa (a volte fin troppo)
del
lavoro che facciamo, ed e’ giusto che sia riconosciuta.
Ciao, Marco
On 16 feb 2016, at 14:30, Massimo Caboara caboara@dm.unipi.it
wrote:
Cari colleghi,
vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima
di
un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita.
A me non piace:
E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di
dipartimento,
180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per
molti).
Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i numeri sono uguali per tutti.
Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le situazioni reali e non solo tre numerini.
In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta
in
modo tale che possa decidere un burocrate.
Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le vostre opinioni.
Ciao, Max <4.2-3_scatti.pdf>_______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Ok, sono daccordo che se ne discuta in apposito punto all'O.D.G. del Dipartimento
On Thu, 18 Feb 2016, Paolo Lisca wrote:
Passando dalle parole ai fatti: visto che prima del voto in senato c'è un mese di tempo, potremmo esprimerci come dipartimento di matematica. Propongo che chi è d'accordo chieda fin da ora di inserire un punto all'ordine del giorno del prossimo consiglio di dipartimento. Mi sembra che come dipartimento abbiamo varie possibilità per fare arrivare al senato le nostre opinioni: da un mandato di voto contrario a Max, ad una mozione del tipo del messaggio di Marco.
Ciao, Paolo
Il giorno 17 febbraio 2016 21:01, benedett@dm.unipi.it ha scritto:
> Il punto cruciale e’ questo: contrariamente al precedente bonus > una-tantum, qui non bisogna decidere a chi attribuire lo scatto, > ma a chi *non* attribuirlo. In altre parole, qui non stiamo parlando di > “premiare” i “migliori”; la filosofia dev’essere che se un > docente fa il suo mestiere in maniera dignitosa e normale, deve avere lo > scatto; soltanto coloro (per fortuna sono pochi, ma non sono inesistenti) > che non fanno alcunché di sensato non dovrebbero averlo. Per essere > ancora più chiari, secondo me per avere lo scatto deve bastare fare > ricerca dignitosamente oppure fare didattica dignitosamente oppure > occuparsi della gestione e della terza missione dignitosamente, perché > tutti e tre questi aspetti sono essenziali per l’esistenza > dell’università; soltanto chi non fa nessuna di queste cose non deve > avere lo scatto, perché vuol dire che non sta facendo il mestiere per cui > lo si paga. Sono del tutto d'accordo con questa impostazione (e, forse in modo piu' implicito e' quello che cercavo di dire in un mio precedente messaggio - con l'aggiunta che non volerlo fare e' una precisa scelta politica). Ancora una volta sarebbe utile conoscere l'opinione dei candidati a rettore, soprattutto di quelli gia' corresponsabili della gestione uscente. Riccardo > > E, come detto anche da altri, cosa e’ “dignitoso” non e’ > minimamente universale, dipende molto fortemente dall’area. Quindi e’ > concettualmente sbagliato pensare di fissare dei paletti uguali per tutti; > sarebbero risibili per qualcuno e impossibili per altri, in maniera > slegata dall’effettiva qualità del lavoro dei singoli. In nessun tipo > di valutazione si usano gli stessi criteri per tutte le aree; non mi > sembra > proprio il caso di farlo qui. > > C’e’ forse un’eccezione a questo principio di distinzione fra le > aree, ed e’ quello che riguarda i compiti gestionali, che sono > abbastanza > uniformi su tutto l’ateneo. Ma attenzione: compiti gestionali *non* vuol > dire semplicemente partecipare ai consigli di dipartimento; vuol > dire, come ricordava Francesca, fare parte attiva di qualcuna delle > commissioni che nei fatti gestiscono (appunto) il funzionamento > dei dipartimenti, dei corsi di laurea e in ultima analisi > dell’università. E’ una parte significativa (a volte fin troppo) del > lavoro che facciamo, > ed e’ giusto che sia riconosciuta. > > Ciao, > Marco > > >> On 16 feb 2016, at 14:30, Massimo Caboara <caboara@dm.unipi.it> wrote: >> >> Cari colleghi, >> >> vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali >> avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima di >> un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita. >> >> A me non piace: >> >> E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di dipartimento, >> 180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per molti). >> >> Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i >> numeri sono uguali per tutti. >> >> Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le >> situazioni reali e non solo tre numerini. >> >> >> In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta in >> modo tale che possa decidere un burocrate. >> >> >> Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le >> vostre opinioni. >> >> Ciao, Max >> <4.2-3_scatti.pdf>_______________________________________________ >> Docenti mailing list >> Docenti@fields.dm.unipi.it >> https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti > > _______________________________________________ > Docenti mailing list > Docenti@fields.dm.unipi.it > https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti > _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
anche io sono d'accordo per la discussione Marco Ghimenti Università di Pisa
2016-02-18 10:43 GMT+01:00 Francesca Acquistapace acquistf@dm.unipi.it:
Ok, sono daccordo che se ne discuta in apposito punto all'O.D.G. del Dipartimento
On Thu, 18 Feb 2016, Paolo Lisca wrote:
Passando dalle parole ai fatti: visto che prima del voto in senato c'è un mese di tempo, potremmo esprimerci come dipartimento di matematica. Propongo che chi è d'accordo chieda fin da ora di inserire un punto all'ordine del giorno del prossimo consiglio di dipartimento. Mi sembra che come dipartimento abbiamo varie possibilità per fare arrivare al senato le nostre opinioni: da un mandato di voto contrario a Max, ad una mozione del tipo del messaggio di Marco.
