Caro Carlo,
ti scrivo per chiederti dei chiarimenti su come procederà il consiglio nella riunione di mercoledì. Ecco i miei dubbi: 1) si voterà prima per decidere se chiamare un probabilista o un analista? 2) solo se non sarà passata l'ipotesi del probabilista, allora si procederà a scegliere tra Berselli e Visciglia? 3) oppure, forse penserei meglio, si vota direttamente sui 3 candidati? Magari dapprima escludendo, a votazione, uno dei 3, poi procedendo per scegliere il vincitore?
Su tutti questi punti, voteranno solo gli ordinari, o prima il consiglio intero?
Fammi sapere come pensi di procedere, ciao e grazie
Ferruccio
Caro Ferruccio,
rispondo alle tue domande in ordine diverso da quello in cui tu le hai poste:
- sicuramente si discuterà e voterà tutto in sola seduta ristretta; in quella plenaria chiederò solo a Franco di fare un relazione generica sui lavori della commissione; poi magari qualcuno vorrà intervenire, ma suggerirei che noi ordinari ci limitassimo ad ascoltare, evitando che possa svilupparsi una discussione troppo articolata in una sede comunque non titolata a decidere;
- giovedì scorso ci siamo lasciati con l'auspicio che la rosa a tre fosse ristretta a due, di settori diversi, dalla discussione interna al settore di analisi, lasciando quindi alla seduta di mercoledì prossimo la sola scelta finale tra due; io continuo a sperare che vada così;
- se però invece l'esito della consultazione interna al settore di analisi sarà stato pari o così risicato da suggerire comunque di ripetere la consultazione tutti insieme, io ribadirei lo schema: prima scegliamo tra i due analisti, e poi tra i due settori. Questo è lo schema su cui ci siamo lasciati giovedì scorso; possiamo anche ridiscuterlo, ma io credo che l'esito finale non dipenda così tanto da esso.
Grazie e cari saluti, Carlo
On Sun, 6 Dec 2015, colombin@dm.unipi.it wrote:
Caro Carlo,
ti scrivo per chiederti dei chiarimenti su come procederà il consiglio nella riunione di mercoledì. Ecco i miei dubbi:
- si voterà prima per decidere se chiamare un probabilista o un analista?
- solo se non sarà passata l'ipotesi del probabilista, allora si
procederà a scegliere tra Berselli e Visciglia? 3) oppure, forse penserei meglio, si vota direttamente sui 3 candidati? Magari dapprima escludendo, a votazione, uno dei 3, poi procedendo per scegliere il vincitore?
Su tutti questi punti, voteranno solo gli ordinari, o prima il consiglio intero?
Fammi sapere come pensi di procedere, ciao e grazie
Ferruccio
Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari
possiamo anche ridiscuterlo, ma io credo che l'esito finale non dipenda così tanto da esso.
Cari colleghi,
In effetti sono anche io del parere di Ferruccio: che forse è meglio (più semplice e più sicuro) se il Dipartimento sceglie fra i tre nomi, come si è fatto in altre occasioni.
Scusate l'ingenuità e scusate se sollevo la questione solo ora, ma effettivamente ora mi viene il dubbio che l'esito finale potrebbe dipendere dallo schema.
Mi pare che votare separatamente fra X e Y nella sezione d'analisi potrebbe indurre naturalmente gli analisti che sono per Z (coi quali ovviamente mi scuso, ma parto da un dubbio teorico) a votare quello che ritengono il candidato più debole fra X e Y in dipartimento, in modo da favorire Z nella scelta finale.
Grazie, A presto,
P.
Caro Ferruccio,
rispondo alle tue domande in ordine diverso da quello in cui tu le hai poste:
- sicuramente si discuterà e voterà tutto in sola seduta ristretta; in
quella plenaria chiederò solo a Franco di fare un relazione generica sui lavori della commissione; poi magari qualcuno vorrà intervenire, ma suggerirei che noi ordinari ci limitassimo ad ascoltare, evitando che possa svilupparsi una discussione troppo articolata in una sede comunque non titolata a decidere;
- giovedì scorso ci siamo lasciati con l'auspicio che la rosa a tre fosse
ristretta a due, di settori diversi, dalla discussione interna al settore di analisi, lasciando quindi alla seduta di mercoledì prossimo la sola scelta finale tra due; io continuo a sperare che vada così;
- se però invece l'esito della consultazione interna al settore di
analisi sarà stato pari o così risicato da suggerire comunque di ripetere la consultazione tutti insieme, io ribadirei lo schema: prima scegliamo tra i due analisti, e poi tra i due settori. Questo è lo schema su cui ci siamo lasciati giovedì scorso; possiamo anche ridiscuterlo, ma io credo che l'esito finale non dipenda così tanto da esso.
Grazie e cari saluti, Carlo
On Sun, 6 Dec 2015, colombin@dm.unipi.it wrote:
Caro Carlo,
ti scrivo per chiederti dei chiarimenti su come procederà il consiglio nella riunione di mercoledì. Ecco i miei dubbi:
- si voterà prima per decidere se chiamare un probabilista o un
analista? 2) solo se non sarà passata l'ipotesi del probabilista, allora si procederà a scegliere tra Berselli e Visciglia? 3) oppure, forse penserei meglio, si vota direttamente sui 3 candidati? Magari dapprima escludendo, a votazione, uno dei 3, poi procedendo per scegliere il vincitore?
Su tutti questi punti, voteranno solo gli ordinari, o prima il consiglio intero?
Fammi sapere come pensi di procedere, ciao e grazie
Ferruccio
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Sono d'accordo sulla proposta di Ferruccio che sia Giovanni a presentare entrambi i candidati di analisi, ovviamente in maniera neutrale senza far presente il voto da lui espresso.
Sulla modalita' di voto credo che stia al direttore indicarla; faccio pero' presente che il voto diretto su tre nomi svantaggia i candidati di analisi; i loro voti verrebbero divisi. In passato abbiamo sempre o quasi usato il sistema di un voto per escludere il meno votato e rivotare sui restanti, Dvornicich ci ha sempre detto che era il sistema migliore.
Saluti, Giuseppe
Cari colleghi,
In effetti sono anche io del parere di Ferruccio: che forse è meglio (più semplice e più sicuro) se il Dipartimento sceglie fra i tre nomi, come si è fatto in altre occasioni.
Scusate l'ingenuità e scusate se sollevo la questione solo ora, ma effettivamente ora mi viene il dubbio che l'esito finale potrebbe dipendere dallo schema.
Mi pare che votare separatamente fra X e Y nella sezione d'analisi potrebbe indurre naturalmente gli analisti che sono per Z (coi quali ovviamente mi scuso, ma parto da un dubbio teorico) a votare quello che ritengono il candidato più debole fra X e Y in dipartimento, in modo da favorire Z nella scelta finale.
Grazie, A presto,
P.
Caro Ferruccio,
rispondo alle tue domande in ordine diverso da quello in cui tu le hai poste:
- sicuramente si discuterà e voterà tutto in sola seduta ristretta; in
quella plenaria chiederò solo a Franco di fare un relazione generica sui lavori della commissione; poi magari qualcuno vorrà intervenire, ma suggerirei che noi ordinari ci limitassimo ad ascoltare, evitando che possa svilupparsi una discussione troppo articolata in una sede comunque non titolata a decidere;
- giovedì scorso ci siamo lasciati con l'auspicio che la rosa a tre
fosse ristretta a due, di settori diversi, dalla discussione interna al settore di analisi, lasciando quindi alla seduta di mercoledì prossimo la sola scelta finale tra due; io continuo a sperare che vada così;
- se però invece l'esito della consultazione interna al settore di
analisi sarà stato pari o così risicato da suggerire comunque di ripetere la consultazione tutti insieme, io ribadirei lo schema: prima scegliamo tra i due analisti, e poi tra i due settori. Questo è lo schema su cui ci siamo lasciati giovedì scorso; possiamo anche ridiscuterlo, ma io credo che l'esito finale non dipenda così tanto da esso.
Grazie e cari saluti, Carlo
On Sun, 6 Dec 2015, colombin@dm.unipi.it wrote:
Caro Carlo,
ti scrivo per chiederti dei chiarimenti su come procederà il consiglio nella riunione di mercoledì. Ecco i miei dubbi:
- si voterà prima per decidere se chiamare un probabilista o un
analista? 2) solo se non sarà passata l'ipotesi del probabilista, allora si procederà a scegliere tra Berselli e Visciglia? 3) oppure, forse penserei meglio, si vota direttamente sui 3 candidati? Magari dapprima escludendo, a votazione, uno dei 3, poi procedendo per scegliere il vincitore?
Su tutti questi punti, voteranno solo gli ordinari, o prima il consiglio intero?
Fammi sapere come pensi di procedere, ciao e grazie
Ferruccio
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Ripeto quanto avevo detto: a mio parere sarebbe meglio votare sui 3 candidati, e non prima su Analisi o Probabilita'. Quanto al modo in cui votare sui 3, concordo con quanto dice Giuseppe: prima escludiamo il meno votato, poi rivotiamo sugli altri due.
Ciao Ferruccio
Sono d'accordo sulla proposta di Ferruccio che sia Giovanni a presentare entrambi i candidati di analisi, ovviamente in maniera neutrale senza far presente il voto da lui espresso.
