AVVISO DI SEMINARIO
Matematica
Martedì 4 ottobre 2005
ore 15.30
Scuola Normale Superiore
Pisa
(Aula Mancini)
Kieran O'Grady
Universita di Roma 1
Terrà un seminario dal titolo:
"4-varieta' simplettiche olomorfe (hyperkaeler) numericamente equivalenti a Hilb^2(K3)."
Abstract
Una varieta' di Kaeler compatta e' simplettica (olomorfa) se e' semplicemente connessa e H^{2,0} e' generato da una forma simplettica olomorfa. In dimensione 2 sono le K3, in dimensione maggiore si sa poco sulle classi di deformazione di tali varieta'. Illustrero' alcuni risultati che dovrebbero portare a una classificazione a meno di deformazione delle 4-varieta' simplettiche che hanno 2-coomologia (intera) con prodotto-cup isomorfa a quella di Hilb^2(K3) (un tipico esempio di varieta simplettica irriducibile).
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.
_______________________________________________
Settimanale mailing list
Settimanale(a)mail.dm.unipi.it
https://mail.dm.unipi.it/mailman/listinfo/settimanale
AVVISO DI SEMINARIO
Matematica
Venerdì 23 settembre 2005
ore 15.00
Scuola Normale Superiore
Pisa
(Aula Mancini)
Roberto Pinciroli
S.N.S.
Terrà un seminario dal titolo:
"Enunciati indecidibili in Analisi: alcuni risultati recenti."
Abstract
"Un recente studio di T. Weiss ha dimostrato l'indecidibilità, sulla base
degli usuali assiomi matematici, di una versione generalizzata del teorema
di Severini-Egoroff. Metodi analoghi sono stati utilizzati in un articolo di
F. Di Biase et al. per provare l'indecidibilità di un enunciato di tipo
Littlewood sulla convergenza tangenziale di funzioni olomorfe limitate sul
disco unitario.Nel seminario analizzeremo questi risultati, evidenziando
alcune idee generali che sono state sviluppate negli ultimi decenni ed hanno
permesso di ottenere vari teoremi di indipendenza in Topologia ed Analisi."
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.
Giulia Curciarello
Segreteria Didattica
tel: 050-2213219
e-mail curciare(a)dm.unipi.it
_______________________________________________
Settimanale mailing list
Settimanale(a)mail.dm.unipi.it
https://mail.dm.unipi.it/mailman/listinfo/settimanale
martedi' 04-10-2005 (15:30) - Sala Seminari
Marco Zunino (Universita' di Tokyo) :
Homotopy Quantum Field Theories e loro applicazioni
Sommario:
Presentiamo le nozione di Homotopy Quantum Field Theory (HQFT) come
introdotta da Turaev e le strutture categoriali associate. Ricordiamo, in
particolare, i casi delle HQFT 1+1 dimensionali e 1+2 dimensionali (ed
invarianti per fibrati principali piatti di 3-varieta'). Nella parte finale
del seminario inroduciamo alcuni risultati categoriali associati.
Giulia Curciarello
Segreteria Didattica
tel: 050-2213219
e-mail curciare(a)dm.unipi.it
_______________________________________________
Settimanale mailing list
Settimanale(a)mail.dm.unipi.it
https://mail.dm.unipi.it/mailman/listinfo/settimanale
AVVISO DI SEMINARIO
Matematica
Lunedì 19 settembre 2005
ore 15.00
Scuola Normale Superiore
Pisa
(Aula Mancini)
Anthony Yezzi
Georgia Tech - U.S.A.
Terrà un seminario dal titolo:
"Conformal Metrics and True "Gradient Flows" for Curves"
Abstract
The problem of finding shapes in images is a long standing and far-fetched
one. This problem is related and fundamental to such issues as image
segmentation, shape analysis, shape optimization, etc. Following the
introduction of snakes by Kass, Witkin, and Terzopoulos, a method known as
active contours has played a prominent role. These active contours are
closed planar curves that, driven by the minimization of suitable energies,
move to achieve desireable segmentations of the image (foreground/background
partitioning of the image domain). Early reasearch on active contours saw
the transition from parameterization dependent models to geometric models
independent of the parameterization of the evolving curve. Next, there were
many efforts to incorporate region based image information to make the
active contour depend upon global information about the image rather than
just the traditional locally computed edge descriptors. In recent years, the
latest trend in active contour research seems to be that of incorporating
global shape priors into the active contour paradigm. This has brought up
non-trivial questions such as how to define an "average shape" or how to
characterize "variations in shape". All of these questions ultimately lead
to a more basic and fundamental question of how to define a Riemannian
Geometry in the space of curves.
