giovedi' 07-12-2006 (17:30) - Sala delle Riunioni
Jean-Christophe Yoccoz :
Construction of Julia sets with positive measure (following Buff and Cheritat)
Argomento: Analisi Matematica
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COLLOQUIO DE GIORGI
David W. Masser F.R.S.
Universität Basel
"From 2to polarizations on abelian varieties"
Abstract
The first big success of the general method of Gelfond (who would have been 100 years old next year) was in proving the transcendence of numbers as in the title, as conjectured by Hilbert in his Seventh Problem. This was vastly generalized by Baker in his theory of linear forms in logarithms. The elliptic analogues of the theory can be extended in order to estimate isogenies between elliptic curves. Similarly for the abelian analogues; but here the theory can be taken a step further to estimate polarizations on a single abelian variety. In our talk we give an account of these developments and we mention some open problems.
Giovedì 7 dicembre 2006
ore 16.00
Aula Mancini
Piazza dei Cavalieri, 7
PISA
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E' STATO ANNULLATO IL SEMINARIO DI:
giovedi' 30-11-2006 (15:00) - Sala Riunioni
Filippo Giorgi (Dip. Neuroscienze sez. Neurologia, Universita' di Pisa) :
Epilessia: aspetti di fisiopatologia, diagnosi e terapia
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martedi' 28-11-2006 (16:30) - Sala delle Riunioni
Nils Dencker (Universita' di Lund) :
Colloquium di Dipartimento -Solvability and the Nirenberg-Treves Conjecture
In the 50's, the consensus was that all linear partial differential equations were solvable. Therefore, it came as a surprise 1957 when Hans Lewy found a non-solvable complex vector field. The vector field is a natural one, it is the Cauchy-Riemann operator on the boundary of a strictly pseudo-convex domain. The fact is that almost all linear PDE's are unsolvable, because of the Hörmander bracket condition. A rapid development in the 60's lead to the conjecture by Nirenberg and Treves in 1969: condition ($\Psi$) is necessary and sufficient for the solvability of partial differential equations of principal type. This is a condition which involves only the sign changes of the imaginary part of the highest order term of the operator along the bicharacteristics of the real part. The Nirenberg-Treves conjecture has recently been proved, see Annals of Mathematics, 163:2, 2006. We shall present the background and the ideas of the proof.
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Giornata in ricordo di Ennio De Giorgi
30 novembre 2006
www.dm.unipi.it/~spagnolo/degiorgi.html
Dipartimento di Matematica L. Tonelli
Aula Faedo
10.00 Interventi di benvenuto
10.20 Carlo Sbordone
Alcuni insegnamenti di Ennio De Giorgi
10.45 Giorgio Letta
Introduzione
11.00 Sergio Spagnolo
I classici teoremi di De Giorgi sulle equazioni differenziali
11.45 Pausa
12.15 Antonio Marino
"Anche la scienza ha bisogno di sognare"
13.00 intervallo
14.15 Marco Forti
Le teorie fondazionali di Ennio De Giorgi
15.00 Luigi Ambrosio
De Giorgi e la moderna Teoria Geometrica della Misura
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S. Spagnolo, I classici teoremi di De Giorgi sulle equazioni differenziali
I teoremi sulle equazioni differenziali dovrebbero, secondo De Giorgi, essere comprensibili a tutti i matematici, o almeno a quelli che sanno cos'è una derivata. Non è proprio così, ma indubbiamente molti dei teoremi di Ennio hanno la semplicità e la bellezza delle cose classiche. Si tenterà qui di spiegare, senza troppi dettagli tecnici, il significato e la portata di tre risultati di grande rilievo, che toccano i tre aspetti centrali delle equazioni alle derivate parziali: l'unicità, la regolarità e l'esistenza di soluzioni.
Il primo, del 1955, è l'esempio di non unicità per un problema di Cauchy. Il secondo, del 1956, è il celeberrimo "teorema di De Giorgi-Nash" sulla regolarità Hoelderiana per equazioni ellittiche, che concluse la catena di risultati sfocianti nella soluzione del XIX problema di Hilbert. Il terzo è il teorema con Cattabriga del 1971 sull'esistenza di soluzioni analitiche per equazioni a coefficienti costanti nello spazio a due dimensioni.
A. Marino, "Anche la scienza ha bisogno di sognare"
"Continua pure a sorprendermi il riemergere di alcune strutture matematiche nei più diversi campi delle scienze naturali e della tecnica, simile a un motivo che si ripresenta in varie parti di una sinfonia. Questo ci ricorda le idee di Pitagora sulle sfere celesti, il salmo che comincia con le parole: I cieli narrano la gloria di Dio, o la frase di Einstein: Dio è sottile ma non malizioso. Il significato ultimo del pensiero matematico risiede secondo me nell'idea di una sottile, complessa armonia fra tutte le realtà visibili ed invisibili" (da una conversazione di De Giorgi con alcuni matematici di Pisa nel marzo 1989).