Sulla modalita' di voto credo che stia al direttore indicarla; faccio pero' presente che il voto diretto su tre nomi svantaggia i candidati di analisi; i loro voti verrebbero divisi. In passato abbiamo sempre o quasi usato il sistema di un voto per escludere il meno votato e rivotare sui restanti, Dvornicich ci ha sempre detto che era il sistema migliore.
Saluti, Giuseppe
Cari colleghi,
In effetti sono anche io del parere di Ferruccio: che forse è meglio (più semplice e più sicuro) se il Dipartimento sceglie fra i tre nomi, come si è fatto in altre occasioni.
Scusate l'ingenuità e scusate se sollevo la questione solo ora, ma effettivamente ora mi viene il dubbio che l'esito finale potrebbe dipendere dallo schema.
Mi pare che votare separatamente fra X e Y nella sezione d'analisi potrebbe indurre naturalmente gli analisti che sono per Z (coi quali ovviamente mi scuso, ma parto da un dubbio teorico) a votare quello che ritengono il candidato più debole fra X e Y in dipartimento, in modo da favorire Z nella scelta finale.
Grazie, A presto,
P.
Caro Ferruccio,
rispondo alle tue domande in ordine diverso da quello in cui tu le hai poste:
- sicuramente si discuterà e voterà tutto in sola seduta ristretta;
in quella plenaria chiederò solo a Franco di fare un relazione generica sui lavori della commissione; poi magari qualcuno vorrà intervenire, ma suggerirei che noi ordinari ci limitassimo ad ascoltare, evitando che possa svilupparsi una discussione troppo articolata in una sede comunque non titolata a decidere;
- giovedì scorso ci siamo lasciati con l'auspicio che la rosa a tre
fosse ristretta a due, di settori diversi, dalla discussione interna al settore di analisi, lasciando quindi alla seduta di mercoledì prossimo la sola scelta finale tra due; io continuo a sperare che vada così;
- se però invece l'esito della consultazione interna al settore di
analisi sarà stato pari o così risicato da suggerire comunque di ripetere la consultazione tutti insieme, io ribadirei lo schema: prima scegliamo tra i due analisti, e poi tra i due settori. Questo è lo schema su cui ci siamo lasciati giovedì scorso; possiamo anche ridiscuterlo, ma io credo che l'esito finale non dipenda così tanto da esso.
Grazie e cari saluti, Carlo
On Sun, 6 Dec 2015, colombin@dm.unipi.it wrote:
Caro Carlo,
ti scrivo per chiederti dei chiarimenti su come procederà il consiglio nella riunione di mercoledì. Ecco i miei dubbi:
- si voterà prima per decidere se chiamare un probabilista o un
analista? 2) solo se non sarà passata l'ipotesi del probabilista, allora si procederà a scegliere tra Berselli e Visciglia? 3) oppure, forse penserei meglio, si vota direttamente sui 3 candidati? Magari dapprima escludendo, a votazione, uno dei 3, poi procedendo per scegliere il vincitore?
Su tutti questi punti, voteranno solo gli ordinari, o prima il consiglio intero?
Fammi sapere come pensi di procedere, ciao e grazie
Ferruccio
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Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari
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Carissimi,
sfortunatamente mercoledi’ io non ci saro’ per cui non potrò partecipare al voto.
Devo dire che anch’io, come Carlo, avrei preferito che la commissione di Analisi esprimesse una preferenza fra i due candidati di Analisi, in quanto sicuramente e’ quella scientificamente meglio deputata a farlo; ma se, per qualsiasi motivo, la commissione non e’ in grado di esprimere una scelta convinta, chiaramente si vota in dipartimento.
In tal caso suggerirei di votare come abbiamo fatto negli ultimi anni, cioè in un unico turno in cui ogni votante esprime una graduatoria (con 3 punti al primo, 2 punti al secondo, 1 punto al terzo). Questo risulta essere il modo di votazione che meglio riassume le intenzioni dell’intero elettorato (dove “meglio riassume” significa: qualsiasi paradosso si possa ottenere con questo metodo lo si ottiene anche con qualsiasi altro metodo, e gli altri metodi hanno paradossi che questo metodo non ha — e’ questo che ho appena enunciato e’ un teorema…), ha funzionato ragionevolmente bene quando abbiamo fatto le graduatorie per i posti da ricercatore e da associato, ed e’ più coerente con l’idea che stiamo confrontando le persone e non Analisi con Probabilità.
Ciao, Marco
On 07/dic/2015, at 16:56, buttazzo@dm.unipi.it wrote:
Sono d'accordo sulla proposta di Ferruccio che sia Giovanni a presentare entrambi i candidati di analisi, ovviamente in maniera neutrale senza far presente il voto da lui espresso.
Sulla modalita' di voto credo che stia al direttore indicarla; faccio pero' presente che il voto diretto su tre nomi svantaggia i candidati di analisi; i loro voti verrebbero divisi. In passato abbiamo sempre o quasi usato il sistema di un voto per escludere il meno votato e rivotare sui restanti, Dvornicich ci ha sempre detto che era il sistema migliore.
Saluti, Giuseppe
Cari colleghi,
In effetti sono anche io del parere di Ferruccio: che forse è meglio (più semplice e più sicuro) se il Dipartimento sceglie fra i tre nomi, come si è fatto in altre occasioni.
Scusate l'ingenuità e scusate se sollevo la questione solo ora, ma effettivamente ora mi viene il dubbio che l'esito finale potrebbe dipendere dallo schema.
Mi pare che votare separatamente fra X e Y nella sezione d'analisi potrebbe indurre naturalmente gli analisti che sono per Z (coi quali ovviamente mi scuso, ma parto da un dubbio teorico) a votare quello che ritengono il candidato più debole fra X e Y in dipartimento, in modo da favorire Z nella scelta finale.
Grazie, A presto,
P.
Caro Ferruccio,
rispondo alle tue domande in ordine diverso da quello in cui tu le hai poste:
- sicuramente si discuterà e voterà tutto in sola seduta ristretta; in
quella plenaria chiederò solo a Franco di fare un relazione generica sui lavori della commissione; poi magari qualcuno vorrà intervenire, ma suggerirei che noi ordinari ci limitassimo ad ascoltare, evitando che possa svilupparsi una discussione troppo articolata in una sede comunque non titolata a decidere;
- giovedì scorso ci siamo lasciati con l'auspicio che la rosa a tre
fosse ristretta a due, di settori diversi, dalla discussione interna al settore di analisi, lasciando quindi alla seduta di mercoledì prossimo la sola scelta finale tra due; io continuo a sperare che vada così;
- se però invece l'esito della consultazione interna al settore di
analisi sarà stato pari o così risicato da suggerire comunque di ripetere la consultazione tutti insieme, io ribadirei lo schema: prima scegliamo tra i due analisti, e poi tra i due settori. Questo è lo schema su cui ci siamo lasciati giovedì scorso; possiamo anche ridiscuterlo, ma io credo che l'esito finale non dipenda così tanto da esso.
Grazie e cari saluti, Carlo
On Sun, 6 Dec 2015, colombin@dm.unipi.it wrote:
Caro Carlo,
ti scrivo per chiederti dei chiarimenti su come procederà il consiglio nella riunione di mercoledì. Ecco i miei dubbi:
- si voterà prima per decidere se chiamare un probabilista o un
analista? 2) solo se non sarà passata l'ipotesi del probabilista, allora si procederà a scegliere tra Berselli e Visciglia? 3) oppure, forse penserei meglio, si vota direttamente sui 3 candidati? Magari dapprima escludendo, a votazione, uno dei 3, poi procedendo per scegliere il vincitore?
Su tutti questi punti, voteranno solo gli ordinari, o prima il consiglio intero?
Fammi sapere come pensi di procedere, ciao e grazie
Ferruccio
Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari _______________________________________________
Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari
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Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it mailto:Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari
Caro Marco e cari tutti, stavo per proporre anch'io a questa soluzione.
Tenendo pero' conto che ci puo' essere un effetto legato ai settori, per cui qualcuno puo' essere restio o reputare comunque inopportuno votare due candidati di analisi, mi pare piu' equilibrato votare prima su tutti e tre i candidati e successivamente sui due che ottengono piu' voti.
Saluti, Matteo
On Mon, 7 Dec 2015, Marco Abate wrote:
Carissimi, sfortunatamente mercoledi’ io non ci saro’ per cui non potrò partecipare al voto.
Devo dire che anch’io, come Carlo, avrei preferito che la commissione di Analisi esprimesse una preferenza fra i due candidati di Analisi, in quanto sicuramente e’ quella scientificamente meglio deputata a farlo; ma se, per qualsiasi motivo, la commissione non e’ in grado di esprimere una scelta convinta, chiaramente si vota in dipartimento.
In tal caso suggerirei di votare come abbiamo fatto negli ultimi anni, cioè in un unico turno in cui ogni votante esprime una graduatoria (con 3 punti al primo, 2 punti al secondo, 1 punto al terzo). Questo risulta essere il modo di votazione che meglio riassume le intenzioni dell’intero elettorato (dove “meglio riassume” significa: qualsiasi paradosso si possa ottenere con questo metodo lo si ottiene anche con qualsiasi altro metodo, e gli altri metodi hanno paradossi che questo metodo non ha — e’ questo che ho appena enunciato e’ un teorema…), ha funzionato ragionevolmente bene quando abbiamo fatto le graduatorie per i posti da ricercatore e da associato, ed e’ più coerente con l’idea che stiamo confrontando le persone e non Analisi con Probabilità.