Ciao, Paolo
Il giorno 17 febbraio 2016 21:01, benedett@dm.unipi.it ha scritto:
> Il punto cruciale e’ questo: contrariamente al precedente bonus > una-tantum, qui non bisogna decidere a chi attribuire lo scatto, > ma a chi *non* attribuirlo. In altre parole, qui non stiamo parlando di > “premiare” i “migliori”; la filosofia dev’essere che se un > docente fa il suo mestiere in maniera dignitosa e normale, deve avere lo > scatto; soltanto coloro (per fortuna sono pochi, ma non sono inesistenti) > che non fanno alcunché di sensato non dovrebbero averlo. Per essere > ancora più chiari, secondo me per avere lo scatto deve bastare fare > ricerca dignitosamente oppure fare didattica dignitosamente oppure > occuparsi della gestione e della terza missione dignitosamente, perché > tutti e tre questi aspetti sono essenziali per l’esistenza > dell’università; soltanto chi non fa nessuna di queste cose non deve > avere lo scatto, perché vuol dire che non sta facendo il mestiere per cui > lo si paga. Sono del tutto d'accordo con questa impostazione (e, forse in modo piu' implicito e' quello che cercavo di dire in un mio precedente messaggio - con l'aggiunta che non volerlo fare e' una precisa scelta politica). Ancora una volta sarebbe utile conoscere l'opinione dei candidati a rettore, soprattutto di quelli gia' corresponsabili della gestione uscente. Riccardo > > E, come detto anche da altri, cosa e’ “dignitoso” non e’ > minimamente universale, dipende molto fortemente dall’area. Quindi e’ > concettualmente sbagliato pensare di fissare dei paletti uguali per tutti; > sarebbero risibili per qualcuno e impossibili per altri, in maniera > slegata dall’effettiva qualità del lavoro dei singoli. In nessun tipo > di valutazione si usano gli stessi criteri per tutte le aree; non mi > sembra > proprio il caso di farlo qui. > > C’e’ forse un’eccezione a questo principio di distinzione fra le > aree, ed e’ quello che riguarda i compiti gestionali, che sono > abbastanza > uniformi su tutto l’ateneo. Ma attenzione: compiti gestionali *non* vuol > dire semplicemente partecipare ai consigli di dipartimento; vuol > dire, come ricordava Francesca, fare parte attiva di qualcuna delle > commissioni che nei fatti gestiscono (appunto) il funzionamento > dei dipartimenti, dei corsi di laurea e in ultima analisi > dell’università. E’ una parte significativa (a volte fin troppo) del > lavoro che facciamo, > ed e’ giusto che sia riconosciuta. > > Ciao, > Marco > > >> On 16 feb 2016, at 14:30, Massimo Caboara <caboara@dm.unipi.it> wrote: >> >> Cari colleghi, >> >> vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali >> avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima di >> un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita. >> >> A me non piace: >> >> E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di dipartimento, >> 180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per molti). >> >> Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i >> numeri sono uguali per tutti. >> >> Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le >> situazioni reali e non solo tre numerini. >> >> >> In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta in >> modo tale che possa decidere un burocrate. >> >> >> Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le >> vostre opinioni. >> >> Ciao, Max >> <4.2-3_scatti.pdf>_______________________________________________ >> Docenti mailing list >> Docenti@fields.dm.unipi.it >> https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti > > _______________________________________________ > Docenti mailing list > Docenti@fields.dm.unipi.it > https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti > _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Il 18/02/16 08:27, Paolo Lisca ha scritto:
Passando dalle parole ai fatti: visto che prima del voto in senato c'è un mese di tempo, potremmo esprimerci come dipartimento di matematica. Propongo che chi è d'accordo chieda fin da ora di inserire un punto all'ordine del giorno del prossimo consiglio di dipartimento. Mi sembra che come dipartimento abbiamo varie possibilità per fare arrivare al senato le nostre opinioni: da un mandato di voto contrario a Max, ad una mozione del tipo del messaggio di Marco.