Surprisingly, almost two decades of literature on variational approaches to
active contours suggests a consistent metric on the space of curves. The
rather unanimous suggestion of this underlying metric structure is made
implicitly, however, through the widespread reference to a variety of
evolution models as "gradient flows". Despite a large number of very
different energy functionals proposed in the literature, a consistent
underlying metric is utilized in each case (knowingly or unknownlingly) to
derive a "gradient flow" for each energy. Perhaps just as surpringly, this
consistent metric structure has not been used in the shape analysis
literature to measure distances between curves, compute average curves, or
to quantify variations in shape. We begin this talk by pointing out that
(even more surprisingly) attempts to convert this implied metric into a
distance between curves leads to a pathological and useless notion that the
distance between any two curves is zero making it pointless to even consider
geodesics between curves (optimal homotopies). We then show how to adjust
the same metric through a conformal factor to correct its pathological
properties and thereby allow us to compute geodesics between curves. A
particularly nice property of this new class of metrics is that, due to
their conformal structure, all variational active contour models that have
been called "gradient flows" in the past will constitute gradient flows with
respect to these new metrics after appropriate reparameterization in time
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.
_______________________________________________
Settimanale mailing list
Settimanale(a)mail.dm.unipi.it
https://mail.dm.unipi.it/mailman/listinfo/settimanale
giovedi' 22-09-2005 (17:00) - Aula magna del Dipartimento di matematica
Colloquium Dipartimento di Matematica "L. Tonelli" :
L'Archimede ritrovato - Un incontro con Nigel Wilson e Ken Saito
Abstract.
Nel 1906 il filologo danese Johan Ludvig Heiberg scopriva a Istanbul un
manoscritto del X secolo contenente alcune opere di Archimede, noto oggi
come codice C. Il testo del matematico di Siracusa era stato però
parzialmente cancellato e rovinato dai monaci che avevano riutilizzato la
pergamena per ottenerne un libro di preghiere. Una scoperta dal valore
incalcolabile: non solo si trattava del testimone più antico del testo
archimedeo; non solo forniva il testo greco di opere note fino ad allora
solo in traduzioni medievali latine. Heiberg riuscì a decifrare, sotto le
invocazioni e le formule esorcistiche, il testo di un'opera fino ad allora
sconosciuta: il Metodo meccanico, una lettera in cui Archimede spiegava ad
Eratostene quali procedimenti euristici seguiva per conseguire i suoi
risultati. Il New York Times pubblicò la notizia in prima pagina Disperso
nelle convulsioni della rivoluzione turca e sequestrato al patrimonio dell'
umanità da un oscuro collezionista, il codice C è riapparso nel 1998 ad un
asta di Christie's a New York. Fortunatamente, il compratore che se lo è
aggiudicato per 2 milioni di dollari, ha messo a disposizione della Walters
Art Gallery di Baltimora questo preziosissimo documento. Un'équipe di
filologi, codicologi, paleografi, storici della matematica, esperti nel
trattamento digitale delle immagini, lo sta attualmente
studiando.xml:namespace prefix = o ns =
"urn:schemas-microsoft-com:office:office" />
Abbiamo progettato questo incontro per poter discutere insieme con due fra i
protagonisti del recupero del testo archimedeo dello stato attuale dei
lavori e di quali prospettive storiche e filologiche si stanno aprendo. Le
presentazioni e la discussione avverranno in italiano.
Nigel Wilson
Per lunghi anni docente presso l'università di Oxford, Wilson, paleografo e
filologo, si era occupato del codice C già nel 1983, identificandone un
foglio che il caso aveva fatto approdare nelle collezioni di Cambridge.
Collabora con l'équipe di Baltimora e in collaborazione con Reviel Netz
(Stanford University) e Fabio Acerbi (CNRS, Francia) ha pubblicato nel 2004
un lavoro sullo Stomachion, una delle opere archimedee contenute nel codice
C.
Ken Saito
Docente di storia della scienza nella Osaka Prefectural University, ha
lavorato con Netz e Natalie Tchernetska (Trinity College, Cambridge) all'
edizione della proposizione 14 del Metodo meccanico che Heiberg aveva potuto
leggere solo parzialmente. Dal loro lavoro sono emersi dati finora in gran
parte insospettati sulla concezione che Archimede aveva dell'infinito e dell
'infinitamente piccolo.
Giulia Curciarello
Segreteria Didattica
tel: 050-2213219
e-mail curciare(a)dm.unipi.it
_______________________________________________
Settimanale mailing list
Settimanale(a)mail.dm.unipi.it
https://mail.dm.unipi.it/mailman/listinfo/settimanale