Ciao, Marco
On 07/dic/2015, at 16:56, buttazzo@dm.unipi.it wrote:
Sono d'accordo sulla proposta di Ferruccio che sia Giovanni a presentare entrambi i candidati di analisi, ovviamente in maniera neutrale senza far presente il voto da lui espresso.
Sulla modalita' di voto credo che stia al direttore indicarla; faccio pero' presente che il voto diretto su tre nomi svantaggia i candidati di analisi; i loro voti verrebbero divisi. In passato abbiamo sempre o quasi usato il sistema di un voto per escludere il meno votato e rivotare sui restanti, Dvornicich ci ha sempre detto che era il sistema migliore.
Saluti, Giuseppe
Cari colleghi, In effetti sono anche io del parere di Ferruccio: che forse è meglio (più semplice e più sicuro) se il Dipartimento sceglie fra i tre nomi, come si è fatto in altre occasioni. Scusate l'ingenuità e scusate se sollevo la questione solo ora, ma effettivamente ora mi viene il dubbio che l'esito finale potrebbe dipendere dallo schema. Mi pare che votare separatamente fra X e Y nella sezione d'analisi potrebbe indurre naturalmente gli analisti che sono per Z (coi quali ovviamente mi scuso, ma parto da un dubbio teorico) a votare quello che ritengono il candidato più debole fra X e Y in dipartimento, in modo da favorire Z nella scelta finale. Grazie, A presto, P. Caro Ferruccio, rispondo alle tue domande in ordine diverso da quello in cui tu le hai poste: - sicuramente si discuterà e voterà tutto in sola seduta ristretta; in quella plenaria chiederò solo a Franco di fare un relazione generica sui lavori della commissione; poi magari qualcuno vorrà intervenire, ma suggerirei che noi ordinari ci limitassimo ad ascoltare, evitando che possa svilupparsi una discussione troppo articolata in una sede comunque non titolata a decidere; - giovedì scorso ci siamo lasciati con l'auspicio che la rosa a tre fosse ristretta a due, di settori diversi, dalla discussione interna al settore di analisi, lasciando quindi alla seduta di mercoledì prossimo la sola scelta finale tra due; io continuo a sperare che vada così; - se però invece l'esito della consultazione interna al settore di analisi sarà stato pari o così risicato da suggerire comunque di ripetere la consultazione tutti insieme, io ribadirei lo schema: prima scegliamo tra i due analisti, e poi tra i due settori. Questo è lo schema su cui ci siamo lasciati giovedì scorso; possiamo anche ridiscuterlo, ma io credo che l'esito finale non dipenda così tanto da esso. Grazie e cari saluti, Carlo On Sun, 6 Dec 2015, colombin@dm.unipi.it wrote: Caro Carlo, ti scrivo per chiederti dei chiarimenti su come procederà il consiglio nella riunione di mercoledì. Ecco i miei dubbi: 1) si voterà prima per decidere se chiamare un probabilista o un analista? 2) solo se non sarà passata l'ipotesi del probabilista, allora si procederà a scegliere tra Berselli e Visciglia? 3) oppure, forse penserei meglio, si vota direttamente sui 3 candidati? Magari dapprima escludendo, a votazione, uno dei 3, poi procedendo per scegliere il vincitore? Su tutti questi punti, voteranno solo gli ordinari, o prima il consiglio intero? Fammi sapere come pensi di procedere, ciao e grazie Ferruccio _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari
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scusate, non avevo letto bene la proposta di Marco, cioe' dare punteggi da 1 a 3 ai tre candidati
ritiro quindi quello che ho detto, per me si puo' votare anche cosi'
ciao, Matteo
On Mon, 7 Dec 2015, Matteo Novaga wrote:
Caro Marco e cari tutti, stavo per proporre anch'io a questa soluzione.
Tenendo pero' conto che ci puo' essere un effetto legato ai settori, per cui qualcuno puo' essere restio o reputare comunque inopportuno votare due candidati di analisi, mi pare piu' equilibrato votare prima su tutti e tre i candidati e successivamente sui due che ottengono piu' voti.
Saluti, Matteo
On Mon, 7 Dec 2015, Marco Abate wrote:
Carissimi, sfortunatamente mercoledi’ io non ci saro’ per cui non potrò partecipare al voto.
Devo dire che anch’io, come Carlo, avrei preferito che la commissione di Analisi esprimesse una preferenza fra i due candidati di Analisi, in quanto sicuramente e’ quella scientificamente meglio deputata a farlo; ma se, per qualsiasi motivo, la commissione non e’ in grado di esprimere una scelta convinta, chiaramente si vota in dipartimento.
In tal caso suggerirei di votare come abbiamo fatto negli ultimi anni, cioè in un unico turno in cui ogni votante esprime una graduatoria (con 3 punti al primo, 2 punti al secondo, 1 punto al terzo). Questo risulta essere il modo di votazione che meglio riassume le intenzioni dell’intero elettorato (dove “meglio riassume” significa: qualsiasi paradosso si possa ottenere con questo metodo lo si ottiene anche con qualsiasi altro metodo, e gli altri metodi hanno paradossi che questo metodo non ha — e’ questo che ho appena enunciato e’ un teorema…), ha funzionato ragionevolmente bene quando abbiamo fatto le graduatorie per i posti da ricercatore e da associato, ed e’ più coerente con l’idea che stiamo confrontando le persone e non Analisi con Probabilità.
Ciao, Marco
On 07/dic/2015, at 16:56, buttazzo@dm.unipi.it wrote:
Sono d'accordo sulla proposta di Ferruccio che sia Giovanni a presentare entrambi i candidati di analisi, ovviamente in maniera neutrale senza far presente il voto da lui espresso.
Sulla modalita' di voto credo che stia al direttore indicarla; faccio pero' presente che il voto diretto su tre nomi svantaggia i candidati di analisi; i loro voti verrebbero divisi. In passato abbiamo sempre o quasi usato il sistema di un voto per escludere il meno votato e rivotare sui restanti, Dvornicich ci ha sempre detto che era il sistema migliore.
Saluti, Giuseppe
Cari colleghi, In effetti sono anche io del parere di Ferruccio: che forse è meglio (più semplice e più sicuro) se il Dipartimento sceglie fra i tre nomi, come si è fatto in altre occasioni. Scusate l'ingenuità e scusate se sollevo la questione solo ora, ma effettivamente ora mi viene il dubbio che l'esito finale potrebbe dipendere dallo schema. Mi pare che votare separatamente fra X e Y nella sezione d'analisi potrebbe indurre naturalmente gli analisti che sono per Z (coi quali ovviamente mi scuso, ma parto da un dubbio teorico) a votare quello che ritengono il candidato più debole fra X e Y in dipartimento, in modo da favorire Z nella scelta finale. Grazie, A presto, P. Caro Ferruccio, rispondo alle tue domande in ordine diverso da quello in cui tu le hai poste: - sicuramente si discuterà e voterà tutto in sola seduta ristretta; in quella plenaria chiederò solo a Franco di fare un relazione generica sui lavori della commissione; poi magari qualcuno vorrà intervenire, ma suggerirei che noi ordinari ci limitassimo ad ascoltare, evitando che possa svilupparsi una discussione troppo articolata in una sede comunque non titolata a decidere; - giovedì scorso ci siamo lasciati con l'auspicio che la rosa a tre fosse ristretta a due, di settori diversi, dalla discussione interna al settore di analisi, lasciando quindi alla seduta di mercoledì prossimo la sola scelta finale tra due; io continuo a sperare che vada così; - se però invece l'esito della consultazione interna al settore di analisi sarà stato pari o così risicato da suggerire comunque di ripetere la consultazione tutti insieme, io ribadirei lo schema: prima scegliamo tra i due analisti, e poi tra i due settori. Questo è lo schema su cui ci siamo lasciati giovedì scorso; possiamo anche ridiscuterlo, ma io credo che l'esito finale non dipenda così tanto da esso. Grazie e cari saluti, Carlo On Sun, 6 Dec 2015, colombin@dm.unipi.it wrote: Caro Carlo, ti scrivo per chiederti dei chiarimenti su come procederà il consiglio nella riunione di mercoledì. Ecco i miei dubbi: 1) si voterà prima per decidere se chiamare un probabilista o un analista? 2) solo se non sarà passata l'ipotesi del probabilista, allora si procederà a scegliere tra Berselli e Visciglia? 3) oppure, forse penserei meglio, si vota direttamente sui 3 candidati? Magari dapprima escludendo, a votazione, uno dei 3, poi procedendo per scegliere il vincitore? Su tutti questi punti, voteranno solo gli ordinari, o prima il consiglio intero? Fammi sapere come pensi di procedere, ciao e grazie Ferruccio _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari
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Cari colleghi,
prendo atto del fatto che si arriverà a mercoledì con una rosa di tre nomi e non di due; avrei preferito fossero due, ma pace, evidentemente i candidati sono davvero vicini.
A questo punto, allora, concordo con le ultime posizioni espresse: li consideriamo tre nomi e basta, senza riguardo ai settori.