Ciao, Paolo
Appoggio la proposta di Paolo. Ciao,
Rita
Il giorno 17 febbraio 2016 21:01, <benedett@dm.unipi.it mailto:benedett@dm.unipi.it> ha scritto:
> Il punto cruciale e’ questo: contrariamente al precedente bonus > una-tantum, qui non bisogna decidere a chi attribuire lo scatto, > ma a chi *non* attribuirlo. In altre parole, qui non stiamo parlando di > “premiare” i “migliori”; la filosofia dev’essere che se un > docente fa il suo mestiere in maniera dignitosa e normale, deve avere lo > scatto; soltanto coloro (per fortuna sono pochi, ma non sono inesistenti) > che non fanno alcunché di sensato non dovrebbero averlo. Per essere > ancora più chiari, secondo me per avere lo scatto deve bastare fare > ricerca dignitosamente oppure fare didattica dignitosamente oppure > occuparsi della gestione e della terza missione dignitosamente, perché > tutti e tre questi aspetti sono essenziali per l’esistenza > dell’università; soltanto chi non fa nessuna di queste cose non deve > avere lo scatto, perché vuol dire che non sta facendo il mestiere per cui > lo si paga. Sono del tutto d'accordo con questa impostazione (e, forse in modo piu' implicito e' quello che cercavo di dire in un mio precedente messaggio - con l'aggiunta che non volerlo fare e' una precisa scelta politica). Ancora una volta sarebbe utile conoscere l'opinione dei candidati a rettore, soprattutto di quelli gia' corresponsabili della gestione uscente. Riccardo > > E, come detto anche da altri, cosa e’ “dignitoso” non e’ > minimamente universale, dipende molto fortemente dall’area. Quindi e’ > concettualmente sbagliato pensare di fissare dei paletti uguali per tutti; > sarebbero risibili per qualcuno e impossibili per altri, in maniera > slegata dall’effettiva qualità del lavoro dei singoli. In nessun tipo > di valutazione si usano gli stessi criteri per tutte le aree; non mi > sembra > proprio il caso di farlo qui. > > C’e’ forse un’eccezione a questo principio di distinzione fra le > aree, ed e’ quello che riguarda i compiti gestionali, che sono > abbastanza > uniformi su tutto l’ateneo. Ma attenzione: compiti gestionali *non* vuol > dire semplicemente partecipare ai consigli di dipartimento; vuol > dire, come ricordava Francesca, fare parte attiva di qualcuna delle > commissioni che nei fatti gestiscono (appunto) il funzionamento > dei dipartimenti, dei corsi di laurea e in ultima analisi > dell’università. E’ una parte significativa (a volte fin troppo) del > lavoro che facciamo, > ed e’ giusto che sia riconosciuta. > > Ciao, > Marco > > >> On 16 feb 2016, at 14:30, Massimo Caboara <caboara@dm.unipi.it <mailto:caboara@dm.unipi.it>> wrote: >> >> Cari colleghi, >> >> vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali >> avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima di >> un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita. >> >> A me non piace: >> >> E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di dipartimento, >> 180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per molti). >> >> Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i >> numeri sono uguali per tutti. >> >> Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le >> situazioni reali e non solo tre numerini. >> >> >> In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta in >> modo tale che possa decidere un burocrate. >> >> >> Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le >> vostre opinioni. >> >> Ciao, Max >> <4.2-3_scatti.pdf>_______________________________________________ >> Docenti mailing list >> Docenti@fields.dm.unipi.it <mailto:Docenti@fields.dm.unipi.it> >> https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti > > _______________________________________________ > Docenti mailing list > Docenti@fields.dm.unipi.it <mailto:Docenti@fields.dm.unipi.it> > https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti > _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it <mailto:Docenti@fields.dm.unipi.it> https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
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Caro Carlo,
insieme ad Acquistapace, Carminati, Benedetti, Buttazzo, Ghimenti e Pardini, chiedo che venga inserito nell'ordine del giorno del prossimo consiglio di dipartimento il seguente punto:
Discussione su: "Regolamento sulla valutazione per l’attribuzione degli Scatti Triennali dei Professori e Ricercatori a Tempo Indeterminato", proposto dalla Direzione del Personale al Senato Accademico dell'Università di Pisa.