A distanza di dieci anni dalla scomparsa di Ennio De Giorgi, il suo pensiero ci si ripresenta vivo e attuale, con una freschezza e una profondità che ci arricchiscono e ci sorprendono ancora. In De Giorgi ritroviamo una sintesi profonda, professata e vissuta, tra fede, scienza e acuta sensibilità per i problemi dell'umanità. Cercheremo di riflettere insieme su alcune sue idee sul senso della matematica e della scienza, e sul ruolo che gli scienzati e gli uomini di cultura possono svolgere nei rapporti fra gli uomini e fra i popoli.
M. Forti, Le teorie fondazionali di Ennio De Giorgi
Le esperienze didattiche in Eritrea fecero sentire a De Giorgi l'esigenza di teorie semplici e naturali dei Fondamenti della Matematica, che permettessero di superare le restrizioni e le difficoltà insite nelle teorie formali degli insiemi comunemente accettate (almeno in linea di principio). Nei decenni successivi le sue ricerche si ampliarono, mirando a recuperare il "valore sapienziale" del metodo assiomatico non solo in matematica, ma in ogni disciplina scientifica o umanistica, intendendolo nel suo senso originario come l'identificazione di alcuni concetti basilari, seguita dall'enunciazione di alcuni fatti fondamentali "proposti, e non imposti" come base per successive ricerche nel campo, e sottoposti alla discussione ed alla critica di tutti gli studiosi interessati.
Saranno esposte le linee generali delle teorie fondazionali degiorgiane e presentate alcune delle assiomatizzazioni da lui proposte e/o originate.
L. Ambrosio, De Giorgi e la moderna Teoria Geometrica della Misura
Nella conferenza ci si propone di illustrare le idee introdotte da De Giorgi nell'ambito della teoria delle superfici minime, e l'impatto che queste hanno avuto, sia nello sviluppo della moderna Teoria Geometrica della Misura, sia in campi apparentemente lontani come la regolarità per sistemi di equazioni ellittiche o paraboliche. In particolare si parlerà dei suoi lavori in questo campo tra il 1953 (la definizione di perimetro) e il 1960 (il teorema di regolarizzazione delle superfici minime).
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martedi' 28-11-2006 (16:30) - Sala delle Riunioni
Nils Dencker (Universita' di Lund) :
Colloquium di Dipartimento -Solvability and the Nirenberg-Treves Conjecture
In the 50's, the consensus was that all linear partial differential equations were solvable. Therefore, it came as a surprise 1957 when Hans Lewy found a non-solvable complex vector field. The vector field is a natural one, it is the Cauchy-Riemann operator on the boundary of a strictly pseudo-convex domain. The fact is that almost all linear PDE's are unsolvable, because of the Hörmander bracket condition. A rapid development in the 60's lead to the conjecture by Nirenberg and Treves in 1969: condition ($\Psi$) is necessary and sufficient for the solvability of partial differential equations of principal type. This is a condition which involves only the sign changes of the imaginary part of the highest order term of the operator along the bicharacteristics of the real part. The Nirenberg-Treves conjecture has recently been proved, see Annals of Mathematics, 163:2, 2006. We shall present the background and the ideas of the proof.
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mercoledi' 29-11-2006 (15:00) - SALA SEMINARI
Laurent Bonavero (Institut Fourier - Grenoble) :
On Fano varieties containing quasi-lines
Abstract: A quasi-line on a smooth projective variety is a smooth rational curve having the same normal bundle as a line in the projective space. I'll report on a joint work in progress (with Andreas Hoering) towards the classification of smooth Fano varieties containing a quasi-line.
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martedi' 21-11-2006 (15:00) - sala seminari
Emanuele Delucchi (Universita' Zurigo) :
Combinatorial remarks on a classical theorem of Pierre Deligne. (Or: The Importance of Being Simplicial)
ABSTRACT: An arrangement is a set of linear hyperplanes in complex n-space. If the defining equations of the planes have real coefficient, the arrangement is called complexified. Deligne proved in 1972 that the complement of a complexified arrangement in n-dimensional complex space is aspherical (i.e., all higher homotopy group vanish) whenever a simple geometric condition ('simpliciality') on the associated real arrangement is satisfied. We will outline Deligne's proof, that consists of two steps. The first step is rather algebraic, the second is more topological in nature. We will approach the first step in Deligne's argument replacing the geometric condition of simpliciality by an equivalent combinatorial condition. Exploiting some combinatorial tools we can prove the converse of Deligne's statement, answering to a question posed by Luis Paris. Moreover, the standard techniques of topological combinatorics allow to state (and reprove) the second step of Deligne's proof in a very quick way. One might then suspect that a weaker condition than simpliciality suffices for the result to hold. We investigate a possible way towards this generalization. No special prerequisites are requested from the audience.
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SEMINARIO DI MATEMATICA
venerdì 24 novembre 2006
ore 11.00
Scuola Normale Superiore
Pisa
(Aula Mancini)
Tanja Eisner
University of Tübingen, Germany
Terrà un seminario dal titolo:
"Weak convergence for C0-semigroups"
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.
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