Sul metodo di votazione, non conosco il teorema citato da Marco, ma chiedo un chiarimento: il sistema prevede che qualsiasi scheda che non contenga i tre nomi ordinati sia nulla, vero? Allora consideriamo questa situazione: votano in 11, di cui 5 preferiscono A e sono indifferenti riguardo a B e C, altri 5 preferiscono C e sono indifferenti riguardo ad A e B, e uno preferisce B ed è indifferente riguardo ad A e C. Vigendo l'obbligo di ordinare i candidati, tutti fanno a caso la scelta tra secondo e terzo, e può accadere che i voti siano
primi 5 A - B - C secondi 5 C - B - A ultimo B - A - C
nel qual caso vince B, esito manifestamente paradossale. Con il metodo del voto preliminare sul candidato da escludere è vero che al primo giro potrebbe casualmente essere eliminato A o C, ma al secondo, con l'astensione degli indifferenti, quello sopravvissuto dei due vincerebbe.
Saluti, Carlo
On Mon, 7 Dec 2015, Marco Abate wrote:
Carissimi, sfortunatamente mercoledi’ io non ci saro’ per cui non potrò partecipare al voto.
Devo dire che anch’io, come Carlo, avrei preferito che la commissione di Analisi esprimesse una preferenza fra i due candidati di Analisi, in quanto sicuramente e’ quella scientificamente meglio deputata a farlo; ma se, per qualsiasi motivo, la commissione non e’ in grado di esprimere una scelta convinta, chiaramente si vota in dipartimento.
In tal caso suggerirei di votare come abbiamo fatto negli ultimi anni, cioè in un unico turno in cui ogni votante esprime una graduatoria (con 3 punti al primo, 2 punti al secondo, 1 punto al terzo). Questo risulta essere il modo di votazione che meglio riassume le intenzioni dell’intero elettorato (dove “meglio riassume” significa: qualsiasi paradosso si possa ottenere con questo metodo lo si ottiene anche con qualsiasi altro metodo, e gli altri metodi hanno paradossi che questo metodo non ha — e’ questo che ho appena enunciato e’ un teorema…), ha funzionato ragionevolmente bene quando abbiamo fatto le graduatorie per i posti da ricercatore e da associato, ed e’ più coerente con l’idea che stiamo confrontando le persone e non Analisi con Probabilità.
Ciao, Marco
On 07/dic/2015, at 16:56, buttazzo@dm.unipi.it wrote:
Sono d'accordo sulla proposta di Ferruccio che sia Giovanni a presentare entrambi i candidati di analisi, ovviamente in maniera neutrale senza far presente il voto da lui espresso.
Sulla modalita' di voto credo che stia al direttore indicarla; faccio pero' presente che il voto diretto su tre nomi svantaggia i candidati di analisi; i loro voti verrebbero divisi. In passato abbiamo sempre o quasi usato il sistema di un voto per escludere il meno votato e rivotare sui restanti, Dvornicich ci ha sempre detto che era il sistema migliore.
Saluti, Giuseppe
Cari colleghi, In effetti sono anche io del parere di Ferruccio: che forse è meglio (più semplice e più sicuro) se il Dipartimento sceglie fra i tre nomi, come si è fatto in altre occasioni. Scusate l'ingenuità e scusate se sollevo la questione solo ora, ma effettivamente ora mi viene il dubbio che l'esito finale potrebbe dipendere dallo schema. Mi pare che votare separatamente fra X e Y nella sezione d'analisi potrebbe indurre naturalmente gli analisti che sono per Z (coi quali ovviamente mi scuso, ma parto da un dubbio teorico) a votare quello che ritengono il candidato più debole fra X e Y in dipartimento, in modo da favorire Z nella scelta finale. Grazie, A presto, P. Caro Ferruccio, rispondo alle tue domande in ordine diverso da quello in cui tu le hai poste: - sicuramente si discuterà e voterà tutto in sola seduta ristretta; in quella plenaria chiederò solo a Franco di fare un relazione generica sui lavori della commissione; poi magari qualcuno vorrà intervenire, ma suggerirei che noi ordinari ci limitassimo ad ascoltare, evitando che possa svilupparsi una discussione troppo articolata in una sede comunque non titolata a decidere; - giovedì scorso ci siamo lasciati con l'auspicio che la rosa a tre fosse ristretta a due, di settori diversi, dalla discussione interna al settore di analisi, lasciando quindi alla seduta di mercoledì prossimo la sola scelta finale tra due; io continuo a sperare che vada così; - se però invece l'esito della consultazione interna al settore di analisi sarà stato pari o così risicato da suggerire comunque di ripetere la consultazione tutti insieme, io ribadirei lo schema: prima scegliamo tra i due analisti, e poi tra i due settori. Questo è lo schema su cui ci siamo lasciati giovedì scorso; possiamo anche ridiscuterlo, ma io credo che l'esito finale non dipenda così tanto da esso. Grazie e cari saluti, Carlo On Sun, 6 Dec 2015, colombin@dm.unipi.it wrote: Caro Carlo, ti scrivo per chiederti dei chiarimenti su come procederà il consiglio nella riunione di mercoledì. Ecco i miei dubbi: 1) si voterà prima per decidere se chiamare un probabilista o un analista? 2) solo se non sarà passata l'ipotesi del probabilista, allora si procederà a scegliere tra Berselli e Visciglia? 3) oppure, forse penserei meglio, si vota direttamente sui 3 candidati? Magari dapprima escludendo, a votazione, uno dei 3, poi procedendo per scegliere il vincitore? Su tutti questi punti, voteranno solo gli ordinari, o prima il consiglio intero? Fammi sapere come pensi di procedere, ciao e grazie Ferruccio _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari
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Carissimi,
il ragionamento di Carlo mi ha pienamente convinto: il metodo proposto da Marco non sembra funzionare. Ripeto allora quanto gia' avevo detto: ritengo meglio votare sui 3 nomi, con voto preliminare sul candidato da escludere.
Ciao
Ferruccio
Cari colleghi,
prendo atto del fatto che si arriverà a mercoledì con una rosa di tre nomi e non di due; avrei preferito fossero due, ma pace, evidentemente i candidati sono davvero vicini.
A questo punto, allora, concordo con le ultime posizioni espresse: li consideriamo tre nomi e basta, senza riguardo ai settori.
Sul metodo di votazione, non conosco il teorema citato da Marco, ma chiedo un chiarimento: il sistema prevede che qualsiasi scheda che non contenga i tre nomi ordinati sia nulla, vero? Allora consideriamo questa situazione: votano in 11, di cui 5 preferiscono A e sono indifferenti riguardo a B e C, altri 5 preferiscono C e sono indifferenti riguardo ad A e B, e uno preferisce B ed è indifferente riguardo ad A e C. Vigendo l'obbligo di ordinare i candidati, tutti fanno a caso la scelta tra secondo e terzo, e può accadere che i voti siano
primi 5 A - B - C secondi 5 C - B - A ultimo B - A - C
nel qual caso vince B, esito manifestamente paradossale. Con il metodo del voto preliminare sul candidato da escludere è vero che al primo giro potrebbe casualmente essere eliminato A o C, ma al secondo, con l'astensione degli indifferenti, quello sopravvissuto dei due vincerebbe.
Saluti, Carlo
On Mon, 7 Dec 2015, Marco Abate wrote:
Carissimi, sfortunatamente mercoledi’ io non ci saro’ per cui non potrò partecipare al voto.
Devo dire che anch’io, come Carlo, avrei preferito che la commissione di Analisi esprimesse una preferenza fra i due candidati di Analisi, in quanto sicuramente e’ quella scientificamente meglio deputata a farlo; ma se, per qualsiasi motivo, la commissione non e’ in grado di esprimere una scelta convinta, chiaramente si vota in dipartimento.
In tal caso suggerirei di votare come abbiamo fatto negli ultimi anni, cioè in un unico turno in cui ogni votante esprime una graduatoria (con 3 punti al primo, 2 punti al secondo, 1 punto al terzo). Questo risulta essere il modo di votazione che meglio riassume le intenzioni dell’intero elettorato (dove “meglio riassume” significa: qualsiasi paradosso si possa ottenere con questo metodo lo si ottiene anche con qualsiasi altro metodo, e gli altri metodi hanno paradossi che questo metodo non ha — e’ questo che ho appena enunciato e’ un teorema…), ha funzionato ragionevolmente bene quando abbiamo fatto le graduatorie per i posti da ricercatore e da associato, ed e’ più coerente con l’idea che stiamo confrontando le persone e non Analisi con Probabilità.
Ciao, Marco
On 07/dic/2015, at 16:56, buttazzo@dm.unipi.it wrote:
Sono d'accordo sulla proposta di Ferruccio che sia Giovanni a presentare entrambi i candidati di analisi, ovviamente in maniera neutrale senza far presente il voto da lui espresso.
Sulla modalita' di voto credo che stia al direttore indicarla; faccio pero' presente che il voto diretto su tre nomi svantaggia i candidati di analisi; i loro voti verrebbero divisi. In passato abbiamo sempre o quasi usato il sistema di un voto per escludere il meno votato e rivotare sui restanti, Dvornicich ci ha sempre detto che era il sistema migliore.