Ciao, Paolo
Il giorno 18 febbraio 2016 11:32, Rita Pardini pardini@dm.unipi.it ha scritto:
Il 18/02/16 08:27, Paolo Lisca ha scritto:
Passando dalle parole ai fatti: visto che prima del voto in senato c'è un mese di tempo, potremmo esprimerci come dipartimento di matematica. Propongo che chi è d'accordo chieda fin da ora di inserire un punto all'ordine del giorno del prossimo consiglio di dipartimento. Mi sembra che come dipartimento abbiamo varie possibilità per fare arrivare al senato le nostre opinioni: da un mandato di voto contrario a Max, ad una mozione del tipo del messaggio di Marco.
Ciao, Paolo
Appoggio la proposta di Paolo. Ciao,
Rita
Il giorno 17 febbraio 2016 21:01, benedett@dm.unipi.it ha scritto:
Il punto cruciale e’ questo: contrariamente al precedente bonus una-tantum, qui non bisogna decidere a chi attribuire lo scatto, ma a chi *non* attribuirlo. In altre parole, qui non stiamo parlando di “premiare” i “migliori”; la filosofia dev’essere che se un docente fa il suo mestiere in maniera dignitosa e normale, deve avere lo scatto; soltanto coloro (per fortuna sono pochi, ma non sono
inesistenti)
che non fanno alcunché di sensato non dovrebbero averlo. Per essere ancora più chiari, secondo me per avere lo scatto deve bastare fare ricerca dignitosamente oppure fare didattica dignitosamente oppure occuparsi della gestione e della terza missione dignitosamente, perché tutti e tre questi aspetti sono essenziali per l’esistenza dell’università; soltanto chi non fa nessuna di queste cose non deve avere lo scatto, perché vuol dire che non sta facendo il mestiere per
cui
lo si paga.
Sono del tutto d'accordo con questa impostazione (e, forse in modo piu' implicito e' quello che cercavo di dire in un mio precedente messaggio - con l'aggiunta che non volerlo fare e' una precisa scelta politica). Ancora una volta sarebbe utile conoscere l'opinione dei candidati a rettore, soprattutto di quelli gia' corresponsabili della gestione uscente.
Riccardo
E, come detto anche da altri, cosa e’ “dignitoso” non e’ minimamente universale, dipende molto fortemente dall’area. Quindi e’ concettualmente sbagliato pensare di fissare dei paletti uguali per
tutti;
sarebbero risibili per qualcuno e impossibili per altri, in maniera slegata dall’effettiva qualità del lavoro dei singoli. In nessun tipo di valutazione si usano gli stessi criteri per tutte le aree; non mi sembra proprio il caso di farlo qui.
C’e’ forse un’eccezione a questo principio di distinzione fra le aree, ed e’ quello che riguarda i compiti gestionali, che sono abbastanza uniformi su tutto l’ateneo. Ma attenzione: compiti gestionali *non* vuol dire semplicemente partecipare ai consigli di dipartimento; vuol dire, come ricordava Francesca, fare parte attiva di qualcuna delle commissioni che nei fatti gestiscono (appunto) il funzionamento dei dipartimenti, dei corsi di laurea e in ultima analisi dell’università. E’ una parte significativa (a volte fin troppo) del lavoro che facciamo, ed e’ giusto che sia riconosciuta.
Ciao, Marco
On 16 feb 2016, at 14:30, Massimo Caboara caboara@dm.unipi.it wrote:
Cari colleghi,
vi mando in attach la proposta di regolamento sugli scatti triennali avanzata dagli uffici. Si discutera' e non si votera' in senato prima
di
un mese, quindi c'e' tutto il tempo per una discussione approfondita.
A me non piace:
E' inutilmente burocratica (30% di presenze ai consigli di
dipartimento,
180 ore di lezione in tre anni (molto al di sotto del minimo per
molti).
Tutti i settori, da Analisi a Zoologia sono brutalmente uniformati, i numeri sono uguali per tutti.
Non c'e' nessun ruolo per i dipartimenti, dove si conoscono le situazioni reali e non solo tre numerini.
In sostanza, questa proposta e' ad uso e consumo degli uffici, fatta in modo tale che possa decidere un burocrate.
Dato che la questione e' importante e riguarda tutti vorrei avere le vostre opinioni.
Ciao, Max <4.2-3_scatti.pdf>_______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/docenti
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-- Rita Pardini Dipartimento di Matematica Università di Pisahttp://www.dm.unipi.it/~pardini