CENTRO DI RICERCA MATEMATICA ENNIO DE GIORGI
"Matematica, cultura e società" 2007
Giovedì 1 Marzo è in programma una nuova conferenza del ciclo "Matematica, cultura e società": MASSIMO SCALIA (Università di Roma "La Sapienza") parlerà di
"Energia e cambiamenti climatici"
Nel 1960, anno “storico” in cui il petrolio raggiunge il carbone come fonte primaria d’energia, il fabbisogno energetico mondiale era poco più di un quarto di quello attuale. Nei decenni successivi, soprattutto nei Paesi industrializzati, si afferma un sistema energetico che all’accoppiata carbone-idroelettricità sostituisce quote sempre più elevate di petrolio e, poi, di gas naturale. L’“era del petrolio” si caratterizza per la tremenda connessione con la guerra: a partire dal 1973 i conflitti che si succederanno nel Medio Oriente avranno sempre, tra le motivazioni determinanti, il controllo dei flussi e dei prezzi del greggio in un’area, quella del Medio Oriente, di grande produzione e di grandi riserve (oggi i Paesi del Golfo Persico detengono i 2/3 delle riserve operative). Lo squilibrio nella distribuzione delle risorse energetiche si colloca nel più generale quadro dell’insostenibilità di una crescita economica dei Paesi “forti” fondata su rapporti di spoliazione se non di rapina. A tutto ciò corrisponde un impatto sulla natura e sull’ambiente senza precedenti. Delle devastazioni ambientali e dei rischi che comporta un’attività dell’uomo sottratta a ogni criterio di razionalità generale sono ormai un emblema i drammatici cambiamenti climatici che stiamo da tempo vivendo. La combustione dei fossili produce nei suoi molteplici impieghi insieme agli altri inquinanti l’anidride carbonica, la CO2, che è il maggioritario per concentrazione in atmosfera tra i gas di “serra”, responsabili del global warming. Per fare fronte a questa situazione lo IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), un “tavolo” di tecnici designati dai Governi costituito in seno alle Nazioni Unite, ha proposto dal 1988 un percorso che ha portato all'entrata in vigore del protocollo di Kyoto (Febbraio 2005). Il lavoro dell’ IPCC è fondato sul riconoscimento che a determinare la “febbre” del Pianeta è stato l’utilizzo crescente dei combustibili fossili. Il moltiplicarsi di gravi fenomeni connessi alle alterazioni climatiche ha convinto la comunità scientifica a prendere posizioni univoche, attraverso ripetuti appelli ai governi. Eppure sarebbe stato possibile anticipare i tempi e “prevedere” drastici cambiamenti nei grandi fenomeni climatici, non davvero sul piano delle previsioni quantitative (entità e date per lo scioglimento dei ghiacci artici ecc.) ma ricorrendo all’analisi qualitativa dei sistemi dinamici, con la teoria della stabilità fondata alla fine del XIX secolo da Henry Poincaré e Aleksandr Lyapunov. Come ha fatto l’Accademia delle Scienze americana pubblicando, ma solo nel 2002, “Abrupt Change. Inevitabile surprises”...
La conferenza avrà luogo nell'Aula Dini del Palazzo del Castelletto (Via del Castelletto 11), a partire dalle ore 21.
Ulteriori informazioni sono reperibili all'indirizzo http://www.crm.sns.it (sezione "cultural programs").
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.
-- Ilaria Gabbani Centro di Ricerca Matematica Ennio De Giorgi Collegio Puteano, Scuola Normale Superiore Piazza dei Cavalieri, 3 I-56100 PISA
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