Saluti, Giuseppe
Cari colleghi, In effetti sono anche io del parere di Ferruccio: che forse è meglio (più semplice e più sicuro) se il Dipartimento sceglie fra i tre nomi, come si è fatto in altre occasioni. Scusate l'ingenuità e scusate se sollevo la questione solo ora, ma effettivamente ora mi viene il dubbio che l'esito finale potrebbe dipendere dallo schema. Mi pare che votare separatamente fra X e Y nella sezione d'analisi potrebbe indurre naturalmente gli analisti che sono per Z (coi quali ovviamente mi scuso, ma parto da un dubbio teorico) a votare quello che ritengono il candidato più debole fra X e Y in dipartimento, in modo da favorire Z nella scelta finale. Grazie, A presto, P. Caro Ferruccio, rispondo alle tue domande in ordine diverso da quello in cui tu le hai poste: - sicuramente si discuterà e voterà tutto in sola seduta ristretta; in quella plenaria chiederò solo a Franco di fare un relazione generica sui lavori della commissione; poi magari qualcuno vorrà intervenire, ma suggerirei che noi ordinari ci limitassimo ad ascoltare, evitando che possa svilupparsi una discussione troppo articolata in una sede comunque non titolata a decidere; - giovedì scorso ci siamo lasciati con l'auspicio che la rosa a tre fosse ristretta a due, di settori diversi, dalla discussione interna al settore di analisi, lasciando quindi alla seduta di mercoledì prossimo la sola scelta finale tra due; io continuo a sperare che vada così; - se però invece l'esito della consultazione interna al settore di analisi sarà stato pari o così risicato da suggerire comunque di ripetere la consultazione tutti insieme, io ribadirei lo schema: prima scegliamo tra i due analisti, e poi tra i due settori. Questo è lo schema su cui ci siamo lasciati giovedì scorso; possiamo anche ridiscuterlo, ma io credo che l'esito finale non dipenda così tanto da esso. Grazie e cari saluti, Carlo On Sun, 6 Dec 2015, colombin@dm.unipi.it wrote: Caro Carlo, ti scrivo per chiederti dei chiarimenti su come procederà il consiglio nella riunione di mercoledì. Ecco i miei dubbi: 1) si voterà prima per decidere se chiamare un probabilista o un analista? 2) solo se non sarà passata l'ipotesi del probabilista, allora si procederà a scegliere tra Berselli e Visciglia? 3) oppure, forse penserei meglio, si vota direttamente sui 3 candidati? Magari dapprima escludendo, a votazione, uno dei 3, poi procedendo per scegliere il vincitore? Su tutti questi punti, voteranno solo gli ordinari, o prima il consiglio intero? Fammi sapere come pensi di procedere, ciao e grazie Ferruccio _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari
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L'ultimo messaggio di Ferruccio mi ha confuso, quindi chiedo io un chiarimento. Mi sembra che l'esempio di Carlo fornisca un controesempio all'affermazione più forte fatta da Marco, cioè "ogni paradosso ottenibile con il sistema ad un solo turno di votazione con pesi 1-2-3 è ottenibile anche tramite qualunque altro sistema". Però dal singolo esempio di Carlo non mi sembra ovvio dedurre che allora il sistema migliore è quello a due turni. Per confrontare due sistemi di votazione non bisognerebbe valutare il comportamento di ciascuno su tutti i paradossi dell'altro ? Qualche esperto (o qualcuno con un po' di tempo da dedicarci) può per favore chiarire questo punto ?
Ciao, Paolo
Il giorno 7 dicembre 2015 17:44, Carlo Petronio petronio@dm.unipi.it ha scritto:
Cari colleghi,
prendo atto del fatto che si arriverà a mercoledì con una rosa di tre nomi e non di due; avrei preferito fossero due, ma pace, evidentemente i candidati sono davvero vicini.
A questo punto, allora, concordo con le ultime posizioni espresse: li consideriamo tre nomi e basta, senza riguardo ai settori.
Sul metodo di votazione, non conosco il teorema citato da Marco, ma chiedo un chiarimento: il sistema prevede che qualsiasi scheda che non contenga i tre nomi ordinati sia nulla, vero? Allora consideriamo questa situazione: votano in 11, di cui 5 preferiscono A e sono indifferenti riguardo a B e C, altri 5 preferiscono C e sono indifferenti riguardo ad A e B, e uno preferisce B ed è indifferente riguardo ad A e C. Vigendo l'obbligo di ordinare i candidati, tutti fanno a caso la scelta tra secondo e terzo, e può accadere che i voti siano
primi 5 A - B - C secondi 5 C - B - A ultimo B - A - C
nel qual caso vince B, esito manifestamente paradossale. Con il metodo del voto preliminare sul candidato da escludere è vero che al primo giro potrebbe casualmente essere eliminato A o C, ma al secondo, con l'astensione degli indifferenti, quello sopravvissuto dei due vincerebbe.
Saluti, Carlo
On Mon, 7 Dec 2015, Marco Abate wrote:
Carissimi,
sfortunatamente mercoledi’ io non ci saro’ per cui non potrò partecipare al voto.
Devo dire che anch’io, come Carlo, avrei preferito che la commissione di Analisi esprimesse una preferenza fra i due candidati di Analisi, in quanto sicuramente e’ quella scientificamente meglio deputata a farlo; ma se, per qualsiasi motivo, la commissione non e’ in grado di esprimere una scelta convinta, chiaramente si vota in dipartimento.
In tal caso suggerirei di votare come abbiamo fatto negli ultimi anni, cioè in un unico turno in cui ogni votante esprime una graduatoria (con 3 punti al primo, 2 punti al secondo, 1 punto al terzo). Questo risulta essere il modo di votazione che meglio riassume le intenzioni dell’intero elettorato (dove “meglio riassume” significa: qualsiasi paradosso si possa ottenere con questo metodo lo si ottiene anche con qualsiasi altro metodo, e gli altri metodi hanno paradossi che questo metodo non ha — e’ questo che ho appena enunciato e’ un teorema…), ha funzionato ragionevolmente bene quando abbiamo fatto le graduatorie per i posti da ricercatore e da associato, ed e’ più coerente con l’idea che stiamo confrontando le persone e non Analisi con Probabilità.
Ciao, Marco
On 07/dic/2015, at 16:56, buttazzo@dm.unipi.it wrote:
Sono d'accordo sulla proposta di Ferruccio che sia Giovanni a presentare entrambi i candidati di analisi, ovviamente in maniera neutrale senza far presente il voto da lui espresso.
Sulla modalita' di voto credo che stia al direttore indicarla; faccio pero' presente che il voto diretto su tre nomi svantaggia i candidati di analisi; i loro voti verrebbero divisi. In passato abbiamo sempre o quasi usato il sistema di un voto per escludere il meno votato e rivotare sui restanti, Dvornicich ci ha sempre detto che era il sistema migliore.
Saluti, Giuseppe
Cari colleghi, In effetti sono anche io del parere di Ferruccio: che forse è meglio (più semplice e più sicuro) se il Dipartimento sceglie fra i tre nomi, come si è fatto in altre occasioni. Scusate l'ingenuità e scusate se sollevo la questione solo ora, ma effettivamente ora mi viene il dubbio che l'esito finale potrebbe dipendere dallo schema. Mi pare che votare separatamente fra X e Y nella sezione d'analisi potrebbe indurre naturalmente gli analisti che sono per Z (coi quali ovviamente mi scuso, ma parto da un dubbio teorico) a votare quello che ritengono il candidato più debole fra X e Y in dipartimento, in modo da favorire Z nella scelta finale. Grazie, A presto, P. Caro Ferruccio, rispondo alle tue domande in ordine diverso da quello in cui tu le hai poste: - sicuramente si discuterà e voterà tutto in sola seduta ristretta; in quella plenaria chiederò solo a Franco di fare un relazione generica sui lavori della commissione; poi magari qualcuno vorrà intervenire, ma suggerirei che noi ordinari ci limitassimo ad ascoltare, evitando che possa svilupparsi una discussione troppo articolata in una sede comunque non titolata a decidere; - giovedì scorso ci siamo lasciati con l'auspicio che la rosa a tre fosse ristretta a due, di settori diversi, dalla discussione interna al settore di analisi, lasciando quindi alla seduta di mercoledì prossimo la sola scelta finale tra due; io continuo a sperare che vada così; - se però invece l'esito della consultazione interna al settore di analisi sarà stato pari o così risicato da suggerire comunque di ripetere la consultazione tutti insieme, io ribadirei lo schema: prima scegliamo tra i due analisti, e poi tra i due settori. Questo è lo schema su cui ci siamo lasciati giovedì scorso; possiamo anche ridiscuterlo, ma io credo che l'esito finale non dipenda così tanto da esso. Grazie e cari saluti, Carlo On Sun, 6 Dec 2015, colombin@dm.unipi.it wrote: Caro Carlo, ti scrivo per chiederti dei chiarimenti su come procederà il consiglio nella riunione di mercoledì. Ecco i miei dubbi: 1) si voterà prima per decidere se chiamare un probabilista o un analista? 2) solo se non sarà passata l'ipotesi del probabilista, allora si procederà a scegliere tra Berselli e Visciglia? 3) oppure, forse penserei meglio, si vota direttamente sui 3 candidati? Magari dapprima escludendo, a votazione, uno dei 3, poi procedendo per scegliere il vincitore? Su tutti questi punti, voteranno solo gli ordinari, o prima il consiglio intero? Fammi sapere come pensi di procedere, ciao e grazie Ferruccio _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari
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Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari
Carissimo Marco,
l'obiezione al metodo che proponi però è che assume che le preferenze di ciascun votante siano equidistanziate fra loro (cioè che ognuno dei votanti anteponga la sua prima scelta alla seconda di tanto quanto anteponga la seconda alla terza). Il risultato dipende abbastanza da questa assunzione arbitraria, per cui la complicazione non sembra aggiungere precisione alla descrizione.
Il metodo sarebbe più preciso togliendo questo vincolo arbitrario e lasciando ognuno libero di votare con una sua combinazione convessa di pesi ai tre nomi per esprimere le sue preferenze: ma allora, visto che l'output deve essere un nome secco, ognuno la concentrerebbe sul suo candidato preferito (teorema anche questo), cioè semplicemente voterebbe per l'output che gli piacerebbe vedere.
Votare terne ordinate lo vedrei bene se dovessimo eleggere una terna ordinata (come altre volte in passato), ma non tanto ora.
Ora vedrei meglio un metodo standard:
ogni membro vota un candidato; in caso di ex-aequo si fa uno spareggio.
Oppure anche, come proposto da Ferruccio Colombini:
Due tornate, la prima per ridursi a due nomi, e in ciascuna ogni elettore vota un solo nome.
P.
Carissimi,
sfortunatamente mercoledi’ io non ci saro’ per cui non potrò partecipare al voto.
Devo dire che anch’io, come Carlo, avrei preferito che la commissione di Analisi esprimesse una preferenza fra i due candidati di Analisi, in quanto sicuramente e’ quella scientificamente meglio deputata a farlo; ma se, per qualsiasi motivo, la commissione non e’ in grado di esprimere una scelta convinta, chiaramente si vota in dipartimento.
In tal caso suggerirei di votare come abbiamo fatto negli ultimi anni, cioè in un unico turno in cui ogni votante esprime una graduatoria (con 3 punti al primo, 2 punti al secondo, 1 punto al terzo). Questo risulta essere il modo di votazione che meglio riassume le intenzioni dell’intero elettorato (dove “meglio riassume” significa: qualsiasi paradosso si possa ottenere con questo metodo lo si ottiene anche con qualsiasi altro metodo, e gli altri metodi hanno paradossi che questo metodo non ha — e’ questo che ho appena enunciato e’ un teorema…), ha funzionato ragionevolmente bene quando abbiamo fatto le graduatorie per i posti da ricercatore e da associato, ed e’ più coerente con l’idea che stiamo confrontando le persone e non Analisi con Probabilità.
Ciao, Marco
Carissimi, il teorema a cui facevo riferimento è un teorema di Sinai (la referenza non l'ho con me, è in un libretto sui sistemi elettorali scritto da Sinai che ho in ufficio), e non dice che non ci sono paradossi; certo che ci sono, in qualunque processo elettorale in cui bisogna scegliere una persona fra più di due ci sono paradossi. Quello che dice il teorema è che se c'è una combinazione di voti che produce un paradosso con questo sistema di votazione, allora per qualsiasi altro sistema c'è una combinazione di voti che produce quel paradosso; mentre in altri sistemi ci possono essere paradossi che non possono accadere con questo sistema [ovviamente questo richiede una definizione di "sistema elettorale" e di "paradosso", per le quali vi rimando al libro di Sinai...].
Anyway, quello che è accaduto nelle votazioni che abbiamo fatto con questo metodo è che hanno portato a risultati che sono stati considerati accettabili dalla maggioranza dei votanti, che è l'obiettivo da ottenere --- e qualunque metodo che ottenga questo obiettivo per quel che mi riguarda va benissimo.
Ciao, Marco
Inviato da iPhone
Il giorno 07 dic 2015, alle ore 18:29, majer@dm.unipi.it ha scritto:
Carissimo Marco,
l'obiezione al metodo che proponi però è che assume che le preferenze di ciascun votante siano equidistanziate fra loro (cioè che ognuno dei votanti anteponga la sua prima scelta alla seconda di tanto quanto anteponga la seconda alla terza). Il risultato dipende abbastanza da questa assunzione arbitraria, per cui la complicazione non sembra aggiungere precisione alla descrizione.
Il metodo sarebbe più preciso togliendo questo vincolo arbitrario e lasciando ognuno libero di votare con una sua combinazione convessa di pesi ai tre nomi per esprimere le sue preferenze: ma allora, visto che l'output deve essere un nome secco, ognuno la concentrerebbe sul suo candidato preferito (teorema anche questo), cioè semplicemente voterebbe per l'output che gli piacerebbe vedere.
Votare terne ordinate lo vedrei bene se dovessimo eleggere una terna ordinata (come altre volte in passato), ma non tanto ora.
Ora vedrei meglio un metodo standard:
ogni membro vota un candidato; in caso di ex-aequo si fa uno spareggio.
Oppure anche, come proposto da Ferruccio Colombini:
Due tornate, la prima per ridursi a due nomi, e in ciascuna ogni elettore vota un solo nome.
P.
Carissimi,
sfortunatamente mercoledi’ io non ci saro’ per cui non potrò partecipare al voto.
Devo dire che anch’io, come Carlo, avrei preferito che la commissione di Analisi esprimesse una preferenza fra i due candidati di Analisi, in quanto sicuramente e’ quella scientificamente meglio deputata a farlo; ma se, per qualsiasi motivo, la commissione non e’ in grado di esprimere una scelta convinta, chiaramente si vota in dipartimento.
In tal caso suggerirei di votare come abbiamo fatto negli ultimi anni, cioè in un unico turno in cui ogni votante esprime una graduatoria (con 3 punti al primo, 2 punti al secondo, 1 punto al terzo). Questo risulta essere il modo di votazione che meglio riassume le intenzioni dell’intero elettorato (dove “meglio riassume” significa: qualsiasi paradosso si possa ottenere con questo metodo lo si ottiene anche con qualsiasi altro metodo, e gli altri metodi hanno paradossi che questo metodo non ha — e’ questo che ho appena enunciato e’ un teorema…), ha funzionato ragionevolmente bene quando abbiamo fatto le graduatorie per i posti da ricercatore e da associato, ed e’ più coerente con l’idea che stiamo confrontando le persone e non Analisi con Probabilità.
Ciao, Marco
Carissimi, ho pensato a questa commistione delle due proposte in campo:
- votiamo col sistema Abate 3-2-1 per *escludere* uno dei tre nomi;
- sui due rimanenti rivotiamo in forma di *ballottaggio*.
Ovviamente la cosa migliore sarebbe che dalle discussioni e presentazioni precedenti alle votazioni scaturisse una maggioranza forte, quindi che l'esito prescinda totalmente dal metodo scelto. Io ad esempio ho pensato a un criterio con il quale orienterò il mio voto, ma sarò apertissimo ad ascoltare e ad accogliere altrui proposte. Ma se rimanesse una forte incertezza mi pare che il metodo di sopra sarebbe piuttosto equo.
Saluti, Carlo
Caro Carlo,
mi sembra una proposta pienamente condivisibile.
Ciao, Marco
Inviato da iPhone
Il giorno 07 dic 2015, alle ore 22:51, Carlo Petronio petronio@dm.unipi.it ha scritto:
Carissimi, ho pensato a questa commistione delle due proposte in campo:
votiamo col sistema Abate 3-2-1 per *escludere* uno dei tre nomi;
sui due rimanenti rivotiamo in forma di *ballottaggio*.
Ovviamente la cosa migliore sarebbe che dalle discussioni e presentazioni precedenti alle votazioni scaturisse una maggioranza forte, quindi che l'esito prescinda totalmente dal metodo scelto. Io ad esempio ho pensato a un criterio con il quale orienterò il mio voto, ma sarò apertissimo ad ascoltare e ad accogliere altrui proposte. Ma se rimanesse una forte incertezza mi pare che il metodo di sopra sarebbe piuttosto equo.
Saluti, Carlo
Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari
Carissimi, ho pensato a questa commistione delle due proposte in campo:
votiamo col sistema Abate 3-2-1 per *escludere* uno dei tre nomi;
sui due rimanenti rivotiamo in forma di *ballottaggio*.
Ovviamente la cosa migliore sarebbe che dalle discussioni e presentazioni precedenti alle votazioni scaturisse una maggioranza forte, quindi che l'esito prescinda totalmente dal metodo scelto. Io ad esempio ho pensato a un criterio con il quale orienterò il mio voto, ma sarò apertissimo ad ascoltare e ad accogliere altrui proposte. Ma se rimanesse una forte incertezza mi pare che il metodo di sopra sarebbe piuttosto equo.
Saluti, Carlo
Mi trovo d'accordo col compromesso proposto da Carlo: forse non e' il modo perfetto di procedere, ma in questa situazione ritengo che sia difficile fare di meglio. In ogni caso penso che, se ci siamo concentrati su tre nomi che sono stati accuratamente esaminati e le persone hanno avuto tempo e modo di documentarsi adeguatamente, ogni risultato che scaturisca da una regolare votazione debba essere considerato pienamente accettabile.
Vorrei pero' insistere su due punti:
1) Ritengo importante che si stabilisca che questo e' il modo di procedere in simili situazioni di incertezza (riterrei inappropriato che ad esempio tra un anno, in analoga situazione, si procedesse in maniera diversa)
2) Prima dello svolgimento dell'elezione medesima penso sia importante stabilire alcune regole. Ad esempio se una scheda contiene solo due nomi, darei egualmente un punto al terzo docente non nominato. Equivalentemente si potrebbe proporre di indicare solo due nomi ai quali dare punti 2 e 1 (se non ho preso un grosso abbaglio, il risultato dovrebbe essere lo stesso). E' piu' importante stabilire a priori che cosa succede se una scheda contiene un solo nome: io sarei per annullarla ma in alternativa penso si debbano dare punti 1.5 ai restanti due nomi.
Maurizio P.
Cari colleghi,
vorrei spiegare meglio perché non sono convinto che il sistema 3-2-1 sia adatto al nostro scopo, che è eleggere un unico vincitore (per inciso: se deciderete di adottarlo, suggerirei almeno la variante 2-1-0, visto che dare un punto a tutti è irrilevante, e mette solo inutilmente a prova la nostra abilità di calcolare somme) . Il problema non sono i paradossi (ai quali ormai siamo abituati dalla vita quotidiana nell'Accademia) ma piuttosto possibili strategie, che non dovrebbero aver luogo nella scelta democratica. Faccio un esempio fittizio.
Supponiamo che l'elettorato sia ripartito in 20 pro A 15 pro B 10 pro C
Si presume che ogni elettore dia 3 punti al suo preferito; e poi 2 alla sua seconda scelta, e 1 alla terza, a seconda della sua valutazione personale dei candidati, anche in rapporto ai suoi interessi scientifici.
Supponiamo però che i partigiani di B abbiano una buona conoscenza della distribuzione delle preferenze (come mai? perché hanno più intuito, oppure hanno fatto una indagine preliminare). Decideranno di votare tutti la terna B-C-A, indipendentemente da quale sia la reale seconda scelta di ciascuno di loro. Se i partigiani di B sono più ingenui, oppure se non sono così ben informati, e votano invece ciascuno la sua personale seconda e terza scelta, l'effetto è una legnata per il candidato B, che si trova retrocesso a fianco di C. Vince A, ma per motivi che c'entrano poco con quelli che idealmente dovrebbero far scaturire il vincitore.
Non dico che sia il caso di oggi: ma se adottiamo questo metodo il problema potrebbe presentarsi in futuro. D'altra parte sono d'accordo con Maurizio Pratelli: un metodo dovrebbe essere adottato una volta per tutte per le situazioni di incertezza analoghe in futuro.
Mi pare che il metodo di votare terne ordinate sia sensato quando lo scopo sia per l'appunto eleggere una terna ordinata (per es. formare una classifica); se invece lo scopo è scegliere UN vincitore, mi pare davvero meglio votare ciascuno UN nome unico, in due tornate (eliminazione e ballottaggio), come proposto da Ferruccio Colombini.
Quali sono le controindicazioni, infine?
Saluti, p.m.
Carissimi, ho pensato a questa commistione delle due proposte in campo:
votiamo col sistema Abate 3-2-1 per *escludere* uno dei tre nomi;
sui due rimanenti rivotiamo in forma di *ballottaggio*.
Ovviamente la cosa migliore sarebbe che dalle discussioni e presentazioni precedenti alle votazioni scaturisse una maggioranza forte, quindi che l'esito prescinda totalmente dal metodo scelto. Io ad esempio ho pensato a un criterio con il quale orienterò il mio voto, ma sarò apertissimo ad ascoltare e ad accogliere altrui proposte. Ma se rimanesse una forte incertezza mi pare che il metodo di sopra sarebbe piuttosto equo.
Saluti, Carlo
Mi trovo d'accordo col compromesso proposto da Carlo: forse non e' il modo perfetto di procedere, ma in questa situazione ritengo che sia difficile fare di meglio. In ogni caso penso che, se ci siamo concentrati su tre nomi che sono stati accuratamente esaminati e le persone hanno avuto tempo e modo di documentarsi adeguatamente, ogni risultato che scaturisca da una regolare votazione debba essere considerato pienamente accettabile.
Vorrei pero' insistere su due punti:
- Ritengo importante che si stabilisca che questo e' il modo di procedere
in simili situazioni di incertezza (riterrei inappropriato che ad esempio tra un anno, in analoga situazione, si procedesse in maniera diversa)
- Prima dello svolgimento dell'elezione medesima penso sia importante
stabilire alcune regole. Ad esempio se una scheda contiene solo due nomi, darei egualmente un punto al terzo docente non nominato. Equivalentemente si potrebbe proporre di indicare solo due nomi ai quali dare punti 2 e 1 (se non ho preso un grosso abbaglio, il risultato dovrebbe essere lo stesso). E' piu' importante stabilire a priori che cosa succede se una scheda contiene un solo nome: io sarei per annullarla ma in alternativa penso si debbano dare punti 1.5 ai restanti due nomi.
Maurizio P. _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari
Cari colleghi,
scusate se intervengo ancora, ma visto che si è detto più di una volta che stiamo decidendo un sistema di voto non solo per questa occasione ma anche per quelle future, mi sembra che su questo punto dovremmo chiarirci tutti il più possibile le idee.
Vorrei dare il mio contributo cercando di spiegare perché il ragionamento di Pietro non mi sembra convincente. Il problema secondo me sta nell'ipotesi che i partigiani di B siano per qualche ragione più informati di quelli di A, e che quindi i primi voterebbero tutti B-C-A indipendentemente dalla loro seconda scelta, mentre tutti i secondi voterebbero veramente "secondo coscienza". Ovviamente si tratta di un caso limite teso ad illustrare un potenziale meccanismo distorsivo, lo capisco, ma il punto è: casi limite di questo tipo sono altamente improbabili. Mi sembra invece molto più sensato supporre che le proporzioni tra "cinici-informati" e "ingenui" nelle due partigianerie siano più o meno uguali, e che quindi gli effetti distorsivi si cancellino quasi tutti tra loro. Inoltre, l'obiezione di Pietro al sistema 3-2-1 non si riduce, se ho ben capito, semplicemente all'esibizione di un singolo paradosso? E non si era detto che il sistema che minimizza il numero di paradossi è proprio il 3-2-1 (teorema di Sinai) ?
Detto questo, confesso che all'ultima domanda di Pietro (quali sono le controindicazioni a votare un nome unico in due tornate?) non ho ancora pensato bene, invece ritengo che bisognerebbe dare una risposta onesta e convincente a quella domanda.
Ciao, Paolo
Il giorno 9 dicembre 2015 00:49, majer@dm.unipi.it ha scritto:
Cari colleghi,
vorrei spiegare meglio perché non sono convinto che il sistema 3-2-1 sia adatto al nostro scopo, che è eleggere un unico vincitore (per inciso: se deciderete di adottarlo, suggerirei almeno la variante 2-1-0, visto che dare un punto a tutti è irrilevante, e mette solo inutilmente a prova la nostra abilità di calcolare somme) . Il problema non sono i paradossi (ai quali ormai siamo abituati dalla vita quotidiana nell'Accademia) ma piuttosto possibili strategie, che non dovrebbero aver luogo nella scelta democratica. Faccio un esempio fittizio.
Supponiamo che l'elettorato sia ripartito in 20 pro A 15 pro B 10 pro C
Si presume che ogni elettore dia 3 punti al suo preferito; e poi 2 alla sua seconda scelta, e 1 alla terza, a seconda della sua valutazione personale dei candidati, anche in rapporto ai suoi interessi scientifici.
Supponiamo però che i partigiani di B abbiano una buona conoscenza della distribuzione delle preferenze (come mai? perché hanno più intuito, oppure hanno fatto una indagine preliminare). Decideranno di votare tutti la terna B-C-A, indipendentemente da quale sia la reale seconda scelta di ciascuno di loro. Se i partigiani di B sono più ingenui, oppure se non sono così ben informati, e votano invece ciascuno la sua personale seconda e terza scelta, l'effetto è una legnata per il candidato B, che si trova retrocesso a fianco di C. Vince A, ma per motivi che c'entrano poco con quelli che idealmente dovrebbero far scaturire il vincitore.
Non dico che sia il caso di oggi: ma se adottiamo questo metodo il problema potrebbe presentarsi in futuro. D'altra parte sono d'accordo con Maurizio Pratelli: un metodo dovrebbe essere adottato una volta per tutte per le situazioni di incertezza analoghe in futuro.
Mi pare che il metodo di votare terne ordinate sia sensato quando lo scopo sia per l'appunto eleggere una terna ordinata (per es. formare una classifica); se invece lo scopo è scegliere UN vincitore, mi pare davvero meglio votare ciascuno UN nome unico, in due tornate (eliminazione e ballottaggio), come proposto da Ferruccio Colombini.
Quali sono le controindicazioni, infine?
Saluti, p.m.
Carissimi, ho pensato a questa commistione delle due proposte in campo:
votiamo col sistema Abate 3-2-1 per *escludere* uno dei tre nomi;
sui due rimanenti rivotiamo in forma di *ballottaggio*.
Ovviamente la cosa migliore sarebbe che dalle discussioni e presentazioni precedenti alle votazioni scaturisse una maggioranza forte, quindi che l'esito prescinda totalmente dal metodo scelto. Io ad esempio ho pensato a un criterio con il quale orienterò il mio voto, ma sarò apertissimo ad ascoltare e ad accogliere altrui proposte. Ma se rimanesse una forte incertezza mi pare che il metodo di sopra sarebbe piuttosto equo.
Saluti, Carlo
Mi trovo d'accordo col compromesso proposto da Carlo: forse non e' il
modo
perfetto di procedere, ma in questa situazione ritengo che sia difficile fare di meglio. In ogni caso penso che, se ci siamo concentrati su tre nomi che sono
stati
accuratamente esaminati e le persone hanno avuto tempo e modo di documentarsi adeguatamente, ogni risultato che scaturisca da una regolare votazione debba essere considerato pienamente accettabile.
Vorrei pero' insistere su due punti:
- Ritengo importante che si stabilisca che questo e' il modo di
procedere
in simili situazioni di incertezza (riterrei inappropriato che ad esempio tra un anno, in analoga situazione, si procedesse in maniera diversa)
- Prima dello svolgimento dell'elezione medesima penso sia importante
stabilire alcune regole. Ad esempio se una scheda contiene solo due nomi, darei egualmente un
punto
al terzo docente non nominato. Equivalentemente si potrebbe proporre di indicare solo due nomi ai quali dare punti 2 e 1 (se non ho preso un grosso abbaglio, il risultato dovrebbe essere lo stesso). E' piu' importante stabilire a priori che cosa succede se una scheda contiene un solo nome: io sarei per annullarla ma in alternativa penso si debbano dare punti 1.5 ai restanti due nomi.
Maurizio P. _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari
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Caro Paolo,
ti ringrazio per la risposta, e la tua obiezione trovo molto ragionevole. Sì il mio esempio era un caso limite, ben inteso.
Il punto secondo me è essere consapevoli di che cosa ottimizzi il metodo di voto che si adotta.
Il metodo 3 / 2 / 1 , a meno di traslazioni, è come dire +1 / 0 / -1. In altre parole è una elezione/ostracismo: dò un +1 a chi mi piace di più e -1 a chi mi piace meno. Nulla di male in ciò: questo sistema vuol tenere conto non solo della soddisfazione dei vincitori, ma anche della insoddisfazione degli sconfitti, che si vorrebbe contenere.
Ma siamo sicuri di volere che un voto pro debba contare come un voto contra? Non sarebbe più sensato un (2,0,-1) ?
1) Mi pare che (+1,0,-1) assuma che la delusione di chi non vede chiamato il suo candidato preferito conti quanto la soddisfazione di chi veda realizzate le sue aspettative. Mi pare una visione molto pessimistica. Nella realtà il gruppo deluso si mette l'animo in pace, e il gruppo soddisfatto si mette a costruire qualcosa di positivo.
2) il motivo per cui il candidato a cui do il -1 mi piace di meno potrebbe essere legato al fatto contingente che è un avversario pericoloso del mio favorito.
Ciao, P.
Il giorno 09/dic/2015, alle ore 09.21, Paolo Lisca ha scritto:
Cari colleghi,
scusate se intervengo ancora, ma visto che si è detto più di una volta che stiamo decidendo un sistema di voto non solo per questa occasione ma anche per quelle future, mi sembra che su questo punto dovremmo chiarirci tutti il più possibile le idee.
Vorrei dare il mio contributo cercando di spiegare perché il ragionamento di Pietro non mi sembra convincente. Il problema secondo me sta nell'ipotesi che i partigiani di B siano per qualche ragione più informati di quelli di A, e che quindi i primi voterebbero tutti B-C-A indipendentemente dalla loro seconda scelta, mentre tutti i secondi voterebbero veramente "secondo coscienza". Ovviamente si tratta di un caso limite teso ad illustrare un potenziale meccanismo distorsivo, lo capisco, ma il punto è: casi limite di questo tipo sono altamente improbabili. Mi sembra invece molto più sensato supporre che le proporzioni tra "cinici-informati" e "ingenui" nelle due partigianerie siano più o meno uguali, e che quindi gli effetti distorsivi si cancellino quasi tutti tra loro. Inoltre, l'obiezione di Pietro al sistema 3-2-1 non si riduce, se ho ben capito, semplicemente all'esibizione di un singolo paradosso? E non si era detto che il sistema che minimizza il numero di paradossi è proprio il 3-2-1 (teorema di Sinai) ?
Detto questo, confesso che all'ultima domanda di Pietro (quali sono le controindicazioni a votare un nome unico in due tornate?) non ho ancora pensato bene, invece ritengo che bisognerebbe dare una risposta onesta e convincente a quella domanda.
Ciao, Paolo
Il giorno 9 dicembre 2015 00:49, majer@dm.unipi.it ha scritto: Cari colleghi,
vorrei spiegare meglio perché non sono convinto che il sistema 3-2-1 sia adatto al nostro scopo, che è eleggere un unico vincitore (per inciso: se deciderete di adottarlo, suggerirei almeno la variante 2-1-0, visto che dare un punto a tutti è irrilevante, e mette solo inutilmente a prova la nostra abilità di calcolare somme) . Il problema non sono i paradossi (ai quali ormai siamo abituati dalla vita quotidiana nell'Accademia) ma piuttosto possibili strategie, che non dovrebbero aver luogo nella scelta democratica. Faccio un esempio fittizio.
Supponiamo che l'elettorato sia ripartito in 20 pro A 15 pro B 10 pro C
Si presume che ogni elettore dia 3 punti al suo preferito; e poi 2 alla sua seconda scelta, e 1 alla terza, a seconda della sua valutazione personale dei candidati, anche in rapporto ai suoi interessi scientifici.
Supponiamo però che i partigiani di B abbiano una buona conoscenza della distribuzione delle preferenze (come mai? perché hanno più intuito, oppure hanno fatto una indagine preliminare). Decideranno di votare tutti la terna B-C-A, indipendentemente da quale sia la reale seconda scelta di ciascuno di loro. Se i partigiani di B sono più ingenui, oppure se non sono così ben informati, e votano invece ciascuno la sua personale seconda e terza scelta, l'effetto è una legnata per il candidato B, che si trova retrocesso a fianco di C. Vince A, ma per motivi che c'entrano poco con quelli che idealmente dovrebbero far scaturire il vincitore.
Non dico che sia il caso di oggi: ma se adottiamo questo metodo il problema potrebbe presentarsi in futuro. D'altra parte sono d'accordo con Maurizio Pratelli: un metodo dovrebbe essere adottato una volta per tutte per le situazioni di incertezza analoghe in futuro.
Mi pare che il metodo di votare terne ordinate sia sensato quando lo scopo sia per l'appunto eleggere una terna ordinata (per es. formare una classifica); se invece lo scopo è scegliere UN vincitore, mi pare davvero meglio votare ciascuno UN nome unico, in due tornate (eliminazione e ballottaggio), come proposto da Ferruccio Colombini.
Quali sono le controindicazioni, infine?
Saluti, p.m.
Carissimi, ho pensato a questa commistione delle due proposte in campo:
votiamo col sistema Abate 3-2-1 per *escludere* uno dei tre nomi;
sui due rimanenti rivotiamo in forma di *ballottaggio*.
Ovviamente la cosa migliore sarebbe che dalle discussioni e presentazioni precedenti alle votazioni scaturisse una maggioranza forte, quindi che l'esito prescinda totalmente dal metodo scelto. Io ad esempio ho pensato a un criterio con il quale orienterò il mio voto, ma sarò apertissimo ad ascoltare e ad accogliere altrui proposte. Ma se rimanesse una forte incertezza mi pare che il metodo di sopra sarebbe piuttosto equo.
Saluti, Carlo
Mi trovo d'accordo col compromesso proposto da Carlo: forse non e' il modo perfetto di procedere, ma in questa situazione ritengo che sia difficile fare di meglio. In ogni caso penso che, se ci siamo concentrati su tre nomi che sono stati accuratamente esaminati e le persone hanno avuto tempo e modo di documentarsi adeguatamente, ogni risultato che scaturisca da una regolare votazione debba essere considerato pienamente accettabile.
Vorrei pero' insistere su due punti:
- Ritengo importante che si stabilisca che questo e' il modo di procedere
in simili situazioni di incertezza (riterrei inappropriato che ad esempio tra un anno, in analoga situazione, si procedesse in maniera diversa)
- Prima dello svolgimento dell'elezione medesima penso sia importante
stabilire alcune regole. Ad esempio se una scheda contiene solo due nomi, darei egualmente un punto al terzo docente non nominato. Equivalentemente si potrebbe proporre di indicare solo due nomi ai quali dare punti 2 e 1 (se non ho preso un grosso abbaglio, il risultato dovrebbe essere lo stesso). E' piu' importante stabilire a priori che cosa succede se una scheda contiene un solo nome: io sarei per annullarla ma in alternativa penso si debbano dare punti 1.5 ai restanti due nomi.
Maurizio P. _______________________________________________ Ordinari mailing list Ordinari@fields.dm.unipi.it https://fields.dm.unipi.it/listinfo/ordinari
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(chiedo scusa, nell'esempio del mail precedente con A, B, C ho alla fine invertito A e B, ma l'errore è chiaro dal contesto)
PM